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Dolci note d'incanto risuonano sin dalle prime battute di quest'ultima fatica discografica del poliedrico ed estroso pianista su un terreno di non facile impegno quale quello delle arie d'opera.
Rea, dal tocco rassicurante e riccamente variegato, ci regala una serie di pieces tratte dalle opere più significative della letteratura operistica, rendendo omaggio ai più grandi compositori da Puccini a Mascagni, da Saint Saens a Bizet, dal sublime Verdi al contemporaneo Bernstein.
E l'incanto è proprio in questa elaborazione in chiave jazzista delle più belle melodie di tutti i tempi, tentando, laddove è possibile, di conservare la poesia che avvolge quelle note pregne di grande storia e freschezza di sempre.
Musica consacrata al mondo intero!
Rea si muove agevolmente su tutte le strutture che gli vengono suggerite dalle varie melodie, in alcuni momenti creando spessore armonico nelle solide e spagnoleggianti melodie bizetiane, come in
Envain pour eviter, in altri creando vari giochi ritmico-melodici che gli permettono di passarsi il tema da un registro all'altro, procurando tensioni emozionali che si risolvono, poi, nella contabilità eccelsa della melodia matrice.
Grande atmosfera, tanto lirismo in quello che può essere considerato il manifesto lirico di questo CD: il
Va' Pensiero sull'ali dorate
del Nabucco di Verdi. Come nel suo autore, la grande forza creativa di Rea si palesa ulteriormente nell'arrangiamento di una melodia calata in una dimensione corale e universale, che nella verdiana concezione rappresenta il popolo ebraico in schiavitù. Il Va' Pensiero incarna l'identità di un popolo, di una nazione in grado di cogliere, nella profonda ispirazione, il verbo fatto canto delle più elementari e universali passioni.
E così attraverso
Maria, un altro caposaldo di un'opera contemporanea quale quella di Leonard Bernstein,
West Side Story, celebrata anche dalla cinematografia di gran livello, Rea ci conduce dolcemente, con note leggiadre e serene verso quella
Recondita armonia
di bellezze diverse! della Pucciniana Tosca.
Attraverso dieci tracce rese con moltissimo gusto e tanta sapienza interpretativa Rea si pone, ancora una volta, nell'alveo dei migliori pianisti non solo italiani, confermando le sue naturali doti di musicista poliedrico e capace di provarsi nelle più disparate esperienze e performance sia discografiche che live.
Dino Plasmati
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
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Data pubblicazione: 17/10/2003
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