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Wide Sound WD129 - 2003 |
Tres + Fabrizio Bosso
Together
1. Solo per te
2. Un mare di stelle
3. E io (non) mi dimenticherò di noi
4. 34 Skidoo
5. Popokja
6. E tornare a volare
7. The two lonely people
8. I love you Porgy
9. Someday my prince will come
Toni Fidanza
pianoforte
Marco Di Natale
contrabbasso,
4 corde fretless,
6 corde
Roberto Desiderio batteria
Fabrizio Bosso
tromba,
flicorno |
via
L. Fioravanti 26
64020 Nepezzano (TE)
Tel./Fax 0861.558611
email:
info@widesound.it
"L'artista deve trovare ciò che di universale vi è in lui e saperlo tradurre in termini comunicabili agli altri."
La citazione di Bill Evans, che rappresenta anche il suo punto di vista su quale dovesse essere lo scopo dell'arte, viene ripresa nelle note di copertina di questo
Together, ultimo cd dei
Tres, trio composto da Toni Fidanza, Marco Di Natale, e Roberto Desiderio, a cui si aggiunge, in questa occasione, l'oramai discograficamente onnipresente Fabrizio Bosso.
La musica proposta dal trio è già di per sé compatta, ma bisogna ammettere che l'innesto di Fabrizio Bosso funziona come una iniezione di adrenalina, e certe sue invenzioni (come il finale di
Popokja, ad esempio) risultano davvero geniali.
Da rilevare un azzeccatissimo arrangiamento d'archi di Fidanza in
E tornare a volare:
lo Strings Ensemble (presente anche in altri quattro brani) crea un tappeto sonoro che funge da vero e proprio trampolino per gli assoli di Bosso e per il drumming di Desiderio.
Chiudono l'album tre cover:
The two lonely people
di Bill Evans, la gershwiniana
I Love You Porgy, e un assaggio della sempreverde
Someday my prince will come.
Gli strumentisti si comportano tutti in modo più che egregio; Marco Di Natale, in particolare, dimostra grande intelligenza compositiva, alternando, fra un brano e l'altro, lo strumento acustico con quello elettrico, dando anche sfoggio, in qualche episodio, di una tecnica solistica matura.
L'arma vincente di questo album è una stupefacente facilità d'ascolto, dovuta alla scelta di un linguaggio immediatamente fruibile, senza per questo perdere di vista la spiritualità del momento compositivo. Ecco che allora, tornando alla concezione artistica di Bill Evans, l'universale comunicabile diviene comunicabile universalmente.
Francesco Ughi per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
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Data pubblicazione: 31/07/2004
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