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Andrea Pozza European Quintet
Gull's Flight
Abeat (2011)
1. A propos (De Graaf)
2. Sir Pent (Pozza)
3. Gull's flight(Ieffa-Pozza)
4. Koe Koe Roe Koe Koe (De Graaf)
5. Sem Palavras (Pozza)
6. Le Poirier Fatiguè (De Graaf)
7. Dèmasqué (De Graaf)
8. Dancing Fog (Genuardi-Pozza)
9. La Vache qui rit (De Graaf)
10. Three slices of Bread (Pozza)
Christian Brewer - alto sax
Dick De Graaf - tenor & soprano sax
Shane Forbes - drums
Jos Machtel - doublebass
Andrea Pozza
- piano
Via Pasubio, 6 21058 Solbiate Olona
(VA) tel/fax +39 0331 376380
Andrea Pozza è un musicista sicuro nei suoi gusti e nelle sue scelte. Persegue
l'obiettivo di un jazz ben ancorato alla tradizione, ma non intende ripercorrere
sentieri già usurati da altri. Perciò, lavora, volentieri sugli originals, cercando
di incrociare la sua strada con artisti di spessore, magari non conosciutissimi
in Italia, ma con un peso specifico rilevante dal punto di vista della competenza
musicale. E' il caso, ad esempio, di questo "European Quintet" formato da strumentisti
molto ferrati tecnicamente e con un atteggiamento, una posizione analoga a quella
del band leader sotto il profilo concettuale. Il quintetto punta su una front line
di fiati costituita da due sassofonisti. L'olandese Dick De Graaf si distingue per
la buona capacità di scrittura e per l'abilità di arrangiatore. Suona il tenore
e il soprano in modo rilassato con un aplomb che lo avvicina ad un Warne Marsh,
veterano del cool jazz, piuttosto che ai modelli del bop o dell'hard bop. L'inglese
Christian Brewer è un po' più caldo, senza essere incandescente, ma si adegua al
clima rilassato e riflessivo dell'intero Cd, sia nei momenti di costruzione melodica,
in coppia con l'altro fiato, sia nei frequenti assoli in cui fa salire la temperatura,
ma non moderazione. Il bassista Jos Machtel e il batterista inglese Shane Forbes
si integrano agevolmente per offrire un'impalcatura ritmica precisa, fantasiosa
ma non ingombrante.
La musica che si ascolta nel cd è varia nei temi e nei tempi. Si passa da motivi
su tempo mosso come "A propos" a vere e proprie ballad, come "Le poirier fatiguè"
a qualche spruzzata di latin jazz come in"Sem palavras".
I brani più convincenti sono "Demasquè" per i continui cambi di tempo, il bel botta
e risposta fra i due sassofonisti e un felicissimo assolo del leader in chiusura.
E' preziosa "Gull's flight" che conta su una lunga e romantica introduzione di Andrea
Pozza, che rimane protagonista per tutto il pezzo, mentre i partners si limitano
a non rompere l'incanto dell'atmosfera creata dalle note del pianoforte. E' intensa
"Dancing fog" in duo fra il musicista genovese e l'altoista inglese. Hanno una storia
da raccontare e la riferiscono con toni pacati e assorti.
Pozza in tutte le tracce evidenzia uno stile pianistico sempre più personale e autorevole.
Conosce bene i grandi della tastiera, ha le sue preferenze, ma si impegna per filtrarli
in un linguaggio sempre meno derivativo. Privilegia l'essenzialità, la concisione.
Non spreca una nota. Quelle che mette dentro agli assoli sono tutte conseguenti
e necessarie.
In conclusione "Gull's flight" è un disco con un respiro europeo, non solo perché
inciso da musicisti di vari paesi dell'antico continente, ma perché ci fa ascoltare
una musica assolutamente non provinciale e localistica, ma internazionale, dove
si discerne, però, la passione inequivocabilmente italiana per la bella melodia
suonata come si deve.
Gianni Montano per Jazzitalia
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
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Data pubblicazione: 22/02/2012
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