CamJazz - 2008
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Antonio Faraò
Woman's Perfume
1. Totò Sexy – Vecchi Amici
2. La Via dei Babbuini
3. Profumo di Donna – Woman's Perfume
4. Positive Life (A.Faraò)
5. Totò Sexy – Golden Age
6. Try To Change (A. Faraò)
7. Il Prete Sposato – Piano Solo
8. My Father's Song II°(A. Faraò)
9. Faustina
10. 10. Il Vedovo – Oscar is the back
11. 11. Nowise (A.Faraò)
12. 12. Paolo il Caldo – Confessione e addio
Antonio Faraò
- Piano
Dominique Di Piazza - Electric Bass
Andrè Ceccarelli - Batteria
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In questo nuovo album per la
CamJazz,
inciso in realtà a Parigi nel settembre del 2006,
Antonio Faraò
rende omaggio al maestro Armando Trovajoli nella sua veste, universalmente
acclamata, di raffinatissimo autore di colonne sonore per il cinema.
Il pianista romano pesca nel vasto repertorio del maestro, andando a
scovare composizioni un po' dimenticate, non certo per la qualità delle musiche,
ma soprattutto perché legate a pellicole "di genere" non sempre memorabili. Ecco
quindi i temi conduttori di film "stracult" come "Totò Sexy", "Il Prete Sposato"
o "Paolo il Caldo", oltre che di "Profumo di donna", indimenticato capolavoro
della coppia Dino Risi - Vittorio Gasmann, oggetto di un altrettanto famoso remake
anni novanta interpretato da Al Pacino.
Ci troviamo di fronte ad un classico e canonico album per trio jazz, nel
quale è ancora una volta ineluttabile il riferimento allo storico trio di
Bill Evans,
un'influenza determinante nella formazione artistica di
Faraò, che ne riprende i
caratteri fondamentali di freschezza e di raffinata eleganza, filtrati attraverso
doti non comuni di sensibilità e di brillantezza interpretativa.
Il trio si dimostra perfettamente rodato, sia nelle ballads che nei brani
più mossi, mostrando un perfetto "interplay", frutto di grandi doti di affiatamento,
con Dominique Di Piazza al basso elettrico ed Andrè Ceccarelli alla
batteria che interloquiscono alla pari con il leader, come in "My Father's Song
II", uno dei quattro brani originali che si inseriscono perfettamente nell'atmosfera
complessiva dell'album.
Il pianista non rinuncia comunque al graffio del bopper di razza, come
in "Totò Sexy – Golden Age" e nel blues in stile "noir" de "Il Vedovo".
Il risultato finale, pur non riservando particolari novità, è quindi un
disco elegante, scorrevole e piacevolissimo all'ascolto, apprezzabile sia dai neofiti
che dagli appassionati più esigenti.
Roberto Biasco per Jazzitalia
14/11/2009 | Intervista a Richard Galliano : "...utilizzare vari linguaggi è stata una necessità più che una scelta. Un fisarmonicista non può tagliare le sue radici. La fisarmonica non è mai servita a tracciare nuove strade musicali. Noi siamo necessariamente immersi nel nostro passato. E il nostro passato è quello di tantissimi musicisti di strada, gente che suonava ai balli popolari e nelle ricorrenze di paese. La fisarmonica, un organo portatile, non può prescindere da questa sua storia umile." (Marco Buttafuoco) |
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Data pubblicazione: 22/11/2009
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