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Paolo Damiani Double Trio
Seven Sketches In Music
Parco della Musica Records (2015)
1. Sketch 1 8'12"
2. Sketch 2 5'32"
3. Sketch 3 7'01"
4. Sketch 4 8'22"
5. Sortie 6'09"
6. Sketch 5 8'29"
7. Sketch 6 5'11"
8. Sketch 7 4'47"
Paolo Damiani - cello, double bass Rosario Giuliani - alto and soprano sax Daniele Tittarelli - flute, alto and soprano sax Marco Bardoscia - double bass Michele Rabbia - percussions, electronic effects
All tracks recorded on March 18th and 19th 2014 at the Auditorium Parco della Musica in Rome
La passione di
Paolo Damiani per l'architettura risale ai suoi studi universitari.
Per le sette composizioni che fanno parte di questo cd si è ispirato alle architetture
destinate alla musica di uno degli professionisti italiani più noti a livello internazionale,
Renzo Piano, e ha coinvolto alcuni fra i più noti musicisti italiani in un quintetto
che raddoppia corde basse e fiati, con al centro la fantasia percussiva e gli effetti
elettronici di Michele Rabbia. La stessa disposizione scenica del gruppo,
testimoniata da una foto contenuta nell'opuscolo che accompagna il cd, è di tipo
architettonico, ponendo i fiati in primo piano ai due lati, gli archi su due pedane
poco indietro verso il centro, e la batteria dietro, in posizione centrale.
Tutte
le composizioni tranne una sono di Damiani, e recano il medesimo titolo, completato
da un numero progressivo, e sono inframezzate da una composizione di Giuliani dal
titolo Sortie. Realizzato all'interno di una delle strutture architettoniche
di Piano, l'auditorium romano, il cd si apre su un duo tra gli archetti, scritto,
che introduce un ritmo danzante pizzicato dal violoncello, cui seguono i fiati in
un'atmosfera che ricorda quella di Conference of the Birds di
Dave Holland.
Ogni brano si avvale del duplice sostegno ritmico-armonico dei contrabbassi e del
violoncello e delle fluide volute dei fiati, impreziosite qua e là dalla presenza
del flauto.
Tra senso melodico e sperimentalismi, il cd procede felicemente grazie
all'impegno di ciascuno, poggiando sulla macchina ritmica concepita da Rabbia, che
si conferma uno dei percussionisti più validi del continente europeo. Ma anche i
fiati non si risparmiano, e Tittarelli eguaglia Giuliani in impegno e creatività.
In sostanza, una nuova prova riuscita per
Paolo Damiani,
un cd da consigliare.
Vincenzo Fugaldi per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
27/06/2010 | Presentazione del libro di Adriano Mazzoletti "Il Jazz in Italia vol. 2: dallo swing agli anni sessanta": "...due tomi di circa 2500 pagine, 2000 nomi citati e circa 300 pagine di discografia, un'autentica Bibbia del jazz. Gli amanti del jazz come Adriano Mazzoletti sono più unici che rari nel nostro panorama musicale. Un artista, anche più che giornalista, dedito per tutta la sua vita a collezionare, archiviare, studiare, accumulare una quantità impressionante di produzioni musicali, documenti, testimonianze, aneddoti sul jazz italiano dal momento in cui le blue notes hanno cominciato a diffondersi nella penisola al tramonto della seconda guerra mondiale" (F. Ciccarelli e A. Valiante) |
21/06/2009 | Bologna, Ravenna, Imola, Correggio, Piacenza, Russi: questi ed altri ancora sono i luoghi che negli ultimi tre mesi hanno ospitato Croassroads, festival itinerante di musica jazz, che ha attraversato in lungo e in largo l'Emilia Romagna. Giunto alla decima edizione, Crossroads ha ospitato nomi della scena musicale italiana ed internazionale, giovani musicisti e leggende viventi, jazzisti ortodossi e impenitenti sperimentatori... (Giuseppe Rubinetti) |
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Data pubblicazione: 12/03/2017
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