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Riccardo Fioravanti Trio
Coltrane Project
ABEAT 2012 ABJZ106
1. Aknowledgement
2. Resolution/Impression
3. Gentle Giant Steps
4. Moment's Notice
5. Descent
6. Equinox
7. Fifth House
8. Cousin Mary
Mr. Syms/Mr. P.C.
10. Blue "Trane" Bossa
11. Central Park West
Riccardo Fioravanti
- contrabbasso
Andrea Dulbecco - vibrafono e marimba
Bebo Ferra
- chitarra acustica
Fabrizio Bosso
- tromba e flicorno (4, 8, 10)
Dino Rubino
- tromba e flicorno (3, 7, 11)
Giovanni Falzone - tromba 2, 6, 9
Via Pasubio, 6 21058 Solbiate Olona
(VA) tel/fax +39 0331 376380
E due. Dopo il "Bill Evans
Project" (2005) è
John Coltrane
ad essere oggetto delle attenzioni di
Riccardo Fioravanti.
Attenzioni che non hanno quel gusto vintage, in pratica "suono pedissequamente
Coltrane", ma hanno un carattere e una personalità evidente: e farlo con la musica
di Trane non è impresa da poco.
Un trio drumless, e anche questa è una bella novità, perché
spetta ad Andrea Dulbecco disegnare le piramidi ritmiche, a braccetto con il leader,
che furono di Elvin Jones in "Ascension" e "A Love Supreme" (qui anche Roy Haynes).
E la coppia Resolution/Impression (sì, la lettera "s" manca) fa subito
capire quanto sia autentico l'arrangiamento, seppur filologico. Spetta a Giovanni
Falzone fare la voce coltroniana, con le sue note ripide e fruscianti, accordi intarsiati,
sonorità solare e intensa anche nei sovracuti. Tutto intessuto nelle perfette trame
della chitarra acustica di
Bebo Ferra.
L'overture, invece, è riservata ad "Aknowledgement" (sì, senza "c"),
con Fioravanti solo soletto che sciorina il suo suono pastoso, fatto di armonici
gravi e eccellente combinazione di agilità e precisione.
"Gentle Giant Steps" è uno dei tre originals (insieme a "Descent"
di Dulbecco e "Blue Trane Bossa" di Fioravanti), questo firmato da
Bebo Ferra
e con la tromba di
Dino Rubino
a rimbalzare – con particolare acume – sulla base ritmica spezzata e una metrica
impegnativa e accattivante.
"Descent" ha quelle tinte orientali che furono care a Coltrane nella seconda
parte della sua esistenza. Dulbecco dialoga prima con Ferra, poi con Fioravanti,
e lo fa con un controllo e dosaggio del vibrato ben alternato a note rotonde, timbri
ed effetti ottimamente equilibrati.
"Blue Trane Bossa" di Fioravanti è pulsante, caracolla sulla bossa con Dulbecco
che produce un diluvio di note asciutte e serrate, mentre
Fabrizio Bosso,
sempre generoso e latore di bei doni, arpeggia e sviluppa toni in rapida successione
con un eccezionale senso per la melodia.
Qui
John Coltrane
non viene analizzato (sarebbe tanto impossibile, quanto inutile), né interpretato.
Riccardo Fioravanti
ne ha tratto l'anima (a titolo personale) e ne ha dato un nuovo corpo sonoro.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
15/05/2011 | Giovanni Falzone in "Around Ornette": "Non vi è in tutta la serata, un momento di calo di attenzione o di quella tensione musicale che tiene sulla corda. Un crescendo di suoni ed emozioni, orchestrati da Falzone, direttore, musicista e compositore fenomenale, a tratti talmente rapito dalla musica da diventare lui stesso musica, danza, grido, suono, movimento. Inutile dire che l'interplay tra i musicisti è spettacolare, coinvolti come sono dalla follia e dal genio espressivo e musicale del loro direttore." (Eva Simontacchi) |
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Data pubblicazione: 02/11/2012
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