Fiemme Ski Jazz Festival
10° edizione 10-18 Marzo 2007
di Alessandro Armando
Foto di Leonardo Schiavone
Fotografia da Wikipedia.org:
"La Svizzera confina a nord con la Germania, ad est con il Liechtenstein e l'Austria,
a sud con l'Italia, ad ovest con la Francia. La Svizzera è suddivisa in tre aree
geografiche, linguistiche e culturali distinte: tedesca, francese, italiana, a cui
vanno aggiunte le valli del Canton Grigioni in cui si parla il romancio. La struttura
geologica della Svizzera è il risultato della convergenza delle zolle continentali
africana ed europea negli ultimi milioni di anni. La Svizzera occupa tre regioni
morfologiche principali: il Giura, una catena montuosa calcarea, l'altopiano centrale
(Mittelland) e le Alpi.
A
queste vanno aggiunte due piccole regioni: l'estremo meridionale della Svizzera,
ossia il Mendrisiotto, che morfologicamente fa parte della pianura Padana, e Basilea,
che giace nel bassopiano renano". Mantenendo questa fotografia, precisa e lineare
scendete verso sud, andate a destra e immaginate la medesima "pulizia", organizzazione,
efficienza, perfezione stilistica da cartolina dei paesaggi; vi troverete in Italia,
nelle Dolomiti, quasi a casa per chi abita a nord del Po. Vi troverete nelle bellissime
valli friulane e trentine.
Per chi ama il jazz, è consigliata la Valle di Fiemme nel periodo di Marzo.
Da dieci anni Il
Fiemme Ski
Jazz Festival è il nuovo modo di vivere lo sci, il riposo, ma anche
l'ascolto della musica afroamericana: in quota in jazz arriva ad ebollizione con
tempi diversi, come l'acqua per la pasta. Per due week end pre-primavera l'Azienda
per il Turismo della Valle di Fiemme coinvolge Enrico Tommasini (direttore
artistico) e "distribuisce" concerti jazz per i comuni di Cavalese, Predazzo, Tesero,
Ziano nei rifugi e chalet delle chilometriche piste che formano il comprensorio
del Val di Fiemme Obereggen. E così è possibile ascoltare concerti durante le pause
dallo sci, durante i pasti o i caffè e poi la sera, in paese, a teatro. Con il passare
dei giorni e delle edizioni i concerti diventano appuntamenti fissi, ricercati.
I musicisti orientano la percorrenza delle diverse piste e i tempi delle
soste. Alcuni dei più significativi artisti italiani hanno preso parte all'edizione
2007 come
Franco D'Andrea,
Maurizio Giammarco che si è esibito con il Phil Markowitz
Trio,
Andrea Pozza
che ha guidato il trio con
Luciano Milanese
e Carlo
Milanese,
Paolo Birro
in trio con Eliot Zigmund e Lorenzo Conte, ma anche
importanti nomi stranieri come Seamus Blake e James Thompson
e su tutti, Kurt Rosenwinkel in quartetto.
La struttura del
Fiemme Ski
Jazz 2007 è articolata, ricca e
solida, comprende due concerti ogni giorno per tutto il periodo del Festival. Il
primo concerto della giornata in quota, sulle piste, poi la sera nei diversi teatri
a valle, ma anche nei locali sede delle Associazioni Culturali locali.
Quest'ultimo
è il caso dell'associazione La Grez Moena, che ha curato l'apertura del secondo
fine settimana dei concerti dell'edizione 2007:
Andrea Pozza
al pianoforte,
Luciano Milanese
al basso e
Carlo Milanese
alla batteria nel pub la Baita trasformano il piccolo locale dolomitico in
un jazz club, con l'esecuzione di standards e celebri brani soprattutto di Monk,
prima di dar vita ad una jam session con diversi musicisti; in particolare va sottolineata
la presenza di Enrico Tommasini non solo direttore della rassegna, ma batterista
che porta con se anche la calda voce di Alan Farrington. Il sabato
del Fiemme
Ski Jazz Festival è delimitato dalle due esibizioni di James Thompson
con Davide –Malito- Lenti alla batteria, Giacomo Da Ros al basso elettrico
e Aldo Betto alla chitarra che aprono la giornata al Rifugio Gardone
e la chiudono con un concerto serale. La formula itinerante del festival e la sua
estensione sono caratterizzati anche dall'individuazione di formazioni e artisti
che nell'arco delle due settimane compiano più concerti (il sax di Thompson
in realtà suona ben due volte nello stesso giorno); è la musica, in questo caso
che si muove e non semplicemente il pubblico, è la scelta di spostare il jazz là
dove le persone possono diventare pubblico. Il tutto è studiato nei minimi particolari
e funziona perché ascoltare funky-jazz in un'enorme terrazza di legno a più di
2000 metri genera inizialmente stupore, ma poi
raccoglie le diverse attenzioni presenti, coinvolge sciatori e turisti, distrae,
forse, per qualche minuto dalla contemplazione paesaggistica. L'intensità del trio
di Malito e la scanzonata potenza sonora del saxofonista di Zucchero Fornaciari,
così viene presentato Thompson, sanno amalgamare le diverse tipologie di
uditori di un nutrito pubblico "da chalet", sanno raccontare atmosfere di una musica
che sembra spesso legata a luoghi molto lontani e senza cime innevate. Il jazz attraversa
non solo geograficamente la Valle di Fiemme, ma toccando le diverse parti della
giornata, crea attesa.
Il concerto che chiude la decima edizione di questa scommessa musical-turistica
che ha saputo diventare una realtà sempre più importante del jazz nel nostro paese,
prevede il chitarrista Kurt Rosenwinkel. Il palacongressi di Cavalese è in
apnea, la fama che circonda il giovane chitarrista ha catalizzato moltissime persone
e la sua musica, profonda, essenziale, spesso anche autoreferenziale, taglia la
sala disegnando una elettrica sospensione. E' un tempo indefinito, uno scorcio di
jazz profondamente diverso dalla maggior parte degli altri momenti forti del festival.
I diversi appuntamenti pensati da Tommasini sanno diversificarsi profondamente
creando così un programma che accoglie realtà molto diverse, legate però da uno
stile e da una capacità organizzativa notevole, precisa, ordinata e profondamente
bella: come la Svizzera.
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
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| QUISISANA JAZZ EVENTS 2012 - John Scofield's Hollobody Band QUISISANA JAZZ EVENTS 2012 - 8 luglio, John Scofield and Hollobody Band, , John Scofield, Guitar, , Kurt Rosenwinkel, Guitar, , Ben Street, Bass, , Bi... inserito il 13/10/2012 da QUISISANAJAZZ - visualizzazioni: 5535 |
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Data pubblicazione: 17/07/2007
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