Mauro Negri Quartet
Paprika- Dalmine (Bg) 9 febbraio 2007
di William Cigarini
Una buona cena è il giusto preludio all'ascolto di un concerto, soprattutto
se si tratta di un'esecuzione di questo livello. Il quartetto del clarinettista
mantovano inizia in maniera poco consueta e - se vogliamo - un po' coraggiosa: l'apertura
è affidata a Ninna nanna per Nina, un
brano dedicato all'arrivo dell'ultima figlia, delicato e ricco di sentimento.
Il locale si ferma ad ascoltare ogni singola nota e l'atmosfera è magica.
Il
secondo brano è Snake Dease. L'energia esecutiva
cresce. Negri
sceglie di usare il clarinetto per i propri brani e il sax contralto per i tre standards
in scaletta (Solitude,
Speak Low e Take The A Train -
bis fortemente voluto dal pubblico).
Alla tastiera c'è il giovane ed efficace Giovanni Guidi, che ci
riporta a sonorità anni 70 e psichedeliche che si sposano bene con gli effetti utilizzati
dal clarinettista (Armonizer e riverbero). In realtà gli standards precedentemente
elencati senza il suono del pianoforte perdono un po' della loro classicità. La
sezione ritmica è granitica: al contrabbasso troviamo Riccardo Fioravanti,
preciso e musicale, con Maxx Furian alla batteria al quale, come si dice
in gergo, "non manca il tiro".
Ci troviamo di fronte ad un
Mauro Negri
in forma, con grande impeto e forza creativa senza che ci siano inflessioni in senso
qualitativo. Quattro musicisti di levatura internazionale, grande espressività e
colore nelle improvvisazioni ma al tempo stesso vicini al pubblico grazie alle presentazioni
spiritose e ricche di aneddoti curiosi effettuate da
Negri.
La gestione del locale è sensibile al jazz e lo si avverte. L'esibizione
si divide in due set e si ascoltano Jazz jacket,
Mendicante e Alla fine
della fiera, tutti brani che faranno parte di un nuovo disco che,
con molta probabilità, verrà registrato in primavera. Quest'ultima è un' anticipazione
scucita all'artista di Mantova alla fine del concerto.
Si ha la netta sensazione che il gruppo abbia una forte identità e voglia
creare un proprio sound che si discosta dai deja-vu del quartetto classico. Esco
rigenerato da questa esperienza musicale; ho provato la stessa sensazione che si
ottiene da una boccata di aria pura in montagna o di un lunedì inaspettatamente
trascorso al mare anziché in ufficio.
Consiglio a chi ama questa musica di cogliere l'occasione per ascoltare
il gruppo nel suo itinerario; tutte le date si possono trovare sul sito
http://www.mauronegri.com
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
28/11/2009 | Venezia Jazz Festival 2009: Ben Allison Quartet, Fabrizio Sotti trio, Giovanni Guidi Quartet, Wynton Marsalis e Jazz at Lincoln Center Orchestra, Richard Galliano All Star Band, Charles Lloyd Quartet, GNU Quartet, Trio Madeira Brasil, Paolo Conte e l'Orchestra Sinfonica di Venezia, diretta da Bruno Fontaine, Musica senza solfiti del Sigurt�-Casagrande Duo...(Giovanni Greto) |
21/06/2009 | Bologna, Ravenna, Imola, Correggio, Piacenza, Russi: questi ed altri ancora sono i luoghi che negli ultimi tre mesi hanno ospitato Croassroads, festival itinerante di musica jazz, che ha attraversato in lungo e in largo l'Emilia Romagna. Giunto alla decima edizione, Crossroads ha ospitato nomi della scena musicale italiana ed internazionale, giovani musicisti e leggende viventi, jazzisti ortodossi e impenitenti sperimentatori... (Giuseppe Rubinetti) |
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Data pubblicazione: 19/03/2007
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