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Sivia Manco
Afternonon Song
Nuccia 2010 Distr Egea.
1. Mad about the boy
2. Afternoon lover
3. Una nuova estate
4. The ballad of the sad Young Men
5. L' etang
6. Dimmi
7. Poinciana
8. Teardrop
9. Le tue parole
10. B Song
11. Parallel lines
12. Via
13. Tell me
Silvia Manco - piano, voce Fender
Rhodes, cori
Roberto Gatto
- batteria
Dario Deidda - basso acustico ed elettrico,
Fabio Zeppetella - chitarre
Daniele Tittarelli - alto sax, soprano sax
Giovanni Falzone - tromba
Cristiana Polegri And Emiliano Pari - cori
"L'intenzione era quella di realizzare un disco dai toni pacati, che richiamasse
l'obliquità dei raggi pomeridiani. Il pomeriggio è un momento interlocutorio, in
cui si iniziano a tirare le somme della giornata non ancora conclusa. Quindi evoca
qualcosa di incompiuto e in divenire."
Così Silvia Manco racconta l'idea poetica di questo suo lavoro che la
vede affiancata da musicisti di nome e talento. Se queste sono le premesse, il disco
può dirsi di certo riuscito, forse fin troppo. E', infatti, una sensazione di incompiutezza
quella che resta all'ascoltatore anche dopo ascolti ripetuti. Afternoon song
è un cocktail molto ben dosato, ma di sapore un po' evanescente, fra pop music e
jazz. Questo non significa che quello della Manco sia un disco di seconda scelta.
L'ascolto rivela anzi momenti di grande piacevolezza e distensione. Il drumming
di Roberto
Gatto è distillato e prezioso. L'approccio della leader al canto e alle
tastiere non è mai manieristico. I sax di
Daniele Tittarelli disegnano volute sonore sempre ricche
di feeling. Il repertorio proposto è un interessante mix di originals e vecchie
songs americani, molto poco frequentati. Fra essi notevole quel Mad About The
boy che fu cavallo di battaglia di Dinah Washington. E' solo la tromba di
Giovanni Falzone a dare, però, qualche pennellata accesa di colori jazzistici.
Il suo approccio ardente ricorda Clifford Brown in una incisione del 1958 con la
grandissima Helen Merrill. Ma il fuoco del trombettista siciliano non è di per se
sufficiente ad accendere il cuore e la fantasia dell'ascoltatore.
Afternoon song è un disco ben realizzato, ben suonato, ma che resta prigioniero
delle sue stesse intenzioni. La musica fluttua piacevolmente, ma lascia poche tracce.
Marco Buttafuoco per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
15/05/2011 | Giovanni Falzone in "Around Ornette": "Non vi è in tutta la serata, un momento di calo di attenzione o di quella tensione musicale che tiene sulla corda. Un crescendo di suoni ed emozioni, orchestrati da Falzone, direttore, musicista e compositore fenomenale, a tratti talmente rapito dalla musica da diventare lui stesso musica, danza, grido, suono, movimento. Inutile dire che l'interplay tra i musicisti è spettacolare, coinvolti come sono dalla follia e dal genio espressivo e musicale del loro direttore." (Eva Simontacchi) |
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Data pubblicazione: 26/09/2010
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