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Album di debutto come leader,
The Insider
si
presenta subito come un progetto di indubbia qualità. Un sound squisitamente
contemporaneo con una ritmica energica, un quintetto di ottimi musicisti, from
Chicago. Il pianista Steve Million (Randy Brecker, Michael Moore, Ron Vincent,
Chris Potter) supporta continuamente tutti i brani con un pianismo ricco di
elementi ritmici molto interessanti. Il fraseggio è continuamente strutturato
ponendo l'accento sulle figurazioni ritmiche che possano incastrarsi al meglio
con il drumming di Eric Montzka (Patricia
Barber). Million utilizza anche l'organo con
cui esegue un brillante solo proprio nel brano di apertura
Four Brothers.
Dedicato al breve periodo di permanenza di
Gailloreto (Kurt
Elling, Patricia Barber)
nella Woody Herman
Orchestra, Four Brothers
è qui arrangiato in modo molto originale,
eseguito con un leggero shuffle diventa, come dice Gailloreto stesso,
"ipnotico". Stessa originalità si può trovare in
I Want To Be Happy
con
un bel lavoro sui piatti di Eric Montzka (autore anche di stacchi molto
belli tra i soli e la ripresa del tema) e un ottimo sostegno di
Larry Kohut
al contrabbasso che forniscono al piano di
Million la possibilità di rincorrere le
evoluzioni di Gailloreto
alla ricerca di un'intesa trovata negli angoli più
nascosti e spigolosi dell'armonia.
Come Sunday
e
Moon Indigo
di Ellington sono eseguiti con grande
classe. Il tema al tenore raddoppiato dalla chitarra scorre vellutato fino
all'ingresso del piano di Million che fa emergere la tradizione che è in
lui eseguendo un
solo con voicing molto cari a Duke. Su
Moon Indigo
l'organo, rafforzato dalla
chitarra, rende il brano fumoso, scuro, così come dovrebbe essere
senza però rinunciare ad una pronuncia e un'impronta personale. Molto
"intrigante" il duo chitarra - contrabbasso con un sound a-la-Frisell per
la chitarra e un pieno suono con archetto per il contrabbasso.
Eccellente anche
Lennie's Pennie, di Tristano.
Basato su Pennies
from Heaven, il brano inizia con il tema scandito all'unisono da sax e piano sul quale la
batteria di Montzka esegue delle colorazioni ritmiche facendosi guidare dalla
melodia. Per l'intero brano la scansione ritmica è eseguita essenzialmente da
contrabbasso e solista lasciando sempre il batterista libero di colorare e
ancora una volta si nota il valido controllo di Montzka sui piatti.
Il chitarrista John McLean si ripropone con un tocco Friselliano
su un
interessante arrangiamento niente di meno che dell'Andante
della V Sinfonia di Beethoven, ottimo spunto per un'affascinante ballad, struggente al punto
giusto. Il tempo è poi raddoppiato durante i soli su cui subentra anche il supporto dell'organo.
Bisogna riconoscere un
pregevole controllo del volume e della dinamica da parte del chitarrista. Stesso
schema per il brano Beatrice
di Sam Rivers (eseguito anche dal nostro
Piero Odorici nonchè da Joe Henderson, giusto per citare altri colleghi di Gailloreto).
Solo tre le composizioni originali di questo CD, una di Million e due di
Gailloreto.
Mercurial
è un blues minore su cui è interessante il solo di
McLean con una lieve saturazione a-la-Scofield. Di maggiore impatto le due composizioni di
Gailloreto:
The Insider
e
Shakin Loose
(un blues ritmato). Il modo
in cui è suonato il tema all'unisono con la chitarra, fa ricordare alcune cose
fatte dal duo Stern-Berg. Sono comunque brani di quella fusion acustica che per certi versi
rimane forse una delle più interessanti evoluzioni sia nella melodia che nella
ritmica, soprattutto se eseguita in modo così "rigoroso", con un gran
senso del timing e un fraseggio che taglia in modo obliquo gli accordi. Bello il
solo blues di Million su Shakin Loose.
Come detto all'inizio, è un CD di elevata qualità, molto piacevole da
ascoltare. Gailloreto
si pone in evidenza come leader con una voce al tenore sempre grandiosamente
controllata nella dinamica, mostrando una padronanza degli spazi e dei tempi.
Ogni frase si compone di attenti elementi di pronuncia che rendono l'esecuzione
rilevante. Molto merito lo hanno anche contrabbasso e batteria che supportano
molto bene il leader così come Million mostra di ben conoscere le
atmosfere più congeniali al sassofonista.
Marco Losavio
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Data pubblicazione: 24/08/2003
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