Emilia Mårtensson
Ana
Babel (2014)
1. Harvest Moon
2. Ana
3. Learnt From Love
4. Tomorrow Can Wait
5. När Som Jag Var På Mitt Adertonde År
6. Black Narcisuss
7. Everything Put Together Falls Apart
8. Ana (Reprise)
9. Moffi's Song
10. Vackra Manniska
Emilia Mårtensson - vocals Barry Green - piano Sam Lasserson - double bass Adriano Adewale - percussion
The Fable String Quartet:
Kit Massey: violin Paloma Deike - violin Becky Hopkin - viola Natalie Rozario - cello
Una giovane cantante svedese, Emilia Mårtensson, si affaccia sulla scena con questo
disco formato da dieci brani che spaziano da composizioni originali a canzoni di
musica leggera d'autore, con un'incursione in un repertorio jazzistico non molto
eseguito e una puntata nel folk scandinavo. L'album è sicuramente piacevole, realizzato
con dedizione e gusto, suonato bene e presentato con garbo.
La voce della Mårtensson è gradevole, sensibile e dinamica. La vocalist scandisce
le parole, evidenziando le venature dei testi, il senso dei pezzi e facendo scivolare
il suo canto sulla pulsazione ritmica in maniera naturale ed efficace. Accanto a
lei emerge il pianismo melodico e brillante di Barry Green. Il tastierista
inglese con il suo strumento commenta i racconti sincopati della partner o si impegna
in interventi scintillanti e discorsivi. I suoi assoli sono legati alla tradizione,
sì, ma sono rinfrescati da una pronuncia jazzistica moderna, aperta ai pop songs
e al loro idioma. Sam Lasserson e Adriano Adewale a basso e batteria si mantengono
dietro o salgono in primo piano, se occorre, dimostrandosi sempre vivi e attenti,
non aggiungendo un accento, un particolare in eccesso. Un quartetto d'archi, infine,
inserisce colori classici, nuances caratterizzate, senza sottolineare gli aspetti
romantici dei motivi in maniera carica o troppo influente.
Fra i dieci titoli si distingue, in specie, una versione relaxin' e swingante di
Black Narcissus, brano di Joe Henderson, per cui la Mårtensson ha scritto un
testo adeguato per l'occasione.
"Ana" è un album che ci permette di conoscere una interprete e songwriter dotata
di buone qualità e ci fa capire che in Scandinavia, oltre ai musicisti che ruotano
in orbita ECM, continuano ad operare bandleader e strumentisti di sicuro affidamento.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 20/09/2015
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