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Gianluca Renzi All Stars Orchestra
Charles & Joe
Wide Sound Jazz Production 2008
1. Inner Urge - J. Henderson
2. Black Narcissus - J. Henderson
3. Punjab - J. Henderson
4. Duke Ellington's Sound Of Love - C Mingus
5. O. P. - C. Mingus
6. Weird Nightmare- C. Mingus
7. Better Get Hit in Your Solu - C Mingus
Fabrizio Bosso
- Trumpet
Andy Gravish - Trumpet
Roberto Grossi - Trombone
Daniele Tittarelli - Alto Sax - Flute
Maurizio
Giammarco - Tenor Sax - Flute
Max Ionata
- Tenor Sax
Dario Cecchini - Bariton Sax
Pietro Lussu - Piano
Gianluca Renzi
- Bass - Arranger - Director
Lorenzo Tucci
- Drums
via
L. Fioravanti 26
64020 Nepezzano (TE)
Tel./Fax 0861.558611
email:
info@widesound.it
Possono essere davvero soddisfatti gli attenti organizzatori del Teano Jazz Festival
per aver ospitato, durante l'edizione 2007,
il concerto di questa piccola big band guidata dal contrabbassista
Gianluca Renzi
che da diversi anni ci ha dimostrato, attraverso vari progetti artistici non solo
in Italia ma anche all'estero, il suo solido talento. Il live che è stato registrato
in quell'occasione si è trasformato in un disco tributo a due giganti del jazz mondiale:
Mingus e Henderson.
Non li teme però
Gianluca Renzi,
o meglio, fa tesoro dell'eredità artistica che i due hanno donato al mondo della
musica e ne trae ispirazione per un lavoro di "collezionismo" minuzioso ed originale.
Li sente vicini, quasi come due amici, tanto che il disco prende il titolo dai loro
nomi: Charles & Joe.
Grazie al contributo di bravissimi musicisti quali
Fabrizio Bosso,
Andy Gravish, Roberto Rossi,
Daniele Tittarelli,
Maurizio
Giammarco,
Max Ionata,
Dario Cecchini, Pietro Lussu e
Lorenzo Tucci,
il lavoro ha modo di esprimere tutta la sua vocazione documentaristica, che non
si limita però ad essere didascalicamente filologica ma assume una freschezza ed
una spontaneità che soprendono piacevolmente l'ascoltatore, abituato magari alle
classiche versioni dei brani più famosi di Mingus e Henderson.
Poco più di settanta minuti di concerto, sette brani arrangiati ed orchestrati
da Renzi, un viaggio alla riscoperta nuova di Inner Hurge o Punjab
di Henderson o ancora della straordinaria Duke Ellington's Sound of Love
oppure Better Get in Your Soul di Mingus.
Sicuramente il materiale a disposizione per Renzi era già straordinario, ma mettersi
a confronto con le cose straordinarie non è sempre facile ed il rischio è quello
di scivolare nelle piatte emulazioni o in dialoghi noiosi con il proprio ispiratore,
in cui si riesce a mettere poco o nulla di se stessi. Non è certo il caso del progetto
del contrabbassista frusinate (perdonate la citazione geografica ma chi scrive è
una conterranea), che ha saputo dare cervello e cuore alla ritmica e all'arrangiamento,
sottolineando, forse, quanto
Charles
Mingus sia stato per lui maestro di scienza e di vita.
Fermento creativo allo stato puro, puntellato da anni di collaborazioni con alcuni
dei musicisti della All Stars Orchestra (e questo si sente chiaramente) che
rendono Charles & Joe un disco da consigliare per coloro che amano questi
due grandi maestri e che non hanno paura dell'innovazione della tradizione.
Elide Di Duca per Jazzitalia
29/09/2012 | European Jazz Expo #2: Asì, Quartetto Pessoa, Moroni & Ionata, Mario Brai, Enrico Zanisi, Alessandro Paternesi, David Linx, Little Blue, Federico Casagrande, Billy Cobham (D. Floris, D. Crevena) |
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
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Data pubblicazione: 05/12/2010
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