Jazzitalia - Giovanni Mazzarino Quartet: In Sicilia una Suite
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Master della durata di 12 mesi in Music Industry Management. Direzione: Alceste Ayroldi. .

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Alceste Ayroldi pubblica un libro sulla legislazione dello spettacolo e il diritto d'autore in musica .

Si è spento all'età di 95 anni la grande icona della chitarra jazz Franco Cerri..

Annunciato il San Severo Winter Jazz Festival 2021, 7 concerti internazionali dal 29 ottobre al 1 aprile 2022..

Ciao Paolo, musica e Jazzitalia in lutto per la scomparsa del sassofonista Pietro Paolo Mannelli. Aveva 84 anni..

Disponibile dal 2 dicembre per Adda Editore il libro "Paolo Lepore e la Jazz Studio Orchestra" curato da Alceste Ayroldi.

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Giovanni Mazzarino Quartet
In Sicilia una Suite



Jazzy Records 0004

1. Muorica
2. Ibla
3. Milo
4. Stromboli
5. Marzamemi
6. Rosa di Jonia
7. I ceri e i devoti
8. Piazza
9. Ganzirri
10. Noto
11. Scicli
12. Morgantina
13. Ortigia
14. Taormina
15. Scoglitti

Giovanni Mazzarino - piano
Max Ionata - saxes
Rosario Bonaccorso - bass
Nicola Angelucci - drums
Fotografie - Pino Ninfa


Giovanni Mazzarino, è stato già notato, non gode della considerazione che dovrebbe avere come uno dei nostri maggiori pianisti. Purtroppo nel jazz – come nelle altre arti – a volte la notorietà è inversamente proporzionale alla qualità della proposta musicale, e Mazzarino oltre ad essere schivo di carattere è anche profondamente legato alla sua Sicilia, lontano in qualche modo da tutti i centri dell'informazione e dell'industria musicale. Ma fate il suo nome a qualche musicista che ha avuto il privilegio di suonare con lui – a me è capitato in Turchia, dove Giovanni ha tenuto parecchie residenze all'Istanbul Jazz Center di Ortakoy – e non riceverete altro che lodi, complimenti ed espressioni di meraviglia. Conoscitore del pianoforte classico e della tradizione jazz, raffinato e solido accompagnatore di vocalist – impressionante la lista delle sue collaborazioni - uomo dalla conversazione ricca e interessante, si infervora parlando della difesa e della valorizzazione delle tradizioni culturali siciliane e soprattutto di Piazza Armerina – uno dei più importanti centri archeologici del Mediterraneo – dove da tempo sviluppa e dirige un progetto estivo ad ampio raggio, Piazzajazz, che sperabilmente culminerà con eventi dedicati alla riapertura – dopo restauro e nuovi scavi - della celebre Villa Romana del Casale.

Questa sua ultima fatica da leader si inserisce a pieno titolo in questo "lavoro culturale": una suite dedicata a colori e profumi dell'isola, sintetizzata dalla frase di Goethe che non si può che sottoscrivere: "L'Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell'anima. Qui è la chiave di tutto". Non sono necessari commenti in rapporto alla temperie di violenta ignoranza in cui viviamo.

La produzione è preziosa: oltre al lavoro di studio di Stefano Amerio e del suo Artesuono, ormai una firma di garanzia a livello europeo e mondiale, il Cd è accompagnato da un libretto di foto di Pino Ninfa dedicate alla Sicilia e ai musicisti. Malgrado il piccolo formato la qualità della riproduzione e la forza delle immagini sono tali da indurre l'ascoltatore a riprendere in mano il libretto, assaporando le foto in rapporto alla musica e situandole nella cartina inserita – una geografia dell'anima con solide basi concrete, che porta in luoghi celebri e in altri sconosciuti.

E' davvero un caso in cui limitarsi ad ascoltare in cuffia degli appiattiti mp3 priva dell'esperienza vera del progetto...

Per realizzare quest'idea Mazzarino ha riunito una delle formazioni più classiche del jazz post 1960, il quartetto con sax, invitando Rosario Bonaccorso al basso, uno dei più apprezzati bassisti italiani per la grande esperienza e la capacità di propellere tutto il gruppo, che qui si conferma ai massimi livelli; il giovane ma già autorevole batterista abruzzese Nicola Angelucci, e il sassofonista Max Ionata, che negli ultimi anni ha vertiginosamente accresciuto maturità e ricchezza espressiva.
 
Tutti segnali della passione con cui è stato realizzato il disco, ma il cuore di tutto alla fine sono la musica e le idee di Mazzarino: anche se amplissimo è lo spazio lasciato agli altri musicisti – infatti non si tratta affatto di un pianoforte "accompagnato" da altri ma di un sound collettivo - tutto è alla fine profondamente suo, nutrito dall'ampiezza dei suoi riferimenti. Non si pensi a un disco elegiaco, irenico: come nella storia della terra cui è dedicata in questa musica ci sono fratture, dramma e grido – particolarmente espressivo il sax di Ionata in diversi passaggi – che si accompagnano a melodie colorate dall'amore per il jazz, per la tradizione europea del pianoforte e per le tradizioni musicali siciliane, cui si fa riferimento in maniera non Oleografica. Le risorse del gruppo sono sfruttate con intelligente duttilità, e passaggi arrangiati in modo sorprendente si alternano a improvvisazioni collettive di grande impatto o quiete meditazioni solistiche, e nessun brano obbedisce a regole "standard" di durata o struttura dettate da considerazioni esterne: si va dai due minuti di Taormina, con il brillante pianismo dell'introduzione e il nervoso tema, ai nove dell'esplosivo Stromboli, con la crescente tensione generata da sax, basso e batteria, cui segue Marzamemi, reso ancora più efficace dal drammatico cambio di atmosfera: un arpeggio pianistico colorato da uno svolazzo arabescato che introduce una sinuosa melodia impreziosita dal timbro brunito di Ionata, sviluppandosi poi in passaggi dall'elastico swing. Non a caso al centro dell'album sta Piazza, una meditazione sospesa e incantata, notturna ed evocativa come la foto di copertina dell'album: il brano in qualche modo raccoglie e sintetizza gli umori di tutto il lavoro, mettendo in evidenza l'originale pianismo del leader, le contromelodie di Bonaccorso, la misura di Angelucci e ancora Ionata, questa volta in una vocale predicazione al soprano.

Ma il lettore è caldamente invitato a raccogliere direttamente le proprie impressioni seguendo in prima persona passo passo questo viaggio in Sicilia con la guida d'eccezione di Giovanni Mazzarino.

Francesco Martinelli per Jazzitalia








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16/08/2009

Piazza Jazz 2009 a Piazza Armerina, una realtà dove "cuore e passione sono il motore primo, e tutto il resto viene dopo...sotto la direzione artistica di Giovanni Mazzarino, Piazza Jazz per tre giorni ha fatto risuonare di musica e cultura la città dei mosaici, grazie pure a protagonisti di rilievo internazionale." (Antonio Terzo)

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Portrait In Black And White (Francesco Cafiso Sicilian Quartet)

08/02/2009

Jazz & Wine, Live Music Buffet presso il Palermo Jolly Hotel con la direzione artistica di Giovanni Mazzarino: "Chissà perché le iniziative o gli esperimenti più interessanti durano poco e finiscono per sparire. Grandi hotel internazionali hanno un proprio jazz club di riferimento, spesso anche accorpato nelle proprie pertinenze, dove vengono chiamati a suonare dei jazzisti di rilievo, sia locali che stranieri, per il diletto di ospiti ed esterni." (Antonio Terzo)

22/11/2008

Standard Suite in Bb Major (Pietro Lomuscio Trio)

30/10/2008

Panta Rei (Roberto Spadoni Nine )

15/08/2008

Jass & Jazz & More (Marcello Rosa)

29/06/2008

si è concluso il Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "...una prima edizione ben riuscita, tanto sotto l'aspetto musicale che per il buon seguito di pubblico, giunto anche dalle province limitrofe, il cui successo ha indotto già le realtà organizzatrici, Comune di Vittoria in testa, a dare appuntamento all'anno prossimo per l'edizione numero due..." (Antonio Terzo)

03/02/2008

Sound Advice (Andy Gravish, Luca Mannutza and Sound Advice)

05/01/2008

Gino Paoli con il suo Milestones al NotomusicaFestival: "E' stato un incontro di jazz come ce ne sono stati altri tra il grande patrimonio della canzone italiana d'autore e non. Una via percorsa da tempo da parte di alcuni musicisti nostrani che hanno capito che si poteva creare un filone tutto italiano di jazz pescando nella nostra tradizione." (Giuseppe Mavilla)

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02/06/2003

Little Hand (Max Ionata Quartet)







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Data pubblicazione: 17/09/2011

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