Dispiega in lungo e largo le sue acrobazie sonore
all'armonica a bocca Angelo Adamo, musicista virtuoso di uno strumento per
certi versi non molto comune negli ensemble di musica jazz. Raffinatissimi intrecci
giocati in un ambito jazzistico prettamente mainstream con qualche puntatina in
territori bop e cool. E' questa la summa di una selezione musicale che consta di
dodici brani tra standard e originali firmati dallo stesso Adamo e da alcuni dei
suoi compagni di viaggio, tutti ben disposti nell'ipotetico scacchiere del progetto
e tutti votati al dialogo con il leader.
Lirica e intrigante la chitarra di
Guido Di Leone,
morbido e sinuoso il contrabbasso di
Giuseppe Bassi,
accomodante o trascinante la batteria di
Alessandro
Minetto. A loro si aggiungono la tromba di
Fabrizio Bosso,
sempre generosissimo nel porgere il suo personale e prezioso contributo ed il prestigioso
sax di Roberto Ottaviano, stilisticamente inconfondibile. Le voci di Paola
Arnesano e Renato Gerremica e il bass recorder di Gianluca Barbaro
completano il tutto. Adamo dal canto suo conferma le sue doti di strumentista
reggendo magnificamento il confronto tra la sua armonica e gli altri strumenti certamente
più deputati a muoversi in campo jazzistico. Visti gli ingredienti e le forze in
campo l'ascolto non può non risultare piacevole anche per l'opportuna varietà sequenziale
dei brani che, attraverso un'alternanza di atmosfere, rifugge con successo la monotonia
e l'appiattimento su coordinate del tutto scontate che, altrimenti, si sarebbero
inevitabilmente evidenziate.
Da segnalare tra gli standard le davisiane "Nardis"
e "Blue In Green", la "Dolphin
Dance" di Hancock e una gustosissima versione di "Sea
Journey" della coppia C.Corea-N.Potter con le pregevoli e suggestive
escursioni vocali della Arnesano; tra gli originali, invece, meritano menzione
l'ironica "Mizzy il gatto" con l'esclusivo contributo
del sax soprano di Ottaviano e la frenesia de "La
mela di Carmela", nostalgicamente oscillante tra passato e presente e
firmata a quattro mani dal combo base di questo disco che porta in primo piano un
musicista che da anni si muove in vari contesti e che oggi, approdato alla corte
di Sergio Veschi e alla prestigiosa
Red Records, ha l'opportunità
di rivelarsi anche ai grandi appassionati di un jazz sicuramente di facile ascolto
ma nel contempo estremamente godibile.
Giuseppe Mavilla per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
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Data pubblicazione: 05/09/2009
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