Intervista con Yesim Pekiner e Francesca
De Palo di Alceste Ayroldi settembre 2017
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BAU Global è un gruppo di università e accademie di nascita
turca con campus e atenei in mezzo mondo. BAU Jazz Academy è il dipartimento che
a Istanbul si occupa di jazz e che, dal 2017-2018
lancia un programma internazionale nelle sedi BAU di Roma, Berlino e Washington
DC. Ne parliamo con Yesim Pekiner e Francesca De Palo: la prima dirige
le attività di BAU Jazz Academy, Francesca rappresenta il gruppo BAU in Italia e
dirige le attività della sede romana. Dal 2014
in Italia, BAU ha formato più di 500 studenti provenienti dall'Eurasia, con corsi
in lingua Inglese che si caratterizzano per essere full-immersion, esperienziali,
multidisciplinari, adatti a chi vuole fare impresa nei settori di eccellenza del
Made in Italy. Oggi BAU si rivolge anche al mercato Italiano per formare MADE IN
ITALY BRAND Ambassadors e offre borse di studio fino al 29 settembre per il minimaster
in Fashion and Luxury in partenza a Ottobre 2017.
Parliamo di BAU Jazz e, in particolare,
del Jazz Certificate Program. BAU Jazz Academy è un'istituzione che gestisce e organizza i programmi di musica
Jazz di Bahçesehir University (BAU) e di tutto il gruppo BAU Global. Per meglio
chiarire, è fondamentale sottolineare che gli studenti e i laureati BAU formano
una comunità accademica diffusa in tre continenti - Nord America, Europa, Asia -
con università a Istanbul, Washington DC, Berlino, Cipro e Batumi, e accademie a
Toronto, Hong Kong, Colonia e Roma. In tutte le sedi BAU è stato implementato il
protocollo di Bologna e si parla il linguaggio dei crediti ECTS.
Il dipartimento di Jazz è stata avviato a Istanbul nel gennaio
2013 all'interno di BAU Art (Bahçesehir University
Culture and Arts Department) con un corso di specializzazione che ha riscosso ampio
successo di pubblico. Nel settembre 2014 si
è costituita l'Accademia che ha avviato l'unico programma Master esistente in Turchia
in composizione e interpretazione jazz, in collaborazione con il programma di tecnologie
del suono, e da allora certifica e forma gli studenti di jazz di tutto il Paese.
Nel corpo docente di BAU Jazz Academy a Istanbul si contano i migliori musicisti
turchi, ben conosciuti anche all'estero per bravura e titoli conseguiti nei migliori
conservatori statunitensi ed europei. Volendone menzionare alcuni in ordine alfabetico
e con le loro discipline di insegnamento, cito: Alper Maral (Contemporary composition
and world music, thesis advisor). Baki (jazz theory, jazz composition and arrangement,
piano and ensemble courses), Basak Yavuz (private jazz vocal lessons, vocal ensemble,
songwriting, chromatic approach and ensemble courses). Bulut Gülen (trombone courses).
Cem Aksel (drums courses). Kagan Yildiz (double bass and electric bass) Sibel Köse
(vocal courses, Sibel Köse vocal workshop courses) Senova ülker (private trumpet
courses and ensemble courses). Sevket Akinci (Advanced contemporAry harmony,
jazz history and styles analysis, new approaches to improvisation, and private guitar
courses), Tamer Temel (saxophone and ensemble courses), Uraz Kivaner (piano teacher
in Sibel Köse vocal workshop).
L'Accademia ha poi cominciato ad estendere i propri corsi di specializzazione alle
sedi principali BAU, soprattutto a Roma e Berlino con artisti di fama internazionale
del calibro di Aaron Goldberg, Cyrille Aimee, Allan Harris,
Judie Niemack, Steve Williams, Roni Ben-hur, Amy London,
Duduka De Fonseca, George Mel, Michael Schiefel, Barry Harris;
e inoltre a collaborare con altre istituzioni non BAU come la New School for Jazz
and Contemporary Music.
A partire da giugno 2017 BAU Jazz Academy ha
aperto dipartimenti all'interno delle sedi del gruppo BAU Global, cioè a Roma in
BAU International Academy of Rome, e a Berlino presso BAU International University,
con la partecipazione di musicisti e accademici italiani e tedeschi di spicco. I
corsi di BAU Jazz si caratterizzano per essere incentrati, non solo sulla teoria
generale del jazz e sulle capacità di interpretazione, ma anche sulla interazione
e fusione delle culture musicali che rappresentano tutte le sedi che partecipano
al programma, in Italia, Turchia, Germania. Ne risulta un programma culturalmente
ricco e unico nel suo genere, orientato alla sperimentazione e alla fusione di stili.
Bau Jazz è membro dello JEN (Jazz Education Network), ha partecipato a Umbria Jazz
e ha allestito performance a Los Angeles e Hollywood. Inoltre, ha creato l'unica
big band per giovani in Turchia, in collaborazione con i principali festival jazz
dell'organizzazione Aksanat.
Concentriamoci sulla sede di Roma di BAU Global. Qual è
la vostra offerta formativa? BAU International Academy of Rome è stata costituita come membro di BAU Global
nel settembre 2014, con l'obiettivo di offrire
agli studenti del gruppo una formazione mirata in lingua Inglese nei campi di eccellenza
del Made in Italy, come arte, cultura, architettura, design, enogastronomia e turismo.
Siamo partiti con i programmi di architettura e design per gli studenti provenienti
dalla Bahçesehir University di Istanbul e da allora abbiamo ospitato a Roma più
di 500 studenti stranieri, di nazionalità differenti, provenienti dalle facoltà
BAU di Istanbul e Berlino, ma anche dalle Istituzioni Partner del gruppo BAU Global
in Giappone, Cina, USA ed Eurasia. Oggi nell'offerta formativa di BAU Roma per l'anno
accademico 2017/18 ci sono: il Master in Business
Administration di un anno, con la possibilità di studiare a Istanbul e Washington
DC, intake a Ottobre e Gennaio 2018; i Minimasters
in Fashion & Luxury Management, Design thinking, New space Design, Art & Heritage,
Visual Storytelling, Intellectual Property Management, con intakes a ottobre, febbraio
e giugno; gli workshop settimanali in Italian Luxury Brands, Food, City and Culture,
con intakes mensili a raggiungimento del quorum minimo.
Non è stato semplice istituire da zero una istituzione straniera che per giunta
si propone di formare in lingua Inglese MADE IN ITALY BRAND AMBASSADORS, ma fin
dall'inizio alcuni tra i più rinomati rappresentanti del marchio Made in Italy (come
Anna Fendi e Ilaria Venturini Fendi) ci hanno supportato con le loro testimonianze,
insieme a prestigiosi studi di architettura, aziende e istituzioni che ogni anno
accolgono i nostri studenti come tirocinanti.
Con il passare degli anni abbiamo maturato un'expertise unica nel settore della
formazione esperienziale in lingua inglese e oggi offriamo un format specifico,
il minimaster di 12 settimane, che si distingue per essere intensivo, multidisciplinare
e mirato alla sperimentazione di quel pensiero creativo che tanta parte ha nel definire
l'anima propria del design made in Italy.
Uno dei programmi più rappresentativi di BAU Roma è per l'appunto il Minimaster
in Fashion & Luxury, che attiviamo già da due anni con il coinvolgimento di aziende
dell'hinterland romano, fondazioni, istituzioni culturali e campioni del Made in
Italy. In 12 settimane i corsisti individuano nella prima fase i fattori critici
di successo del Made in Italy brand, analizzano il rapporto tra intangibile e tangibile,
cultura, creazione, prodotto e fruizione esperienziale dei brand di lusso; nelle
successive 3 settimane incontrano imprenditori, designer, stylists che hanno fatto
il successo del Lusso e della Moda Italiana nel mondo, visitano Musei e Fondazioni
per comprendere la dinamica del processo creativo; nella terza e ultima sessione
imparano a comunicare il Made in Italy applicando logiche di comunicazione integrata
adatte al lusso. Vado particolarmente fiera di questo corso che permette agli studenti
di analizzare la chimica del made in Italy, scomporre il tangibile dall'intangibile
ed imparare ad adattare il vecchio al nuovo, disegnando nuovi format per la fruizione,
la produzione e la comunicazione. In questo percorso un contributo fondamentale
ci arriva dalle PMI del centro e del sud del nostro Paese, dove troviamo ancora
vive e pulsanti la dimensione familiare della bottega Italiana e la logica del distretto.
Il nostro programma di in-company visit e internship è la chiave di volta dei corsi
BAU per comprendere la dinamica della trasmissione di padre in figlio del know how
aziendale, la capacità di unire design e funzionalità degli Italiani, la forte sensibilità
nei confronti del cliente, la sofisticazione e la precisione nell'uso di determinati
macchinari, materiali e procedure, la spinta costante a innovare e ottimizzare le
risorse a disposizione. Il corpo docente e i campioni dell'eccellenza Italiana coinvolti
condividono tutti la passione per la ricerca, la sperimentazione e il coinvolgimento
emozionale, che praticamente sono caratteristiche peculiari del lusso "all'Italiana".
Gli studenti Italiani condivideranno il percorso con colleghi internazionali, e
verranno esposti continuamente a culture diverse e punti di vista trasversali. E'
a loro che BAU Foundation dedica in occasione della sessione autunnale del Minimaster
in Fashion and Luxury, 5 borse di studio a copertura parziale della retta di frequenza.
Per candidarsi basta visitare la pagina del sito
www.baurome.com e inviare
a info@baurome.com la propria candidatura
con cv e lettera di motivazione.
Torniamo a parlare del Jazz Certificate Program. Perché
BAU ha voluto realizzare questo programma anche in Italia? Y.P.Nell'ambito della sua visione globale,
BAU ha preso in considerazione l'enorme patrimonio musicale dell'Italia e la grande
eredità culturale condivisa tra Istanbul e Roma. Non avremmo potuto pensare a un
altro posto, se non l'Italia. Quando sono venuta per la prima volta a Roma per seguire
la masterclass di Barry Harris, non avevo alcuna idea di creare un simile programma
di studio. Naturalmente, conoscevo grandi musicisti come
Enrico Rava,
Stefano
Bollani,
Paolo Fresu,
ma non avevo alcun contatto con la comunità jazzistica italiana. La masterclass
di Barry Harris è stata il punto di svolta decisivo con 130 studenti provenienti
da 23 differenti stati del mondo, di differenti età, origini e cultura, con i quali
ho avuto modo di condividere amicizia e passione per la sperimentazione. Grazie
ad Anna Pantuso e Luciano Fabris dell'associazione culturale Roma
Jazz Workshop che organizzano questo splendido workshop da diversi anni, ho avuto
l'opportunità di suonare con compositori e musicisti meravigliosi come Luciano
Fabris e Nicola Borrelli, e di conoscere la realtà jazzistica italiana,
che ha ispirato il programma: quello che era un sogno e, poi, diventato realtà.
Naturalmente, tutto questo non si sarebbe potuto realizzare senza l'imprescindibile
supporto del nostro presidente Enver Yücel e della direttrice di BAU International
Academy of Rome, Francesca de Palo, nonché di tutti i fantastici musicisti e docenti
che hanno accettato di far parte del nostro corpo accademico a Roma.
Possiamo approfondire i programmi del corso di studio? Il programma di Roma, Berlino e Istanbul hanno in comune il piano di studi,
ma in ogni città la Scuola ha voluto reclutare musicisti e accademici locali. Parlando
specificatamente di Roma, possiamo dire che il programma è strutturato per fornire
una ricca gamma di conoscenze pratiche e teoriche: fondamenti di storia e analisi
degli stili jazzistici, teoria jazz, ear training, corsi privati di tecnica strumentale,
tecniche dell'improvvisazione, corsi di musica d'insieme anche per cantanti. Il
programma offre una solida base musicale per sviluppare capacità originali di espressione
artistica. Offre, inoltre, la possibilità immediata di interagire ed esibirsi con
artisti e accademici di fama internazionale; studiare un'ampia gamma di stili di
jazz contemporaneo, incluso il repertorio del songbook americano, latin jazz, funk,
fusion, musica contemporanea, fusion tra jazz e musica classica turca; accedere
a un network internazionale con la possibilità di esibirsi durante e dopo il corso
in tutto il mondo.
Gli studenti affronteranno un percorso formativo di 6 ore per ogni weekend per due
semestri (per un totale di 28 settimane), articolare in: 2 ore di teoria jazz, 1
ora di storia del jazz e analisi degli stili, 1 ora di ear training, 1 ora di musica
d'insieme, 1 ora di vocal ensemble, così come corsi privati di tecnica strumentale
(pianoforte, chitarra, tromba, sassofoni, trombone, basso, batteria e canto). I
corsi si terranno principalmente di sabato e una o due volte durante la settimana
per i gruppi di musica vocale, preferibilmente dopo le 19, per agevolare le persone
che lavorano e gli studenti che hanno altri impegni universitari. I nostri corsisti
verranno continuamente stimolati al dialogo e all'interazione consapevole con altre
realtà culturali. Chi vuole iscriversi, può consultare il nostro sito web: www.baujazz.com
e inviare la propria candidatura a info@baujazz.com.
Quali saranno i docenti della facoltà di Roma? Sono particolarmente onorata di avere nel mio corpo accademico romano artisti
di prim'ordine del panorama jazzistico italiano, turco e statunitense, che terranno
lezioni e masterclass nei loro rispettivi campi d'esperienza. Come indicato nel
programma, la supervisione artistica del corso romano è affidata al Maestro
Paolo Damiani,
che insegnerà anche teoria jazz e musica d'insieme. Poi,
Daniele Tittarelli (sassofoni), Amedeo Ariano (batteria
e musica d'insieme),
Danilo
Rea (che terrà la masterclass in pianoforte), Fabio Zeppetella
(chitarra), Fernando Brusco (tromba), Luciano Fabris (metodo Barry
Harris), Massimo Moriconi (basso),
Rita Marcotulli
(pianoforte), Randy Esen (canto jazz), Sara Jane Ceccarelli (storia
del jazz), Aydin Esen (masterclass in composizione e improvvisazione contemporanea),
Baki Duyarlar (analisi comparativa tra forme di musica classica e forme jazz),
Yesim Pekiner (canto jazz).
Con Francesca de Palo (direttrice BAU International Academy of Rome) abbiamo inoltre
deciso di aggiungere un tocco distintivo al programma romano con masterclass di
Storia del Jazz dell'area del Mediterraneo e storia del jazz Scandinavo e i corsi
di Music Business e Event Management di Alceste Ayroldi, che saranno aperti
anche a partecipanti esterni interessati solo al marketing, alla gestione dei diritti
di proprietà intellettuale e alla comunicazione in ambito musicale. Tutti i dettagli
sono descritti sul sito www.baujazz.com
In Germania il programma segue lo stesso piano di studi di Roma e Istanbul, ma si
differenzia principalmente per la visione contemporanea della scena musicale berlinese.
Nel corpo accademico di BAU Berlin: Achim Kaufman (pianoforte e musica d'insieme),
Basak Yavuz (storia del jazz, ear training e lezioni private di canto), Frank
Gratkowski (sassofoni, clarinetto, flauto e musica d'insieme), Marc Muellbauer
(contrabbasso, basso elettrico, teoria jazz e musica d'insieme), Korhan Erel
(musica elettronica), Moritz Baumgärtner (batteria), Sebastian Boehlen
(chitarra e musica d'insieme), Tom Arthurs (tromba e musica d'insieme), e
docenti che terranno masterclass come: Alper Maral (elementi di musica contemporanea
nel jazz), Baki Duyarlar (analisi comparativa tra forme di musica classica
e forme jazz), Sevket Akinci (arte della conduzione dell'improvvisazione
e storia dell'organizzazione nel jazz).
Dunque in breve, quali sono gli obiettivi di BAU Jazz Academy? Ci proponiamo di diffondere la cultura del jazz, tradizione e innovazione a
confronto, e di permettere agli studenti di Roma, Berlino e Istanbul di studiare,
viaggiare ed esibirsi in un campus senza frontiere a contatto con i musicisti jazz
e gli accademici più autorevoli del mondo.
Quali sono le differenze tra BAU e i conservatori di musica?
La principale differenza è che BAU permette ai propri corsisti di relazionarsi con
musicisti provenienti da diverse aree geografiche, maturando così la capacità di
sperimentare ed esprimersi secondo diverse scuole di pensiero jazzistico.
Dal 2013 siamo la prima e unica istituzione
in Istanbul che offre corsi di specializzazione e master jazz, per di più forti
di questa visione globale che contraddistingue le Istituzioni di BAU Global nel
mondo. In Turchia non ci sono percorsi di laurea o corsi accademici in musica jazz,
così come previsti nei conservatori italiani. BAU Jazz offre quindi a Istanbul corsi
che si rivolgono a tutte le fasce d'età, proprio per sopperire a questa mancanza
di istruzione specifica in Turchia.
Per questo motivo, anche negli altri campus ci occupiamo non solo di giovani ma
anche di adulti che vogliono cambiare o riconsiderare la propria carriera e abbiamo
deciso di offrire i nostri corsi nel week-end e nel tardo pomeriggio.
Il candidato ideale sceglie i nostri corsi non per il diploma ma per le opportunità
di studio e performance artistica di livello internazionale che scaturiscono naturalmente
dal network BAU. Un altro elemento distintivo di questo programma è il "diritto
all'istruzione": tutte le candidature verranno considerate, indipendentemente dall'età
(dai 7 ai 70), occupazione, contesto culturale. Questo approccio, già sperimentato
a Istanbul, ci ha dato grandi soddisfazioni e al termine degli studi, i nostri ragazzi
sono diventati compositori, arrangiatori, produttori, giornalisti-critici musicali,
manager, docenti, etnomusicologi, produttori di colonne sonore., etc ….alcuni con
carriere di successo in Europa e in America.
Quali sono i prerequisiti che deve avere uno studente per
essere ammesso ai corsi?
Un'audizione live e un esame scritto. Per l'audizione live è richiesta l'esecuzione
di una ballad e un brano medium/up tempo, preferibilmente uno standard. L'esame
scritto riguarderà: Teoria generale, un dettato, lettura a prima vista, domande
riguardanti la storia del jazz; stili e musicisti dei seguenti periodi: intorno
al 1890: ragtime; Dixieland; gli anni Venti: Chicago; gli anni Trenta: lo swing;
gli anni Quaranta: il bebop; gli anni Cinquanta: il cool jazz, l'hard bop; gli anni
Sessanta: il free jazz. L'esame scritto non ha valore selettivo, ma concerne il
livello di preparazione e, quindi, l'inquadramento dello studente nei corsi. Le
borse di studio saranno assegnate in conseguenza dei risultati dell'audizione. Per
fare domanda, gli studenti non devono necessariamente essere in possesso di un titolo
di studio in ambito musicale. Possono farne richiesta anche persone senza conoscenze
musicali specifiche, che suonano/cantano per talento naturale. In generale, le lezioni
si svolgono in inglese, ma sono previste anche lezioni in lingua italiana.
Yesim, qual è il tuo ruolo all'interno della facoltà?
Dirigo tutti i programmi jazz di Bahçesehir University nelle sedi di Istanbul, Roma
e Berlino, inclusi i master in jazz e composizione e i programmi junior jazz a Istanbul.
Inoltre, insegno tecnica di canto jazz e repertorio all'interno dell'analisi storica
dello stile. Dal 2007 canto nei principali jazz
club della Turchia e mi sono esibita a Hollywood con Baki Duyarlar e alcuni importanti
musicisti dell'area di Los Angeles come ospite del consolota turco a Los Angeles.
Sono stata premiata con il Leader Woman Award dalla University Women Foundation
per il mio contributo all'istruzione jazz in Turchia.
Francesca, invece, qual è il tuo ruolo? Rappresento il gruppo BAU Global in Italia e dirigo le attività di BAU International
Academy of Rome. Sono entrata nel mondo BAU nel 2013,
con un'esperienza di quindici anni nella costituzione e gestione di filiazioni di
università straniere in Italia. Ho conosciuto Enver Yucel nel
2012 in occasione di un premio conferitogli
all'Università Sapienza per aver costituito con BAU Global un campus senza frontiere,
e non ho potuto fare a meno di accettare la sua proposta di aiutarlo a creare un
ponte tra le due Rome (Istanbul e Roma).