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Marcello Sirignano 4et
Nice Scribbles
Ultrasound Records (2013) US-CD 107/S
1. C. Mingus Sound Of Love
2. Squabble Blues
3. Three Mates Song
4. Raja rajà
5. Bill E.
6. Children’s Parade
7. Elsewhere
8. He Played Real Good For Free
9. Chicken Thoughts
10. Love Hesitation
11. Giallo italiano
12. The Gentleman
Marcello Sirignano - violino, tastiere Claudio Filippini - pianoforte Francesco Puglisi - contrabbasso Cristiano Micalizzi - batteria
Ospiti:
Gabriele Mirabassi - clarinetto (3, 6) Fabrizio Bosso - tromba (10) Danilo Rea - pianoforte (7) Giacomo Anselmi - chitarra (3)
Via Cascina Sparapina, 2 27011 Belgioioso Pavia
email:
info@ultrasoundrecords.it
Non è il disco pieno di standard/cover infarcito di ospiti à la page,
né un tedioso patchwork di scopiazzamenti e musiche prese in prestito e suonate
alla piaciona e né, ancora, un percorso sperimentale catartico verso dei lidi non
sempre fortunati. Meglio dire subito cosa non è questo disco, perché la sottrazione
di quanto detto, è un pregio: soprattutto di questi tempi.
Innanzitutto il leader suona il violino e non è poco, visto che è uno strumento
caro agli italiani per il suo apparentamento classico, è poco utilizzato nel jazz,
seppur con bei risultati.
Marcello
Sirignano ha, manco a dirlo, un passato nella classica e alle spalle
già tanto mestiere, seppur allo stato dei fatti è piuttosto misconosciuto nell'ambito
dello star system festivaliero-organizzativo italiano. Ma non è l'unico ad essere
bravo, creativo e attento negli arrangiamenti a non ricevere queste attenzioni.
Sirignano mette in atto la revanche del violino, sottolineando come possa
essere uno strumento da proscenio e non solo da cammei musicali. E lo fa con dieci
sue composizioni, accompagnate dalle dolci e bluesy note di "He Played Real Good For Free" di Joni Mitchell, swingante nel zigzagante
violino di Sirignano, qui impegnato anche in qualche frase con l'hammond, ma lasciata
nella sue bella interezza armonico-melodica; brano che fa coppia con Giallo italiano
di Enrico Cresci, dalla simpatia immediata per il suo tono da movie anni Settanta.
Sirignano ha creatività e polso anche come compositore e lo dimostra perfettamente
nella ballad d'apertura d'ossequio a Mingus, che swinga nel violino e nelle spazzole
di Cristiano Micalizzi, perfettamente incardinate sulle tessiture di
Claudio Filippini
e Francesco Puglisi ("C. Mingus Sound Of Love"); così come in "Bill E." morbida e sensuale, con il violino di Sirignano lirico, romantico, costellato
di notazioni classiche, che echeggiano e contrappuntano il clarinetto di Gabriele
Mirabassi in "Children's Parade". Il marchio che Sirignano imprime è sempre
vario, ma con la costante di tenere a mente sempre la melodia, come nelle belle
note d'italian-modern-mainstream di "Love Hesitation" con i colori disegnati
da Fabrizio
Bosso.
Gli ospiti, senza dubbio, ci mettono del loro, ma è il quartetto di Sirignano che
funziona perfettamente.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
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Data pubblicazione: 14/10/2013
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