Soul Note 2009
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Roberto Magris & The Europlane Orchestra
Current Views
1. The Story Teller
2. Dukish Interlude
3. In Love In Vain
4. Hombres
5. React!
6. Steady Mood
7. For Naima
Roberto Magris
- piano
Ondrej Jurasi - tromba (1)
Julius Baros - tromba (7)
Kristof Basco - sassofono alto (2-6)
Rado Tariska - sassofono alto (1)
Marko Lackner - sassofono alto (7)
Roberto Ottaviano - sassofono soprano e tenore (2-6)
Marco Castelli
- sassofono soprano (1), sax tenore (7)
Christian Muenchinger - sassofono tenore (2-6)
Laojze Krajncan - trombone (1)
Ferenc Schreck - trombone (7)
Philip Catherine - chitarra (1)
Darko Jurkovic - chitarra (7)
Bill Molenhoff - vibrafono (2-6)
Vitold Rek - contrabbasso (2-6)
Frantisek Uhlur - contrabbasso (1, 7)
Gabriele Centis - batteria
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Questa ultima fatica del pianista triestino
Roberto Magris
con l'Europlane Orchestra, formazione da lui fondata nel
1998 e che racchiude musicisti provenienti da nove paesi europei ed
alcuni veterani della scena jazz dell'est europeo, sa sorprendere ed emozionare
ad ogni ascolto.
Il CD è una selezione di registrazioni live effettuate
tra il 2001 ed il 2003
a Trieste e a Palmanova ed è costituito quasi integralmente da brani originali firmati
dello stesso Magris ad eccezione di "In Love in Vain" di Robin/Kern.
L'orchestra risponde in modo esemplare alle direttive di Magris, interpretando
alla perfezione gli arrangiamenti colti, ricchi di swing e di sfumature timbriche
tipiche della musica del pianista, il cui stile è perfettamente riconoscibile nell'espressività
delle sue caratteristiche armonizzazioni.
Anche se talvolta appaiono evidenti certi richiami alle sonorità di
Charles Mingus
o di Vince Mendoza, che senz'altro hanno influenzato Magris in alcune orchestrazioni,
(si senta rispettivamente in "Dukish Interlude", brano ispirato dalla musica
di Duke Ellington o il brano d'apertura "The Story Teller"), tuttavia il
lavoro risulta nell'insieme molto personale, originale e colmo di colorazioni tipicamente
mediterranee.
Le composizioni sono fresche, di un'indubbia gustosità d'ascolto, straordinariamente
arrangiate ed eseguite con maestria dall'intero organico.
Tutti i musicisti sono da lodare in blocco per l'impegno e la compattezza
dimostrati sia negli assoli che nelle parti d'insieme e soprattutto per la completa
aderenza alla poetica del leader.
Menzione particolare va fatta a
Marco Castelli
vero fuoriclasse delle ance, bravissimo al sassofono tenore in "For Naima",
così come al soprano in "The Story Teller".
Alessandro
Carabelli per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 24/04/2010
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