Ed. VEL NET 2005
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Gianni Lenoci Plays Lacy on
piano
Agenda
1. Deadline
2. Wickets
3. Hemline
4. Esteem
5. Bone
6. Retreat
7. The Owl
8. Art
9. Bone
10. Esteem
11. We Don't
12. Wickets
13. Utah
14. The Crust
15. No Baby
16. Agenda
Gianni Lenoci - piano
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Un musicista virtuoso del piano che suona le armonie di uno tra i più
grandi sopranisti mai esistiti: un americano con origini russe, morto nel
2004,
Steve Lacy.
Gianni Lenoci, che con lui aveva collaborato, allievo del leggendario
Mal Waldron, compagno di
Lacy
in tante composizioni ed esecuzioni, ha voluto concedergli un tributo. Un soprano
accarezzato, suonato da un piano che ben identifica l'ars compositiva di
Lacy.
Appunti, un'Agenda in cui sono riprodotte le più belle armonie composte dal
fiatista. Sedici brani ricchi di sensibilità espressiva, di frammenti di ossessività
che sono adeguatamente esasperati dal Maestro monopolitano, dotato di una tecnica
improvvisativa che abbraccia le incursioni di
Lacy
creando delle policromie anche drammatiche e ben interpretando il pensiero di una
leggenda.
Un lavoro di ricerca storiografica – musicale che si manifesta in brani
struggenti come Esteem
o Retreet ed ancora
nella calda Agenda,
che tratteggia i suoni classici cari al nostro così come lo sono le ardimentose
sperimentazioni in cui, spesso, si cimenta.
Un lavoro di meditazione e per meditare. Una golosa, archetipa ricerca
dei suoni, dei timbri.
I second take di Bone,
Esteem e
Wickets, dimostrano tutta
la propedeutica passione del policromo Lenoci nei confronti di chi ha contribuito
a segnare nuove forme al jazz mondiale.
I passaggi ritmici sono avvolgenti e caratterizzano la trama. Un film
sulla vita di
Lacy attraverso le sue note, le cose più care che ha avuto dalla
vita e che, alla stessa, ha offerto.
Lenoci ne interpreta il senso, le armonie e dipinge le maggiori asprezze.
E tale tributo, di carattere, è esclusivo di Lenoci che esegue in solitudine
tutti i sedici pezzi che compongono la sua…Agenda.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 08/05/2006
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