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Splasc(h) Records

Rino Adamo Fii Quartet
Variazioni su un Tema

1) Prologo
2) Lillo e la mosca
3) Canone Imperfetto
4) Ottobre
5) Benko Opening
6) Un tono sopra
7) Le cognac du dimanche
8) Anima Tripla
9) Lillo e la mosca (Epilogo)

All compositions by Rino Adamo

Rino Adamo
Violino
Loic Dequidt –
piano
Mauro Gargano –
double-bass
Fabio Accardi –
batteria

 

Non capita tutti i giorni di ascoltare un quartetto Jazz in cui lo strumento leader è il violino. Infatti, pur essendoci, in epoche lontane della storia di questa musica, alcuni precedenti illustri (vedi Stephane Grappelli, Eddie South...), così come se ne possono trovare anche in periodi più recenti (Michael White, Jean-Luc Ponty...), tuttavia non si può dire che lo strumento in questione abbia mai avuto una diffusione di massa fra i musicisti Jazz, né tantomeno si può affermare che il violino, al pari di altri strumenti, sia distinguibile per un suono propriamente "jazzy". Proprio per questo motivo, tutti i tentativi di impiegarlo in questa musica sono sempre stati caratterizzati da una certa originalità, che in alcuni casi è stata la risultante di una meticolosa ricerca del suono adatto. Come nel caso di questo Variazioni su un tema del Rino Adamo Fiii Quartet, opera difficilmente classificabile (parlare qui di Jazz vero e proprio può sembrare inesatto, oltre che limitante).

Si tratta del primo album di Rino Adamo con questa formazione (composta dal pianista francese Loic Dequidt e da due italiani trapiantati a Parigi, il bassista Mauro Gargano e il batterista Fabio Accardi). Il violinista in passato aveva lavorato a lungo con Bruno Tommaso e Sergio Corbini e aveva già inciso con un quartetto a suo nome.

Il lavoro in questione è composto da una suite basata su sette variazioni, da un prologo e un epilogo. In Ottobre il double-bass di Gargano introduce la più distesa fra le variazioni. In Le cognac du dimanche l'interplay fra Adamo e Dequidt è palpabile con mano: piano e violino si alternano, fraseggiano, si rubano ruoli e idee. Anima Tripla è invece l'unico brano dove Adamo non si fa accompagnare dagli altri musicisti.

Le atmosfere di Variazioni su un tema sono caratterizzate da continue tensioni e rilasci; il violino di Rino Adamo, con il suo suono delirante e introspettivo, descrive un paesaggio sonoro dove si avvertono echi di Penderecki e vaghe reminiscenze di alcuni quartetti d'archi di Ligeti (ascoltate l'Epilogo di Lillo e la Mosca); non è certo una musica al cui ascolto si può rimanere indifferenti.

Un cd da non regalare, a meno che non si conoscano alla perfezione i gusti dell'ascoltatore. Ma da acquistare, e ascoltare. Assolutamente.
Francesco Ughi per Jazzitalia






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Data pubblicazione: 28/06/2004

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