Jazzitalia - Claudio Cojaniz: Non Son Tornati, VIaggio nella grande Guerra
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

CINEMAZERO
PORDENONE – 0434 520404
www.cinemazero.it

ATRACOUSTIC
PORDENONE 0434 550882
www.atracoustic.com

Claudio Cojaniz
Non Son Tornati, VIaggio nella grande Guerra


1. Preparandosi a partire
2. In viaggio verso il fronte
3. In trincea, attesa
4. Il nemico
5. Appostamento, assalto, morte
6. Assalto
7. In trincea con la morte
8. Requiem (Resistenza sul Piave)
9. Contrattacco
10. Dolore e pietà, superstiti, prigionieri
11. La guerra è finita, silenzio
12. Ritorno alla pace
13. Inno alla Fratellanza
14. A chi non è tornato
15. Just a Gigolo

Claudio Cojaniz - piano solo



In una sera d'estate dello scorso anno, a Pordenone, Claudio Cojaniz si sedette davanti ad un piano, in un teatro all' aperto. Davanti a lui uno schermo cinematografico rimandava al pubblico le immagini, crudeli, di documentari dei tempi della prima guerra mondiale. Il pianista aveva davanti le partiture che lui stesso aveva composto per commentare quei minuti d' orrore e di lontana tragedia.



L
a cronaca sonora di quella serata è ora documentata su un cd, pubblicato da Cinemazero ed Atracoustic di Pordenone, corredato da un bel booklet (in Italiano, tedesco, sloveno e friulano) con testi, foto d'epoca ed una breve, toccante, introduzione del pianista. E' probabile che la mancanza di immagini tolga qualcosa alla musica suonata quella sera. E' anche vero, però, che Cojaniz è artista di profonda e non dissimulata sensibilità. Il disco quindi può essere ascoltato anche indipendentemente dalle mute, accelerate sequenze in bianco e nero. L' atmosfera sonora che si coglie immediatamente è quella dei primi cinema, quando qualche pianista commentava le storie narrate dalle ombre dello schermo.

La scrittura musicale è ricca di scorie e frammenti: marcette e inni, canzoni alpine, (Signore delle cime, è, continuamente variato, il leit motiv della prima parte) relitti di tardo romanticismo, odori di rag time e di can-can, ventate di blues, brividi di sperimentalismo, quando il piano viene suonato direttamente sulle corde. Nello straziante requiem dell' ottava traccia il pianista friulano rende anche un tributo ad Abdullah Ibrahim. Ma la forza di questo lavoro non sta certo solo nel mero assemblaggio di materiali sonori. Quello su cui lavora Cojaniz è una memoria profonda, dolorosa, che come un fiume carsico scava ancora nella profondità delle coscienze.

Non c' è alcun intento retorico. Non ci sono soluzioni ad effetto, né proclami ideologici E' anzi il silenzio che a volte sembra sospirare (o gridare) di pena nella narrazione sonora. Le note e gli accordi danno voce alle ombre di quei giovani soldati morti tanto tempo fa e la voce viene da lontano, da quelle strane profondità che solo il bianco ed il nero sono capaci di evocare.
Non sono tanti i dischi capaci di lasciare l' ascoltatore con gli occhi lucidi. "Non son tornati" è uno di questi.

Anche e soprattutto quando, alla fine, la tensione della memoria del grande macello viene stemperata da un inaspettato "Just a Gigolo", omaggio di Cojaniz all'adorato Monk. L' arte riprende il suo posto. Forse non servirà ad arginare la follia del mondo: ma c'è, e consola.

Marco Buttafuoco per Jazzitalia







Articoli correlati:
22/12/2022

Orfani (Claudio Cojaniz)- Gianni Montano

19/10/2019

Rumori mediterranei - XXXIV Edizione: "Il festival calabrese ha concluso quest'anno il suo terzo decennio con un nutrito programma con Uno sguardo rivolto verso l'Est e quello remoto, la Cina. Molte prime nazionali e produzioni originali del festival hanno caratterizzato l'edizione." (Vincenzo Fugaldi)

23/09/2018

Stride - Vol. 3 Live (Claudio Cojaniz)- Enzo Fugaldi

21/09/2017

Rumori Mediterranei XXXVII Edizione: "Lo storico festival del meridione italiano è arrivato alla XXXVII edizione, dopo alcuni anni di incertezze e di svolte, inaugurando un nuovo corso organizzativo." (Vincenzo Fugaldi)

27/08/2016

Roccella Jazz Festival - Rumori Mediterranei XXXVI: ""Sisong. Una canzone per Siso" il titolo dell'edizione 2016 dello storico festival calabrese, il primo senza la presenza del senatore Sisinio Zito, fondatore del festival deceduto dopo lunga malattia il 6 luglio scorso." (Vincenzo Fugaldi)

21/02/2016

Roccella Jazz Festival - II Edizione Jazzy Christmas: L'evento più importante del festival calabrese è stato il concerto del trio di Ches Smith con Mat Maneri e Craig Taborn...composizioni di intensa bellezza, complesse e articolate, che nelle mani di questo trio danno risultati eccelsi..." (Vincenzo Fugaldi)

13/07/2015

Stride Vol. 1 (Claudio Cojaniz)- Gianni Montano

20/05/2014

Blue Africa (Claudio Cojaniz - Franco Feruglio)- Alceste Ayroldi

23/12/2013

Danza Pagana (Massimo Barbiero - Claudio Cojaniz)- Marco Buttafuoco

09/06/2013

The Heart Of Universe (Claudio Cojaniz A.P. Trio)- Enzo Fugaldi

17/03/2013

Shadows Of Colours (Claudio Cojaniz)- Gianni Montano

27/08/2010

Marmaduke (Massimo Barbiero - Maurizio Brunod, Alexander Balanescu, Claudio Cojaniz)- Franco Bergoglio

25/07/2010

Beat Spirit (Claudio Cojaniz – Francesco Bearzatti)- Vincenzo Fugaldi

02/11/2008

Intermission Riff (Claudio Cojaniz)







Inserisci un commento


Questa pagina è stata visitata 2.299 volte
Data pubblicazione: 12/10/2009

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti