Tributo, omaggio a Mingus, Ciancaglini plays Mingus. E' stato qualificato
o definito in tante illustri salse, ma Reincarnation Of
A Lovebird tutto è fuorchè un anonimo o compassionevole tributo/omaggio.
Pietro Ciancaglini,
a ben vedere, è un elegante ricercatore del suono. Sommesso, forse, o schivo. Certo
è che non sgomita e strepita come – purtroppo – sovente capita. Il suo lavoro non
ne ha bisogno, perché l'aura è in re ipsa. In primo luogo nella scelta –
filologica – dei brani, non scontati o semplicemente piacioni, né resi bianchicci
con interpretazioni meramente emulative. In seconda battuta, negli arrangiamenti
e nel coordinamento di un ensemble che annovera alcuni tra i migliori jazzisti d'italica
estrazione: due ance,
Tittarelli e
Ionata
(alto e tenore) dall'ampio range bop, senza dubbio trascinanti; il pianoforte di
Lussu che introietta lirismo e percussività; la batteria di Paoli,
attento a disegnare le figure ritmiche e pronto al dialogo strumentale. La "guest"
è il sax baritono di
Girotto
che si lascia apprezzare per la sensibilità tecnica che gli permette un'impostazione
tutt'altro che frequente (Moanin', ad esempio,
assume forma ancor più rocciosa).
Non si respira l'aria dei Workshops mingusiani, ma affiorano con chiarezza
tutte le geniali intuizioni del grande musicista "nerogiallo". Così come traspare
- quasi metaforicamente – l'azione musical-politica di Mingus, la rabbia compositiva,
corroborata dal tema d'inganno, di Haitian Fight Song
e il sincero amore per Jelly Roll (Morton) con
delicato swing orchestrale nonché la dedica al "suo" Eric Dolphy (So
Long Eric); ed ancora i riff ed i vertiginosi turnarounds armonici di
Moanin'.
I dieci episodi descritti da Ciancaglini hanno un corpo sonoro
personale, alla stregua della sua ineccepibile tecnica che dimostra come possa muoversi
in ogni contesto.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
29/09/2012 | European Jazz Expo #2: Asì, Quartetto Pessoa, Moroni & Ionata, Mario Brai, Enrico Zanisi, Alessandro Paternesi, David Linx, Little Blue, Federico Casagrande, Billy Cobham (D. Floris, D. Crevena) |
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
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Data pubblicazione: 04/10/2009
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