Ed. Wide Sound 2004 |
Furio Di Castri & Gianluca Petrella
Under Constructions
1 Edea 6:27 2 Joe Spring 3:11 3
Pastorale 3:10 4 Mandarin's Rap 5:40 5 Three Mountains 2:26 6 Song of the Day Before 3:24 7
Tools 5:06 8 The Chant 2:17 9 Twenty Small Cigars 2:54 10 Intrigo a Lingotto 7:20 11 Fine Tuning 3:28 12 Hard Walk 1:31 13 Foxy Lady 3:03
Furio Di Castri
Bass,
live electronics,
hands,
Papers,
Tibetan bells,
Chinese Chopsticks,
Loops and samples
editing,
Computer programming,
editing and mixing
Gianluca Petrella
trombone,
live electronics,
hands,
Tibetan bells,
Cows,
samples editing,
computer
programming,
editing and mixing
|
via
L. Fioravanti 26
64020 Nepezzano (TE)
Tel./Fax 0861.558611
email:
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Il duo
Di Castri-Petrella
si consolida sempre più, e sempre più si dedica ad una ricerca del suono tutta particolare, fatta di atmosfere jazzistico-elettroniche, di solide elucubrazioni intellettuali.
Under Construction è un lavoro di non semplice fruibilità, sicuramente ardito. Occorre ascoltarlo più volte per coglierne il significato ed il duro lavoro profuso dai due artisti.
Una sinergia appula-lombarda piuttosto atipica che colora di nuovi suoni il panorama jazzistico attuale.
Una musica scevra dalle ridondanze be bop, più contaminata dalle sonorità electro-rock e dalle spigolose trame compositive del miglior Ornette Coleman.
Le armonie jazz sono qui solo un piccolo corollario rispetto a quella recherche minimalista del duo.
Tredici brani di forte impatto, ispirati alla tradizione più estrema e per la maggior parte composti da
Di Castri
e da Petrella.
Di Castri si lascia trasportare (ma la contempo trasporta) dalla giovane irruenza di
Petrella e, dall'incontro di differenti background, ne nasce un connubio intellettuale di forte intensità.
Edea è un brano suadente, colto ed al contempo di forte impatto visivo. La composizione di
Petrella è tratta da un famoso soundtrack degli anni '60, come dicono le meticolose lineer book a firma di
Vittorio Albani.
Gli accenti per così dire new age sono gradevoli e ben utilizzati nel contesto dell'opera. Così come accade nella Pastorale, dove il belare delle pecore apre ad un brano cameristico.
La cavata di
Di Castri, armonica ed incisiva, tiene il ritmo del brano da lui composto e dal sapore afro-hop, Mandarin's rap. Il suono più africano che americano è sorretto dal claps-hands di
Petrella.
Si passa dall'Africa all'Oriente rivisitato da una elaborazione contrabbassistica di considerevole spessore, con Three Mountains, sempre firmato da
Di Castri.
Il fraseggio del trombone di
Petrella, molto vicino in questo caso alla tromba di
Rava, caratterizza Song of the day before. Un tango dedicato a Umberto Eco ed al suo libro,
l'Isola del giorno prima.
Thelonious Monk ispira Tools, composto in duo, e le spigolosità del leggendario pianista si avvertono tutte rendendo il brano accattivante ma la contempo complesso, arricchito da atonie ben equilibrate.
Le melodie degli anni '20 fanno capolino in The chant, anche se si avverte una sensazione di vuoto dovuta alla mancanza di ance ed ottoni. Gli echi elettronici non riescono a colmare questo sensazione.
Il forte carattere di Frank Zappa è celebrato, acusticamente ed elettronicamente, nel brano Twenty small cigars.
L'editing al computer emerge ancora in Intrigo a Lingotto, con una merge di suoni urbani tipici del drum and bass con ritmiche jungle.
Così come i campionamenti la fanno da padrone in Fine Tuning, zapping al sintonizzatore radio mescolato al suono affascinante del trombone di
Petrella che esalta le frasi in francese carpite dal tuning. Un brano squisitamente
chill.
In Hard walk tornano le trame jazz seppur mancanti di un adeguato supporto armonico.
Si chiude con un classico del genio del rock, Jimi Hendrix: Foxy Lady. La chitarra è campionata e, giustamente, fa da padrone. Ma
risulta difficile individuare una ragione per questo particolare tributo, quasi del tutto privo di personalità esecutiva da parte del duo.
Come già detto, la ricerca è il fondamento di questo lavoro. Ed è riuscita, sicuramente. Forse, per alcuni brani, abbisognerebbe di un ausilio armonico e/o ritmico. Così come è accaduto nei diversi concerti tenuti dal duo.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia