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Mattia Cigalini
Beyond
CamJazz CAMJ7862-2 (2013)
1. Nobody Never Like Us
2. On The Floor
3. Beyond
4. Waka Waka This Time For Africa
5. We Found Love
6. All-Seeing Eye
7. Firework
8. The Time
9. Bad Romance
Mattia Cigalini - alto & soprano sax Bebo Ferra - electric & acoustic guitar Riccardo Fioravanti - electric bass Stefano Bagnoli - drums
Recording in Lacchiarella (MI) on 25, 26, 27 November 2012.
CAM JAZZ is a label of the KEPACH group
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Quali sono gli "standard" per un giovane musicista di ventiquattro anni (anzi, ventitré
alla data dell'incisione di questo cd)? È possibile che siano ancora "Donna Lee" o "Scrapple From The Apple"? Forse sì, a patto di non suonarli
esattamente come faceva Parker settant'anni fa. Oppure si può fare una scelta "apparentemente"
nuova, e suonare i brani pop di oggi (apparentemente, perché pescare dal repertorio
della musica di consumo è una cosa che il jazz ha sempre fatto, sino a Davis con
Michael Jackson, per fare solo un esempio). Ma Cigalini va oltre: mette le mani
– senza alcuna prevenzione – nella musica disco più commerciale (Jennifer Lopez,
Shakira, Rihanna, Katy Perry, The Black Eyed Peas, Lady Gaga) e ne estrae alcuni
degli hit di questi ultimi anni, ai quali affianca tre sue composizioni, per confezionare
un cd che sorprende sin dalle prime note.
La costruzione dei brani prevede spesso
ritmiche rock, ed è un gioco al quale Ferra, Fioravanti e Bagnoli si prestano con
entusiasmo, mentre lo spazio solistico è dominato dall'esuberanza del leader, alla
costante ricerca di un fraseggio e un suono personali. Un ascolto a come viene scomposta "Waka Waka" dopo l'esposizione del tema, con il rincorrersi di sax e chitarra,
sino a una progressiva smaterializzazione del suono mediante l'elettronica e alla
ricomparsa rielaborata della struttura ritmico-tematica, dà piena misura del lavoro
compiuto da Cigalini e compagni. E quasi in ogni brano è percepibile un accurato
lavoro architettonico sugli spazi sonori, come avviene per esempio in "The Time".
A conferma della validità del progetto e delle idee che contiene, la riproposizione
dal vivo dei medesimi brani con diversa formazione (trio) risulta parimenti efficace.
Diavolo di un musicista.
Vincenzo Fugaldi per Jazzitalia
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
14/11/2009 | Intervista a Richard Galliano : "...utilizzare vari linguaggi è stata una necessità più che una scelta. Un fisarmonicista non può tagliare le sue radici. La fisarmonica non è mai servita a tracciare nuove strade musicali. Noi siamo necessariamente immersi nel nostro passato. E il nostro passato è quello di tantissimi musicisti di strada, gente che suonava ai balli popolari e nelle ricorrenze di paese. La fisarmonica, un organo portatile, non può prescindere da questa sua storia umile." (Marco Buttafuoco) |
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Data pubblicazione: 08/12/2013
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