E' gente che ci sa fare. Musicisti che non si discutono, di grande talento
e di consumata esperienza. I Groovinators sanno bene come ammaliare gli amanti
del funk, del soul, del blues ed anche del jazz. Strizzano l'occhio ai giovani ed
ai più attempati.
L'ensemble di questa ultima fatica discografica
si amplia annoverando la suadente voce di Mia Cooper, grande esecutrice di
remake popular, qui in veste anche di coautrice.
Gegè
Telesforo sa bene come condurre i ritmi e le melodie verso sonorità
ben accette anche dal grande pubblico. Ed i suoi compagni di viaggio ci mettono
del proprio per raggiungere la meta. Dal driving incalzante di Marcello Surace
al groove di Max Bottini, noto per essere l'alter ego di Filippo Clary nei
Gabin, passando per la policromia musicale di Alfonso Deidda, pugnace come
non mai. Per giungere agli ispirati contributi di Fabio Zeppetella, dall'eloquente
fraseggio chitarristico.
Di particolare pregio sono le incursioni pianistiche di Julian Oliver
Mazzariello sia nell'evergreen Here But I'm Gone
di Curtis Mayfield, ben tracciata nella sua chiave soulful, e sia in
Air Mail Special di
Benny Goodman e
Charlie Christian,
che mantiene colore, consistenza e swing.
Un collettivo ben organizzato, gradevole, particolarmente attento nella
cura del dettaglio, ma che traccia un percorso troppo lineare, a tratti monocorde.
La voce di Mia Cooper, i suoi cambi di range non vivificano del tutto alcune
evidenti ombre che avvolgono composizioni ed arrangiamenti. Altalenanti si muovono
sonorità mutuate dai Brecker Brothers (The Sidelover)
o dalle pop charts Usa (As you belong to me).
All'ugola ampiamente rodata di
Telesforo,
si affianca la colorita ed energica voce del comico "d'arboriana" memoria Andy
Luotto (qui noto come Larry White). Seen in my life
è un brano dal quale emerge tutta la natura istrionica e gigionesca dell'attore
dalle origini statunitensi ed all'interno del quale fa bella mostra lo scat singing
di Telesforo.
Un brano tra il funky ed il pop, reso troppo dance dagli interventi dei dee jays
Alex Paletta e Miki Salvaneschi.
Grande prova d'abilità e di tecnica di Fabio Zeppetella nella conclusiva
Zep Riff che, ancora una volta, palesa un
Mazzariello in stato di grazia. L'eccesso di R&B, però, denota una marcata assenza
di fantasia ritmico-armonica.
Dieci brani eleganti e ben punteggiati che attraversano il soul, il blues
ed il funk. Ma non il jazz.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 23/02/2008
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