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Rosario Bonaccorso Travel Notes Quartet
In Cammino
Parco della Musica Records (2011) Distr. Egea
1. Maria And Maria
2. Equivoci
3. In cammino
4. Sogni proibiti
5. Canzone di Laigueglia
6. Mister Zen
7. Earth's Kiss
8. Mister Kneipp
9. Mezzanotte
10. Un poco bop
11. Etanerli
12. Vienna
Fabrizio Bosso
- tromba
Stefano
Di Battista - sax soprano, traccia 6
Andrea Pozza
- pianoforte
Rosario Bonaccorso - contrabbasso
Nicola Angelucci
- batteria
Italiani che suonano in italiano, senza scavarsi fosse nel mainstream americano
o nell'idioma scandinavo. Il recupero della propria lingua musicale epurata dalle
– oramai – noiose anglofonie ed emulazioni ologrammatiche.
Rosario Bonaccorso di viaggi ne ha fatti a bizzeffe: al fianco di buona
parte dell'intellighenzia jazzistica mondiale a tutti nota, sempre mettendosi
in luce quale ottimo comprimario, seppur relegato a svolgere il ruolo di tessitore
- ma di lusso -, perché il suo suono rotondo, pastoso e ben dilatato ha un quid
di unicità e di immediata riconoscibilità.
"In camino" ci fa scoprire – ed apprezzare – il Bonaccorso compositore, particolarmente
attento (mai lezioso) ai timbri ed alle sfumature, così come imbraccia e suona il
contrabbasso. Sceglie bene anche i suoi accoliti, gli amici di sempre: la ritmica
sobria e snella con Andrea Pozza, pianista dall'eccellente tecnica e dal
sagace gioco d'interpunzione, attento sempre ad evitare di riprodurre patterns
e luoghi comuni; e Nicola Angelucci, batterista di vaglia dalla geniale
punteggiatura, capace di un tourbillon di ritmi. Si fa carico di cantare
le melodie del leader Fabrizio Bosso (prende il posto di Andy Gravish rispetto
la precedente formazione), che riesce sempre a sorprendere per la sua capacità enunciativa,
insinuando fraseggi guizzanti e interludi ovattati (in quest'ultimo senso, colpisce
in "Canzone di Liagueglia", dal tema immediatamente cantabile).
Unica "guest" è Stefano Di Battista, il cui soprano affascina in "Mister
Zen", e si lascia contrappuntare dalla tromba di Bosso, facendo altrettanto
con la voce evocativa di Bonaccorso.
Tutte le composizioni del musicista siciliano sono cariche di emozioni ben sottolineate
e variano per ritmi e sostanza armonica. Bonaccorso conosce bene il passato del
jazz, che impiatta in "Equivoci" per mezzo del growl di Bosso, giusta voce
umana di un brano le cui asistolie sono segnate dallo swing incessante di Pozza
e dalla rapidità del drumming di Angelucci. I registri espressivi sono sempre mutevoli
e dagli ampi ambiti dinamici e timbrici grazie alla regia autorevole del leader,
mai coercitivo nei confronti dei partner. Bonaccorso recupera tutto quanto di bello
c'è nella storia italiana, della musica e del jazz: quelle cadenze così autorevolmente
melodiche e ricche di humus italico ("Earth Kiss"; "Mister Kneipp")
senza copiare nessuno, ma solo attingendo dal proprio passato, dalle radici. Ed
è questo il valore aggiunto di questo disco: sincero e bello veramente.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
30/08/2009 | Laigueglia Percfest 2009: "La 14° edizione, sempre diretta da Rosario Bonaccorso, ha puntato su una programmazione ad hoc per soddisfare l'appetito artistico di tutti: concerti jazz di altissimo livello, concorso internazionale di percussionisti creativi Memorial Naco, corso di percussioni per bambini, corsi di GiGon, fitness sulla spiaggia, stage didattici di percussioni e musicoterapia, lezione di danza mediorientale, stage di danza, mostre fotografiche, e altro." (Franco Donaggio) |
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Data pubblicazione: 21/01/2012
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