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Edge
Ipso Facto
dodicilune (2013)
1. Copycat
2. One For C.C.
3. Calypsus
4. Self Determination
5. Hymn For Her
6. As It Were
7. Bodyless Soul
8. Jaguar
9. Corner Revelation
10. Sako Bako
Michael Rosen - sax tenore, sax soprano Daniele Tittarelli - sax alto, sax soprano Greg Burk - pianoforte Francesco Ponticelli - basso Adam Pache - batteria
Via Ferecide Siro 1/e
73100 LECCE
Tel. +39 0832.091231 - 0832.092478
Fax +39 0832.1831054
email: ufficiostampa@dodicilune.it
web: www.dodicilune.it
Un piede ben saldo nel passato e uno proiettato nel futuro: questo è "Ipso Facto",
un esempio di mainstream che se da un lato non tralascia di ricordare quella vena
creativa tipica di qualche decennio fa, che riuscì a portare in auge molti artisti,
dall'altra parte si protrae verso un futuro dominato da armonie affascinanti e improvvisazioni
sfrenate.
Le diece tracce – composte per lo più da Michael Rosen e
Greg Burk – si susseguono con un'incredibile leggerezza: l'ascoltatore si
ritrova inconsapevolmente a tamburellare con le dita a tempo trascinato nel vortice
di armonia e di improvvisazione che i cinque artisti di Edge si impegnano a dispiegare.
Un gruppo dalla perfetta coesione e dal brillante interplay che si caratterizza
anche per il respiro internazionale non solo dei musicisti, ma anche della tradizione
sonora alla quale attingono. Se Adam Pache alla batteria costituisce un saldo
punto di riferimento per gli altri artisti e spicca particolarmente nel brillante
swing di As it Where, Francesco Ponticelli al basso fa vibrare intensamente
le sue corde in modo estremamente ritmico in ogni brano. Con l'intro di One For
C.C. è proprio lui a dare una precisa direzione alla musica che segue.
Greg
Burk al piano si mostra in tutto il suo genio e, ritagliandosi abbondanti spazi,
riesce a dare prova di grande creatività e precisione: in ogni brano il suo contributo
è assolutamente chiaro e scevro da ogni banalità. Un discorso a parte meritano
Michael Rosen e
Daniele Tittarelli che dispiegano un continuo dialogo in
cui i sax ora si sovrappongono, ora si scontrano, ora procedono per strade parallele.
Un modo molto particolare di utilizzare i due strumenti che riesce sicuramente a
dare una vibrante sensazione di energia ad ogni nota. Sin dal brano inziale,
Copycat, inizia la danza dei due sax che, in un primo momento si rincorrono
e successivamente, con l'introduzione degli altri strumenti, continuano per vie
parallele e trasformano quello che dovrebbe essere un semplice copione in qualcosa
di inedito e fresco. Brillante anche il serratissimo percorso di Jaguar.
Insomma, Edge è un quintetto sicuramente ben assortito che sfrutta le potenzialità
di ogni singolo musicista e allo stesso tempo le mette insieme realizzando una coesione
sempre equilibrata.
Nina Molica Franco per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 12/10/2014
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