The Golden Circle
Roma – Casa del Jazz – 23 Luglio 2013
di Roberto Biasco
foto di Paolo Soriani
Fabrizio Bosso
- Tromba
Rosario Giuliani
- Sax Contralto
Marcello Di Leonardo - Batteria
Enzo Pietropaoli - Contrabbasso
Serata fondamentale nell'ambito del ricchissimo cartellone del
Festival della Casa del Jazz –Estate 2013 -
che ha visto scorrere dal 28 giugno in poi, praticamente ogni sera, e solo per citarne
alcuni, i nomi illustri di
Danilo
Rea, Buster Williams,
Enrico Rava,
Jeff Ballard,
Kurt Elling, la splendida voce e la dolcissima presenza di Carmen Souza,
e che vedrà ancora sul palco, tra gli altri,
Roberto Gatto,
Gianluca Petrella
Cosmic Band e
Flavio Boltro.
Anteprima assoluta e data estiva unica
quella del 23 luglio, per questa singolare formazione, raccolta attorno ad un progetto
che, come suggerisce il titolo, si ispira ad una performance ed a un disco epocale
nella storia del Jazz, ovvero i famosi concerti di
Ornette
Coleman al "Golden Circle" - il "Gillene Cirklen" di Stoccolma
- nel dicembre del 1965, pubblicati successivamente in due volumi dalla Blue
Note.
Non si tratta quindi di una semplice "All Stars Band", come suggerirebbe l'eccellenza
dei nomi dei protagonisti in campo, e neppure di un tributo nel senso tradizionale
del termine, ma di un disegno ben preciso, che, pur riallacciandosi idealmente al
famoso "historical quartet" di
Ornette
Coleman e Don Cherry, ne rielabora forma e contenuti, alla luce delle diverse
e notevoli esperienze maturate da musicisti di lungo corso.
Il repertorio infatti non si ferma alla rivisitazione, di alcune tra le più note
composizioni del sassofonista texano, ma è completata dalla proposizione di brani
originali composti da singoli componenti del gruppo.
La maestria di due front-men come
Fabrizio Bosso
e Rosario Giuliani
non si discute: temi velocissimi suonati all'unisono, stoppati improvvisamente,
ricreano il fuoco di Ornette e Don Cherry, mentre gli assolo ci portano verso nuovi
lidi, che si allontanano dal free-jazz delle origini, per approdare ad una musica
certamente più aperta e fruibile, ma non priva innovazione.
Le loro capacità tecniche non hanno bisogno di sottolineature: Bosso, padrone assoluto
dello strumento, può permettersi stavolta un approccio assolutamente sfrontato e
sopra le righe, fortemente "bluesy" e spesso sporcato da un "growl" del tutto pertinente.
Giuliani, guizzante e velocissimo nelle improvvisazioni, mantiene costantemente
alta la tensione emotiva, inseguendo le tracce, più che di Coleman, di un coraggioso
innovatore come Jackie McLean. Marcello Di Leonardo, potente ed elastico,
mostra le giuste doti di inventiva e flessibilità, indispensabili in questo contesto,
dovendosi confrontare con il fantasma di due tra i più eccentrici e singolari batteristi
della storia del Jazz, come Eddie Blackwell e Billy Higgins. Un cenno a parte per
Enzo
Pietropaoli, colonna portante e vero perno di questa formazione: la
cantabilità lirica dei suoi fraseggi e la profonda cavata del suo contrabbasso lasciano
il segno; in particolare nella cadenza iniziale di una superba rivisitazione di
"Lonely Woman", certamente il momento più emotivamente più toccante di tutto
il concerto. Acclamatissimo il bis finale con la pulsante "Caffeine", una
composizione originale di Marcello Di Leonardo.
Una formazione che, viste le premesse di affiatamento ed autorevolezza,
si inserisce da subito ai vertici del jazz, italiano e non solo. L'omonimo CD –
"The Golden Circe" - registrato in studio nel marzo scorso per l'etichetta
Jando Music - Via Veneto Jazz, sarà in commercio dal prossimo mese di ottobre. Assolutamente
raccomandabile.
"The Golden Circle"
Rosario Giuliani
- sax alto
Enzo Pietropaoli - contrabbasso
Fabrizio Bosso
- tromba
Marcello Di Leonardo - batteria
Nel 1965 al Golden Circle, locale jazz di
Stoccolma, Ornette Coleman – dopo una lunga assenza dalle scene - registra un doppio
album live dalle sonorità e timbriche innovative. Da questo disco leggendario prendono
spunto quattro grandi jazzisti Italiani: Rosario Giuliani, Fabrizio Bosso, Enzo
Pietropaoli e Marcello Di Leonardo formano un "cerchio d'oro" immaginario, dove
racchiudono le loro esperienze, abbandonano per una volta i panni di leader e mettono
al servizio di una band vera e propria tutta la loro grandezza di interpreti e compositori.
Il CD The Golden Circle (Pubblicato da Jando Music|Via Veneto Jazz e distribuito
Universal)non è solo di un tributo ad Ornette Coleman ed alla sua musica, ancora
oggi inaspettatamente "moderna" dopo 50 anni, ma più un pretesto per provare ad
avvicinarsi a quello che Coleman chiamava "The New Thing". Il cd è arricchito da
3 brani originali composti per l'occasione ed i musicisti sembrano dirci quello
che ripeteva sempre Coleman: This is our music.
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
27/06/2010 | Presentazione del libro di Adriano Mazzoletti "Il Jazz in Italia vol. 2: dallo swing agli anni sessanta": "...due tomi di circa 2500 pagine, 2000 nomi citati e circa 300 pagine di discografia, un'autentica Bibbia del jazz. Gli amanti del jazz come Adriano Mazzoletti sono più unici che rari nel nostro panorama musicale. Un artista, anche più che giornalista, dedito per tutta la sua vita a collezionare, archiviare, studiare, accumulare una quantità impressionante di produzioni musicali, documenti, testimonianze, aneddoti sul jazz italiano dal momento in cui le blue notes hanno cominciato a diffondersi nella penisola al tramonto della seconda guerra mondiale" (F. Ciccarelli e A. Valiante) |
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Data pubblicazione: 15/09/2013
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