Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Black Saint - Soul Note - 121334-2 - 2005
Gianna Montecalvo
Steve's Mirror


1. Napping
2. Blues For Aida
3. Prospectus
4. Art
5. Agenda
6. Gospel
7. Somebody Special
8. Bone
9. Flakes
10. I Don't Believe
11. Blue Baboon
12. Steve's Mirror

Gianna Montecalvo - vocals
Roberto Ottaviano - soprano sax
Gianni Lenoci - piano, Fender Rhodes
Marcello Magliocchi - percussion, drums
Giorgio Vendola - bass



Si dice sempre che la voce è uno strumento, ma pochi forse hanno contezza di come si possa utilizzarla in tal modo. Gianna Montecalvo è sicuramente una di queste. La sua voce si incunea nei suoni degli strumenti, conseguendo una coralità orchestrale, un'omogeneità tale al punto da far passare in second'ordine il fatto che si tratti realmente di una voce. L'attenzione si sposta sul movimento armonico, sulla melodia, sulla figurazione ritmica e su quel modo sapiente e meraviglioso che la musica di Steve Lacy ha di raccontare le storie, lasciando in sospeso un concetto e risviluppandolo all'improvviso seguendo canoni non convenzionali, senza stilemi, fortemente ancorati ad un background culturale ampio e, soprattutto, libero, scevro da confini, artisticamente puro.

Steve's Mirror, va detto subito, è un lavoro di grande spessore, i musicisti impegnati in questo tributo risultano tutti molto più che adeguati. Mostrano di aver assimilato il linguaggio lacyano e di averne colto elementi finalizzati alla propria identità artistica suonando in modo del tutto naturale tant'è che la loro performance raggiunge una fluidità notevole.

I brani rappresentano Lacy soprattutto nella sua "seconda vita artistica", quella che lo ha visto, dagli anni '70 in poi - spesso insieme alla moglie violoncellista Irene Aebi - impegnato nella ricerca di un punto in comune tra la musica e la poesia, soprattutto rispetto alla declamazione di un testo poetico "rubandone" i tempi, le metriche, l'espressività, le intonazioni, le dinamiche e riportandole attraverso il suo soprano in uno spettro sonoro più esteso possibile. In questo senso, Gianna Montecalvo sembra riesca a raggiungere l'apice ideale di tale obiettivo permeando la musicalità della sua voce (molto vicina ad un sax soprano!) con l'espressività del canto di un testo.

E lo fa coadiuvata soprattutto da un Roberto Ottaviano che, se ancora ce ne fosse bisogno, affronta questo lavoro con molta intelligenza offrendo alla Montecalvo un supporto da vero partner co-protagonista. Sempre al suo fianco, non l'abbandona mai conducendola nei meandri degli intricati vicoli della musica di Lacy ma sempre con dolcezza, mai un grido eccessivo, mai uno stridore, un garbo signorile, un vero omaggio alla delicatezza che Lacy stesso rappresentava anche sulle forme più asimmetriche, anche negli estremi improvvisativi. Di gran valore Blues for Aida dove è davvero impressionante ascoltare come la voce venga condotta sulle frequenze del soprano fino a sovrapporsi in modo simbiotico. Oppure il fresco andamento di Prospectus sul quale l'improvvisazione condotta a due da sax e voce denota un affiatamento elevato rimarcato ulteriormente nell'esposizione dei numerosi temi all'unisono. Il suono di Lacy era importante, inconfondibile, e Ottaviano è a sua volta dotato di un'importante capacità di controllo dello strumento che qui è spesso anche lasciato solo, come Lacy amava nell'ultimo periodo della sua vita, in un ruolo che fa da interludio di parti corali.

Il linguaggio di Lacy derivava, come si sa, dalle origini, sempre nascoste in un fraseggio che, cum grano salis, le rilevava fugacemente e così accade che in Napping, Gospel, Blue Baboon (con gran bel solo sia di Ottaviano che della Montellanico), Prospectus, si avverte anche tutta la competenza stilistica che i protagonisti di questo lavoro hanno.

Uno dei pianisti emblematici della vita artistica di Lacy è stato Mal Waldron e Gianni Lenoci (che ha anche studiato con Waldron) è sicuramente un profondo conoscitore del suo pianismo. In questo disco fa quello che sa fare meglio: mettere a disposizione la sua creatività in maniera totalitaria senza mai invadere, supportando armonicamente in modo esemplare i partner che da questo punto di vista gli ruotano intorno, gli si appoggiano quasi fisicamente traendone stimolo all'esplorazione, sostegno all'interpretazione (perfetto in Somebody Special).

Vendola e Magliocchi, riescono a seguire questi istrionici artisti nelle asperità e nelle insidie che un viaggio simile non può non presentare. Contribuiscono senza dubbio a quella fluidità di cui sopra ed emergono con la loro creatività tutte le volte in cui è necessario avendo anche uno spazio personale nel duo che la Montecalvo ha riservato con il contrabbasso in Art e con la batteria in Bone (altro bel momento dell'album).

La summa di tutto ciò che rappresenta Steve Lacy nell'animo artistico della Montecalvo e dei suoi partner è nel brano di chiusura, Steve's Mirror, musica scritta da Lenoci su un testo di Lacy stesso. Al termine dell'ascolto il silenzio improvviso fa rendere conto della ricchezza di suoni e idee contenuti in questo album, una vera e propria catarsi in una dedica preziosa, importante, nobile.
Marco Losavio per Jazzitalia








Articoli correlati:
13/08/2022

Musiche Corsare: a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita: "...una iniziativa che esce dalle logiche imperanti di omologazione e consumo, lasciando spazio alle musiche che ancora oggi tentano di preservare la bellezza..." (Vincenzo Fugaldi)

30/11/2021

Bergamo Jazz Festival 2021: "Emozione. È questa la parola che ha fatto da filo conduttore a uno dei più longevi jazz festival italiani. Diretto per la prima volta da una donna, Maria Pia De Vito..." (Vincenzo Fugaldi)

06/11/2021

Tremiti Music Festival: "Tre serate, due concerti per sera premiati dalla presenza di un pubblico folto e attento, un bilancio decisamente positivo per una delle località turistiche più belle d'Italia." (Vincenzo Fugaldi)

12/09/2021

Talos Festival, Edizione Straordinaria 2020-2021: "Sempre sotto la grande direzione di Pino Minafra, formidabile agitatore culturale che di lì a poco ha superato il traguardo dei settant'anni, sempre nel segno dell'impegno, della creatività, del calore umano, dell'arte popolare nel senso più alto e nobile." (Vincenzo Fugaldi)

26/01/2020

Prospettive Sonore: Nuova rassegna a Foggia: 5 eventi di Jazz Crossover, progetti inediti e di ricerca con, tra gli altri, Roberto Ottaviano, Tom Kirkpatrick e Brian Charette.

03/08/2018

Beat Onto Jazz Festival 2018: Terzo appuntamento con il quartetto italo-asiatico-americano Fratello Joseph Family Affair e la prima assoluta de "Il Duca e il Bardo" con Orchestra del conservatorio Niccolò Piccinni diretta da Vito Andrea Morra e il gruppo teatrale VoxMedia

27/05/2018

Sideralis (Roberto Ottaviano QuarkTet)- Enzo Fugaldi

23/09/2017

Talos Festival 2017: "Un esempio virtuoso di politica culturale che trae la propria forza dalla competenza, dalla volontà e dalla passione del direttore artistico..." (Vincenzo Fugaldi)

20/08/2017

Minafric (Pino Minafra)- Gianni Montano

05/02/2017

Quegli anomali discepoli di Thelonious : "Monk non solo era consapevole che quello stava facendo era giusto ma anche di altissimo livello artistico..." (Claudio Angeleri)

23/04/2016

Gato Barbieri (1932-2016): Gato Barbieri (1932-2016): "...ci lascia una delle voci strumentali tra le più originali e passionali, infuocate vien da dire, degli anni d'oro del free post coltraniano." (Andrea Gaggero)

22/02/2016

L'astrolabio (Roberto Ottaviano)- Alceste Ayroldi

03/01/2016

Sarah Jane Morris Quintet: "La cantante e i suoi sodali hanno dato prova di quanto la professionalità, la grinta e la motivazione sociale possano andare d'accordo con tutta la musica: quella senza barriere..." (Alceste Ayroldi)

25/10/2015

Forgotten Matches. The Worlds of Steve Lacy (Roberto Ottaviano)- Gianni Montano

19/10/2015

Ai Confini tra Sardegna e Jazz - Conduction: ben tornato Butch: Un'edizione dedicata alla figura di Butch Morris, "Genio, visionario, profeta, musicista che fu di questa terra e che pare non tornerà più..." (Gianmichele Taormina)

08/02/2015

Il giro d'Italia a bordo di un disco - Giorgio Dini, Silta Records: "Oggi siamo al paradosso per cui vendono sempre meno dischi ma se ne producono sempre di più." (Alceste Ayroldi)

05/10/2014

Il giro d'Italia a bordo di un disco. Gabriele Rampino, Dodicilune: "La vera difficoltà è la bastardizzazione del senso del jazz, sia nella sua deriva verso la mediocrità, sia nella creazione di cartelloni di festival e rassegne, sempre meno progettuali e troppo ruffiani, con troppi nomi che nulla c'entrano col jazz..." (Alceste Ayroldi)

28/09/2014

Talos Festival 2014, "La melodia, la ricerca, la follia": "...il Talos è ben più che un semplice festival: intorno a questo evento si raccoglie un intero territorio con le sue eccellenze paesaggistiche, monumentali ed enogastronomiche, e l'amministrazione comunale si impegna attivamente grazie anche al supporto di numerosi sponsor e di un gran numero di giovani volontari, costituendo un modello da seguire." (Vincenzo Fugaldi)

06/04/2014

Quattro chiacchiere con...Antonella Chionna: "La musica è stata una sconvolgente scoperta adolescenziale, era un modo ulteriore per comunicare quello che per me è terrificante a crudo..." (Alceste Ayroldi)

28/10/2013

Arcthetics - Soffio Primitivo (Roberto Ottaviano)- Alceste Ayroldi

08/06/2013

Quattro chiacchiere con...Gianna Montecalvo: "...voglio tornare a salire sul palco in maniera più incisiva per dire: "ci sono anche io"." (Alceste Ayroldi)

16/08/2012

"...una finestra aperta alle novità europee, senza preclusioni nei confronti di quanto di interessante si muove in Italia in campo jazzistico, ma anche con una doverosa attenzione al panorama statunitense." (Vincenzo Fugaldi)

01/05/2012

Where The West Begins: Voicing Ornette Coleman (Lisa Manosperti)- Gianni Montano

21/08/2011

Bari in Jazz VII Edizione - Miles Lives: "...sono già passati sette anni da quando Bari ha cercato, mercè il pioniere Roberto Ottaviano, di istituzionalizzare una consistente parentesi jazzistica all'interno delle proprie attività culturali. Tra mille difficoltà e qualche punta di amarezza, le cinque giornate di Bari in Jazz hanno tratto la loro essenza nel tema "Miles Lives" tributando il "Dark Magus" a vent'anni dalla scomparsa. Tomasz Stanko, James Taylor Quartet, Michael Blake con Ben Allison e Hamid Drake i concerti di punta della rassegna." (Alceste Ayroldi)

17/10/2010

Tempus Transit (Pierluigi Villani Group)- Vincenzo Fugaldi

24/04/2010

Current Views (Roberto Magris & The Europlane Orchestra)- Alessandro Carabelli

22/03/2010

sings Cole Porter& the beat of yearning desire (Giuseppe Delre) - Cinzia Guidetti

09/01/2010

It's Time To Make A Change (Maurizio Quintavalle) - Luca Labrini

05/09/2009

My Foolish Harp (Angelo Adamo) - Giuseppe Mavilla

17/06/2009

Let's Call This…. Esteem (Steve Lacy – Mal Waldron)

06/06/2009

Double Exposure (Riccardo Fassi Quartet)

09/04/2009

Mal's Colors – Tribute To Mal Waldron (Silvana Renzini – Maurizio Signorino)

01/02/2009

Best Wishes (Steve Lacy)

12/01/2009

Da qui passano i venti (Diego Morga)

11/12/2008

Un Dio Clandestino (Roberto Ottaviano & Pinturas )

11/12/2008

Intervista a Roberto Ottaviano: "Io aspiro a fare in modo che nel mio suono, nella musica che produco, ci siano movimento, storie, evocazioni, e quindi mi sembra naturale trovarne un ideale luogo di proliferazione laddove registi, attori, danzatori, scultori, ecc. nutrono le mie stesse ambizioni. Il sax è un veicolo ed il jazz è oggi più che mai un mezzo per contattare altre realtà e comunicare delle cose." (Alceste Ayroldi)

23/08/2008

Songs (Mastropirro Ermitage Ensemble)

02/04/2008

La Foule - Voyage dans les lieux d'Edith Piaf (Lisa Manosperti)

28/10/2007

Intervista al dott. Franco Fussi: "Domenica 20 maggio 2007, l'Università Popolare Apuliae di Bari, ha inaugurato la nascita del dipartimento Voce & Arte con l'organizzazione della master class di fonatria applicata alla fisiologia del canto e i generi vocali a cura del prof. Dott. Franco Fussi." (Gianna Montecalvo)

30/09/2007

Bari in Jazz 2007: "La rassegna, che si è avvalsa della direzione artistica di Roberto Ottaviano, si è sviluppata per il secondo anno consecutivo lungo gli affascinanti vicoli del Borgo Antico, permettendo ad un pubblico allargato di godere delle esibizioni dei musicisti chiamati in quest'occasione." (Alberto Francavilla)

05/02/2007

Terronia (Pino Minafra)

03/09/2006

Dedicato alle big band, l'edizione 2006 del Multiculturita Summer Jazz Festival ha offerto tre serate durante le quali il pubblico ha potuto applaudire l'Orchestra Zero...e lode del Conservatorio di Bari, il Mimmo Campanale Quartet, i Good Fellas e la Montecarlo Night Orchestra con Nick the Nightfly e Sarah Jane Morris. (A. Augenti, A. Francavilla)

08/05/2006

Agenda (Gianni Lenoci )

16/05/2005

LEZIONI (Trascrizioni): Alone Together, suonata da Steve Lacy nel famoso "Soprano Sax" del 1957. (A. Perini)

14/11/2003

Eschersuite (Ferdinando Faraò)





Video:
David Murray live at Village Vanguard
David Murray performing live at Village Vanguard in New York in 1986 with Ed Blackwell (drums), John Hicks (piano), Fred Hopkins (bass)....
inserito il 10/01/2007  da davidmurraymusic - visualizzazioni: 4826


Invia un commento


Questa pagina è stata visitata 5.947 volte
Data pubblicazione: 01/04/2006

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti