Jazzitalia - Live: Rumori mediterranei - XXXIV Edizione
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Rumori mediterranei
XXXIV Edizione
Erhuasian summit. verso Est, ai confini del Jazz

Roccella Jonica, 12 - 24 agosto 2019
Direzione artistica di Vincenzo Staiano

di Vincenzo Fugaldi

Victor See Yuen - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiAlberto La Neve - Roccella Jonica Rumori Metiderranei 2019Amira Medunjanin - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiAntonio Faraò - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiBalkan Talks - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiBejkov - Roccella Jonica Rumori Metiderranei
Belden Bullock - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiBelden Bullock - Antoine Roney - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiBojan Z - Roccella Jonica Rumori Metiderranei 2019Bojan Z - Roccella Jonica Rumori Metiderranei 2019Bruce Ditmas - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiCarmine D % Aniello - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiClaudio Cojaniz - Roccella Jonica Rumori Metiderranei 2019
Claudio Cojaniz - Roccella Jonica Rumori Metiderranei 2019Claudio Cojaniz Trio - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiClifton Anderson - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiCrimson ! - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiDaniele Sepe - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiDavid Liebman - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiDimitar Liolev - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiThomas Umbaca - Roccella Jonica Rumori Metiderranei
Domenico Campolo - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiFilipovski - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiFrancesco Caligiuri - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiFrancesco Cusa - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiGreek Blue - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiGuo Gan - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiGwilym Simcock - Roccella Jonica Rumori Metiderranei
Marcello Epifani - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiMarcello Pellitteri - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiMartin Tashev - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiMartin Tashev - Dimitar Liolev - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiMihaela Alexa - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiNicola Pisani - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiSaso Popovski - Roccella Jonica Rumori Metiderranei
Noa - Roccella Jonica Rumori Metiderranei 2019Noa - Roccella Jonica Rumori Metiderranei 2019Pantelis Stoikos - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiRaul Catalano - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiRenzi - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiRolff - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiRonnie Burrage - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiSaleem - Roccella Jonica Rumori Metiderranei
Samuel Cromwell - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiSamuel Cromwell - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiSerena Brancale - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiSorin Zlat - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiStjepko Gut - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiTadataka Unno - Roccella Jonica Rumori MetiderraneiTrio Turchet - Roccella Jonica Rumori Metiderranei
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Il festival calabrese ha concluso quest'anno il suo terzo decennio con un nutrito programma che andava dal 12 al 24 agosto. L'idea di base di quest'anno era contenuta nel titolo: ERHUASIAN SUMMIT. VERSO EST, AI CONFINI DEL JAZZ. Uno sguardo rivolto dunque verso l'Est, quello prossimo (i Balcani) e quello remoto, la Cina, rappresentata dallo strumento di Guo Gan, appunto l'erhu. Molte prime nazionali e produzioni originali del festival hanno caratterizzato l'edizione.

Le prime quattro serate erano dedicate alla sezione del Roccella Balkan Showcase. Dalla Macedonia veniva il trio del chitarrista Saso Popovski con un repertorio, come richiesto dalla direzione artistica, tutto di composizioni originali. Un trio con contrabbasso e batteria, equilibrato e sobrio, all'insegna di un chitarrismo jazz moderno che segue i maestri contemporanei della chitarra. Dalla Romania il pianista Sorin Zlat Jr., accompagnato da una ritmica italo-statunitense (Gianluca Renzi e Marcello Pellitteri). Zlat è uno strumentista di caratura internazionale, trentaquattrenne, che viene da una famiglia di musicisti, suona diversi strumenti ed è pienamente padrone del linguaggio del jazz moderno. Composizioni originali, un modern mainstream eseguito con stile e rilassatezza da un trio che dava spazio anche per pregevoli assolo del contrabbasso e della batteria. Nella parte finale, il trio ha accolto la cantante Mihaela Alexa, moglie del pianista, e insieme hanno percorso altre atmosfere legate alle radici della loro musica popolare. Dalla Bulgaria invece il quartetto di Dimitar Liolev, sax alto, accompagnato da Martin Tashev alla tromba, Biroslav Petrov alla batteria e dal contrabbassista italiano Massimiliano Rolff. Liolev come Zlat è figlio di un musicista, è un talento musicale precoce, con ogni probabilità il jazzista di punta nel suo paese. Il suo jazz contemporaneo, di grande qualità, è ispirato anche al folk bulgaro, e il gruppo si muove con dimestichezza in territori metrici di notevole complessità, senza mai perdere il controllo del ritmo.

Altri concerti della sezione: il Napulitan Gipsy Power degli O'Rom, che hanno ospitato il grande sax tenore di Daniele Sepe, prodottosi in assolo fenomenali, che a tratti ricordavano Gato. In primo piano la potente voce di Carmine D'Aniello, il gruppo fonde la tradizione napoletana con quella balcanica e rom, con propri brani originali e canzoni balcaniche festose e coinvolgenti. E poi il gospel del quintetto vocale guidato da Samuel Cromwell nel consueto repertorio di musica religiosa, in sostituzione di un gruppo albanese che non è potuto essere presente, e una coproduzione tra il festival di Roccella e il vicino Kaulonia Tarantella Festival, denominata Greek Blue, che affiancava il mandolino del pugliese Marcello Epifani ai flauti di Carlo Frascà, con l'apporto fondamentale dei jazzisti Thomas Umbaca (tastiere, berimbau) e Raul Catalano (batteria). Infine il Mediterranean Quartet del flicornista serbo Stjepko Gut, in alcuni classici del jazz, saldamente nel solco della tradizione dal jazz moderno.

Da citare a parte il nuovo trio di Claudio Cojaniz, pianista che risiede per una parte dell'anno a Roccella, che ha chiamato dal Friuli il fido conterraneo Alessandro Turchet al contrabbasso e dalla Sicilia il batterista Francesco Cusa. Al trio si è affiancata la voce recitante di Domenico Campolo, che introduceva i brani declamando con enfasi testi poetici in italiano, calabrese e greco. I brani originali, nella quasi totalità di recente composizione, tutti profondi e poetici, sono stati eseguiti con una classe senza pari, con il pianoforte e il contrabbasso che si integravano alla perfezione, mentre Cusa interagiva da par suo con la consueta creatività, con ritmi mai banali e colori ottenuti mediante l'utilizzo di oggettini di ogni genere. Tra influenze provenienti dalle origini balcaniche, da un Africa vissuta in prima persona, e soprattutto dal blues, linguaggio che Cojaniz padroneggia come pochi, e dall'amato Thelonious Monk, il concerto si è concluso tra meritatissimi applausi.

Le serate al Teatro al Castello si sono aperte con l'Orchestra Rumori Mediterranei, in collaborazione con il Conservatorio di Cosenza. Diretta da Nicola Pisani, l'orchestra schierava una gran quantità di ottimi solisti, tra i quali citerei almeno i sassofoni di Alberto La Neve e Francesco Caligiuri, la tuba di Oscar De Caro, la chitarra di Massimo Garritano. Ospite la cantante pop pugliese Serena Brancale. Il progetto, collaudato in apposite prove, ha presentato diverse atmosfere, da brani di Pisani ad altri della Brancale, a composizioni e brani tradizionali di matrice etnica, ad altri tradizionali di area balcanica. Sul finale una composizione originale di Pisani (Roberta and Myself) che confluiva nella notissima Our Spanish Love Song di Charlie Haden.

Il secondo concerto, altra produzione originale, ha visto l'incontro tra il pianista Antonio Faraò (con Amen Saleem al contrabbasso, Bruce Ditmas alla batteria), il sax soprano di Dave Liebman e l'erhu di Guo Gan. Guo Gan, vero virtuoso dello strumento, cinese residente a Parigi, non è nuovo a collaborazioni con jazzisti, e ha mostrato come il suo strumento tradizionale cinese, per certi versi assimilabile al violino ma totalmente diverso nella sua conformazione essendo privo di tastiera, capace di riprodurre anche suoni della natura, poteva integrarsi con il jazz di altissima qualità del gruppo di Faraò. Un concerto che rimarrà negli annali del festival. Dopo l'iniziale shorteriana Footprints e una composizione originale di Faraò nelle quali il quartetto ha mostrato una grande classe esecutiva, con un Liebman in stato di grazia, Guo Gan si è inserito nel gruppo con un brano in duo col pianoforte, il lirico Syrian Children, poi con un brano in solo entrambi di struggente bellezza, per integrarsi compiutamente nell'ensemble nell'esecuzione, tra l'altro, di una suggestiva versione del coltraniano India.

Crimson! è un interessantissimo e perfettamente riuscito lavoro sulle musiche del principale gruppo del progressive rock britannico, i King Crimson, ancora pienamente in attività dopo mezzo secolo. Il Delta Saxophone Quartet (Pete Whyman, contralto; Chris Caldwell, baritono; Christian Forshaw, soprano; Tim Holmes, tenore), in attività dal 1984, si muove con dimestichezza tra musica contemporanea, jazz e rock. Nel 2016 il quartetto si è dedicato, in collaborazione con il conterraneo pianista Gwilym Simcock, un musicista che sta riscuotendo notevoli successi grazie alla gran mole di progetti nei quali è impegnato in prima persona, appunto alla musica dei King Crimson. Simcock è particolarmente titolato ad arrangiare questo materiale per aver suonato con il batterista Bill Bruford. Crimson! è una realizzazione di grande qualità, che si avvale di validissimi arrangiamenti del pianista, con una scrittura che valorizza le notevoli doti dei componenti del quartetto, lasciando anche ampi spazi per il pregevole lavoro del pianoforte. Le qualità solistiche e d'insieme del quartetto si sono rivelate formidabili, così come quelle del pianista, che a momenti dirigeva il quartetto a cappella lasciando il pianoforte.

Impegnata a promuovere il suo recente «Letters to Bach», Noa, di casa a Roccella, dove si è esibita più volte, era affiancata dal fedele Gil Dor alla chitarra, Or Lubianiker al basso e Gadi Seri alle percussioni. La parte centrale del concerto era focalizzata sul progetto bachiano, inframezzato dalla lettura delle pregnanti lettere scritte al compositore, ma all'inizio e alla fine l'artista ha riproposto alcuni fra i suoi più noti successi, da Mishaela a I Don't Know, escursioni nella canzone napoletana (Santa Lucia), e ha suonato a lungo il suo set di percussioni, con la verve e l'energia che la caratterizzano, colloquiando amabilmente con l'uditorio, concludendo con un inatteso Roccella Jonica Blues.

Bojan Z ha omaggiato la propria cultura originaria balcanica con un formidabile e inedito trio insieme al trombettista greco Pantelis Stoikos e alla cantante bosniaca Amira Medunjanin. Stoikos è uno dei trombettisti più creativi dell'intera area balcanica, e la Medunjanin una grande interprete della tradizione canora della sua terra. Il trio dai perfetti equilibri ha pienamente convinto, grazie alle potenti acrobazie trombettistiche di Stoikos (molto suggestivo anche al flauto) e alla solida guida di Bojan Z, ispirato e profondo nella esecuzione dei canti tradizionali bosniaci, dalle melodie a volte tristi e a volte fortemente ritmati, tutti ugualmente coinvolgenti. Affiancando il pianoforte al piano elettrico, Bojan ha anche eseguito la sua travolgente composizione Le Debacle. Bojan Z, che ha ricordato di aver già suonato a Roccella ben ventisette anni addietro (era la magica edizione dedicata all'etichetta d'oltralpe Label Bleu), ha confermato ancora una volta di essere uno dei pianisti di punta del jazz europeo.

Il secondo concerto della serata è iniziato con African Market, un brano eseguito in sestetto da Claudio Cojaniz (oltre al pianista, i componenti del suo nuovo trio Turchet e Cusa e inoltre Massimo Garritano alla chitarra, Carmelo Coglitore al sassofono e Domenico Ammendola al clarinetto), una bella composizione di ampio respiro, una formazione interessante che potrebbe avere un seguito, sono salite sul palco le voci nere di Samuel Cromwell. Il gruppo gospel ha eseguito alcuni brani noti e meno noti del genere, affiancato successivamente da alcuni coristi locali, e accogliendo infine l'intero sestetto di Cojaniz, stavolta alla tastiera, per un paio esecuzioni dense e movimentate.

La serata conclusiva della trentanovesima edizione di Rumori mediterranei è iniziata con un progetto multimediale della Tai No-Orchestra, Omaggiando Gaber, Jannacci e Cage. La base audiovisiva era costituita da un filmato che ruotava intorno al tema dei limoni, con riferimento alla canzone di Gaber e Jannacci Una fetta di limone. Al contempo, sul palco, l'orchestra, suddivisa in tre trii, costruiva il proprio gioco improvvisativo intorno a brandelli ripetuti della voce di Gaber giocando intorno a fraseggi che a tratti richiamavano il tema, con padronanza del linguaggio dell'improvvisazione radicale. Alternando momenti leggibili ad altri più concitati e liberi, l'ensemble si è caratterizzato, oltre che per i voli solistici dei fiati, per gli interventi ludici di Monico e l'apporto di Prati.
Ottimo infine il concerto di chiusura: in prima nazionale, il Clifton Anderson Sextet (oltre al leader al trombone, Antoine Roney-sax tenore e soprano, Tadataka Unno-pianoforte e piano elettrico, Belden Bullock-contrabbasso, Ronnie Burrage-batteria e Victor See Yuen-percussioni). L'agguerrito gruppo, costituito da musicisti tutti intorno ai sessanta anni a eccezione del giovane pianista giapponese, propone un modern mainstream di grande qualità, vivace e gioioso, che ruota su un repertorio di brani originali del leader (nipote e collaboratore di Sonny Rollins) e su pochi standard (In A Sentimental Mood, Without a Song). Jazz fresco, vincente, ricco di colori, suonato con tecnica e sentimento da tutto il gruppo, a partire dall'instancabile leader e dalla batteria di Burrage, uno dei musicisti più richiesti per la potenza della sua carica ritmica.







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19/04/2009

Free [the] Jazz, intervista a Ellery Eskelin: "Per me "libertà" significa riuscire ad esprimere a pieno attraverso lo strumento quello che ho in mente...non fa differenza per me suonare standard o dedicarmi alla pura improvvisazione. In entrambi i casi un musicista deve essere in grado di esprimere a pieno tutto ciò che sta immaginando in quel preciso istante." (Stefano Ferrian)

05/04/2009

Liebman Meets Intra Live (Enrico Intra)

08/03/2009

Intervista a Piero Bassini: "Ci sono tutti i presupposti perché il jazz sia ancora una musica di protesta; e questo perché il mondo non è migliorato...Da un lato il jazz ha avuto il riconoscimento culturale che gli spettava, ma dall'altro continua ad essere una musica fondamentalmente libera, una musica che ha in sé, fin dalla sua nascita, la rivendicazione di un diritto di resistenza, anche oggi. Al di là della vicenda storica degli afro-americani, a cui il jazz è comunque legato, questa attitudine alla protesta sopravvive, nonostante tutti i riconoscimenti culturali e accademici che ha ricevuto." (Giuseppe Rubinetti)

01/01/2009

European Jazz Expo 2008, 26a edizione del Festival Internazionale Jazz in Sardegna: "La formula sperimentata da alcuni anni è quella della full immersion di tre giorni in una vetrina delle ultime tendenze che vedono il jazz legarsi ed intrecciarsi in un meltin' pot tra tutti i generi musicali, con il risultato della creazione di importanti "fusioni", spesso estemporanee: un laboratorio continuo di contaminazioni, collaborazioni e jam session tra le più diverse componenti del jazz e della world music." (Viviana Maxia)

01/01/2009

European Jazz Expo 2008, 26a edizione del Festival Internazionale Jazz in Sardegna: "Consiste in una splendida "pietra sonora" di Pinuccio Sciola il premio alla carriera conferito ad Antonello Salis nell'edizione 2008 dell'European Jazz Expo di Cagliari. Il cinquantottenne musicista sardo ha ricevuto così, con l'umiltà e la timidezza che lo contraddistinguono, un meritato riconoscimento del suo personalissimo e inconfondibile talento." (Enzo Fugaldi)

16/11/2008

Fine Herbs (Michael Lösch Quartet)

03/11/2008

48 Hour Odissey (Enrico Galetta)

03/11/2008

Come il Vento (Massimiliano Alloisio – Loris Stefanuto)

02/11/2008

Intermission Riff (Claudio Cojaniz)

02/11/2008

Strange Energies (Charles Blenzig, Gianluca Renzi, Pierluigi Villani)

12/10/2008

Roccella Jazz Festival 2008, "Terremoti": "In un sud che stenta sempre più a organizzare eventi jazzistici di rilievo, conforta vedere come i "Rumori mediterranei", alla ventottesima edizione, si rinforzino, raggiungendo numeri davvero ragguardevoli: 11 giorni di durata e 34 concerti, dislocati fra 9 comuni della provincia di Reggio Calabria, oltre alla consueta copiosa attività seminariale." (Enzo Fugaldi)

15/08/2008

Jass & Jazz & More (Marcello Rosa)

10/08/2008

Jazz in Parco XI Edizione "Oltre il Jazz": "Allargare gli orizzonti, spingere un po' più in là il confine costituito dalla consuetudine e della tradizione. Andare un passo oltre il Jazz più tradizionale nei colori e nel linguaggio, mantenendo però un altissimo livello musicale, di spettacolo e di arte...." (Luigi Spera)

02/04/2008

La Foule - Voyage dans les lieux d'Edith Piaf (Lisa Manosperti)

24/03/2008

Dave Liebman Quartet ad Arezzo: "Assistere ad un concerto di Dave Liebman spesso equivale ad un privilegio raro...la band ha dimostrato un ineccepibile grado di affiatamento, oltre che di capacità strumentali ed esecutive." (Alessandro Tempi)

25/01/2008

Masterclass di Dave Liebman: "Di fronte a una sessantina di studenti dei corsi avanzati del CDpM di Bergamo ed altri provenienti da città limitrofe, Dave Liebman ha tenuto un seminario sugli aspetti ritmici dell'improvvisazione." (Claudio Angeleri)

14/10/2007

Clusone Jazz 2007: "Clusone divenuta famosa grazie anche all'idea di Bennink, Moore e Reijseger, che diversi anni or sono decisero di dare al loro trio il nome di quel luogo magico in cui si era costituito, ma oggi vanta una fama internazionale per meriti propri: per il clima (tra artisti e organizzatori) e per la qualità della musica offerta, tanto, che gli organizzatori hanno deciso di esportare il loro sapere e conoscere altrove..." (Luca Vitali)

16/09/2007

Decima edizione di "Jazz in parco" a Nocera Inferiore che ha "dato al pubblico un'offerta di differenti modalità e impronte della musica jazz contemporanea, con artisti provenienti trasversalmente da nazioni ed esperienze completamente differenti." (Luigi Spera)

15/09/2007

La quinta stagione (Roberto Giglio)

29/06/2007

Noa a Jazzinparco 2007 (Francesco Truono).

16/06/2007

Après la Nuit (Rino Arbore artrio + Giovanni Amato )

27/05/2007

Jack Kerouac: il violentatore della prosa (Rossano Astremo)

16/11/2006

Jazzsett 2006, Gianni Lenoci Duo, Antonio Faraò Trio, Mirko Signorile & Gaetano Partipilo Telepathy Duo: tre concerti con tre espressioni pianistiche differenti, l'improvvisazione totale di Lenoci, l'intenso "soulfull" di Faraò, la simbiosi "telepatica" di Signorile e Partipilo... (Lorenzo Carbonara)

09/10/2006

La gallery di Roccella Jonica 2006 (Francesco Truono)

08/10/2006

BlueLocride, l'edizione 2006 di Roccella Jonica: "Superato il ragguardevole traguardo dei cinque lustri, il festival di Roccella, giunto alla sua XXVI edizione, continua a espandersi nel tempo e nello spazio, abbracciando il capoluogo e l'intera Locride ..." (Vincenzo Fugaldi)

01/10/2006

Gianluca Renzi Sextet a Diagonal Jazz 2006: "Le melodie nascono spesso da un riff di contrabbasso, su cui si sviluppano gli assoli...Il leader del sestetto è in gran forma, accompagna e improvvisa con fervore e gusto del ritmo..." (Andrea Caliò)

03/05/2006

Don't Stop You Mind (Gianluca Renzi)

23/04/2006

Intervista ad Antonio Faraò: "...è sempre importante conoscere e rispettare. Si può anche iniziare ad ascoltare e scoprire un pianista moderno, ma alla fine è fondamentale sapere quello che c'è stato prima..." (Rossella Del Grande)

12/02/2006

Jazz & Wine of Peace, 8a edizione del prestigioso festival di Cormons con, tra gli altri, artisti del calibro di Dave Holland, Dave Liebman, Omar Sosa, Dave Douglas... (Giovanni Greto)

21/01/2006

Intervista a John Patitucci: "...Secondo me, Jaco Pastorius ha dato un grosso contribuito come compositore. Era "normalmente grande" come musicista, ma ritengo che il suo modo di comporre fosse bello, la sua musica mi toccava, profondamente..." (Antonio Terzo)

19/12/2005

Maurizio Giammarco & Megatones: "...la proposta di Giammarco risulta essere meritevole di attenzione e approfondimento. Dalle sue composizioni si coglie quel sottile "fil rouge" che in qualche modo lega i due elementi apparentemente inconciliabili..." (Bruno Gianquintieri)

02/11/2005

Le foto da Jazz & Wine 2005 di Cormons (Elisa Caldana)

25/10/2005

Pietro Tonolo al festival di Roccella Ionica. Le avverse condizioni meteorologiche non hanno compromesso la qualità della performance del quartetto anche se costretto in una location di fortuna. (Antonio Terzo)

23/10/2005

Venticinquesima edizione di "Rumori Mediterranei", il festival diretto da Paolo Damiani a Roccella Jonica che si caratterizza sempre più per riuscire a coniugare le musiche, le arti di popoli e culture diversi. (Enzo Fugaldi)

12/06/2005

Playing with Eric (Adamo - Corbini - Maier)

05/06/2005

Punkromatic (Maurizio Giammarco & Megatones)

12/12/2004

Miroslav Vitous al Festival di Sant'Anna Arresi: "...In questi tre spettacoli siamo riusciti ad ammirare uno dei più grandi protagonisti del contrabbasso jazz degli ultimi 30 anni. Rimane il rammarico di non averlo visto alle prese con un suo progetto..." (Fabio Pibiri)

28/11/2004

Gianluca Renzi Sextet presenta il suo ultimo lavoro a La Palma: "Gianluca Renzi, con questa formazione, ha realmente trovato la "quadratura del cerchio". Esistono quelle affinità che rendono certi incontri determinanti, e questo lo è." (Franco Giustino)

23/11/2004

Edward Simon Trio, "...Musicalmente la serata al Pinocchio, va detto subito, non ha momenti particolarmente forti...Ci piace sottolineare invece la maiuscola prova di Renzi..." (Paolo Carradori)

07/11/2004

Intervista a Gianluca Renzi: "...Chi inizia deve essere spinto da una grande passione, veramente molto forte, altrimenti rischia di cedere. Come in tutti i lavori artistici, prima di vedere i risultati devi fare una grande fatica. Bisogna vedere poi quanto durano questi risultati, non puoi permetterti di mollare, neppure per un attimo, verresti cancellato." (Franco Giustino)

24/10/2004

Roccella Ionica 2004, XXIV Edizione di Romori Mediterranei. "Intitolata "Monsters" e dedicata a Steve Lacy. I mostri evocati dal festival calabrese erano tali nel senso dell'unicità, della stranezza, della prodigiosità, e hanno fatto la propria comparsa tra le pieghe dei ben 18 concerti tenutisi nei sette giorni di durata della manifestazione." (Enzo Fugaldi).

28/06/2004

Variazioni su un tema (Rino Adamo Fii Quartet)

24/04/2004

Looking for the right line (Gianluca Renzi)

15/12/2003

Ringin' Bells (Quarte)

27/10/2003

Saxophone Summit: Michael Brecker, Dave Liebman e Joe Lovano: "...tre superbi esponenti del moderno tenorismo jazz, coadiuvati peraltro da una sezione ritmica di notevole spessore tecnico che ha reso ancora più godibile la performance." (Antonio Terzo)

14/10/2003

Noa, una voce senza ombre per la musica delle azioni. La cantante yemenita ha evocato la pace ringraziando il pubblico salernitano e il suo patrono, Matteo, in rap. Gran pubblico per il finale di Salerno-Etnica. Su tutti il canto delle percussioni di Zohar Fresco. (Olga Chieffi)

21/09/2003

XXIII Edizione di Rumori Mediterranei a Roccella Ionica: "...Perennemente in movimento, come in cerca di nuove identità, il Festival calabrese, alla sua 23a edizione, ha scelto di ampliare ulteriormente il dialogo fra il jazz, le altre musiche e le altre arti..." (Enzo Fugaldi)

25/07/2003

Pulsano Jazz, mercoledì da leoni: in quattromila per Liebman

27/03/2003

Dave Liebman ricorda il grande Bob Berg: "...è stato un gigante del sassofono, ha sempre dato tutto se stesso, sempre il massimo; un vero jazzman "lavoratore", che suonava sempre e dappertutto."

28/12/2002

Feel (Cues trio meets David Liebman)

06/07/2001

Il concerto di Dave Liebman a Turi, in una suggestiva cornice.





Video:
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"DEDALO" BJO BRUSSELS JAZZ ORCHESTRA con il grande Gianluigi Trovesi, il percussionista Fulvio Maras e con special guest Dave Douglas al Roc...
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Dizzy Gillespie A Night In Tunisia
This was a live TV show we played in Cologne, Germany. http://www.youtube.com/FunkMan53...
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Data pubblicazione: 19/10/2019

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