Non si può dire che
Marco Castelli
sia un tipo da pantofole e pipa: sempre in viaggio tra un festival e l'altro (Messico,
Singapore, non fa differenza), attivo in molteplici gruppi ed altrettante branche
della musica, collaboratore e consulente di compagnie teatrali e, nel tempo libero,
il sassofonista veneto registra anche dischi. La sua ultima creazione, "Patois",
presenta una selezione di brani decisamente inconsueti, oltre ad alcuni inediti
firmati dal quartetto.
La scaletta è però il trampolino di lancio del sound di "Patois".
L'apertura al mondo della canzone internazionale, ergo alla musica di autori come
Dulce Pontes o Jacques Brel, comporta una notevole intensità delle
note. Un lirismo accentuato dalla miscela degli strumenti. La chitarra classica
di Ermanno Signorelli è la perfetta compagna dei sax di
Castelli,
intenti a cercare sonorità popolari, folkloristiche, capaci di richiamare la tradizione
musicale mediterranea. E' una musica sentita, malinconica, con tracce di cool jazz
mai troppo invasivo e mai troppo cerebrale.
Il leader poeteggia con i suoi strumenti in Si bemolle. Quello
di Castelli
è un sassofono struggente, caldo come quello presente nell'immaginario collettivo.
"Ho capito che ti amo", tributo a Luigi
Tenco, raggiunge l'apice del lirismo: frasi spezzate, intervallate da pause
che diventano parte integrante della bellezza della cover (Miles Davis docet).
Castelli
dimostra una preferenza per le tinte "smooth" anche nelle sue composizioni.
"Good Weather", primo brano di "Patois",
introduce al meglio l'ascoltatore nel mondo del Castelli Quartet, un mondo fatto
di chiaro/scuri, ombre e ricordi.
Ad alimentare questo universo di cristallo sono
Raffaello
Pareti e
Mauro Beggio,
alias la sezione ritmica che, con grande classe e tocco morbido, crea le fondamenta
di un disco dal carattere ben definito. Da notare anche la voce di
Pareti
in alcune tracce e "Guingar", brano da lui composto,
certamente il più ritmato ed irrequieto dell'album.
Giuseppe Andrea Liberti per JazzItalia
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Data pubblicazione: 16/08/2008
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