Cosa hanno in comune Thelonius Monk e
Frank Zappa? Molto, veramente molto anche se, apparentemente, ciò non sembrerebbe.
Entrambi hanno sconcertato per le loro opere e per il loro innato senso surrealista.
Rivoluzionari come pochi, hanno marcato a fuoco il secolo passato con le loro epilettiformi
composizioni. E ciò sembra indubitabile, scontato. Ora la questione si sposta su
di un trinomio comparativo: cosa hanno in comune Monk, Zappa e
Furio Di Castri
(il disco in questione è, dal punto di vista compositivo, quasi suo totale appannaggio)?
Il naturale ed esistenziale moto verso l'abbattimento delle barriere architettoniche
sonore, l'essere geneticamente portati a destrutturare gli archetipi storico-musicali.
Questo innatural sentimento è sontuosamente rappresentato in
Zapping. Un lavoro che sfora ogni linea di confine
culturale ed attraversa – destabilizzando – le scatole cinesi che la storia della
musica ci ha consegnato. Coesi con
Di Castri
in tale opera ci sono due degli "Outline" (quintetto formato dal contrabbassista
milanese nel 2001): il trombettista olandese
Eric Vloeimans ed il batterista algerino Joel Allouche. Completano
il sestetto Nguyen Le, chitarrista geniale, esotico e spudoratamente disinvolto,
Rita Marcotulli
che, come pochi pianisti, riesce a conferire senso narrativo ad ogni singola nota
e Mauro Negri
al sax alto e clarinetto, vigoroso, dionisiaco.
Di Castri & C. tagliano e cuciono gli abiti solipsistici di Monk sulle
cascate sonore di Frank Zappa ed il suo rapsodico argomentare. Tutto in dieci brani
che rinvigoriscono le menti più appannate grazie a delle vere e proprie sferzate
sonore che fondono tutti i modi conosciuti, fino ad ora, di fare musica, con intelligenza.
Una menzione, per così dire, speciale, merita
The Monk Page, scritta da Monk e
Furio Di Castri,
dove il contrabbassista fa – magistralmente – le veci di Frank Zappa.
Un disco dalle atmosfere intense, con fulminanti allargamenti che pone in
bella evidenza la perfetta sintonia tra i musicisti.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
24/10/2006 | Stefano Bollani, Rita Marcotulli, Andy Sheppard, Bobo Stenson tra i protagonisti del Brugge Jazz 2006 (Thomas Van Der Aa e Nadia Guida) |
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Data pubblicazione: 14/04/2009
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