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Già al primo ascolto di questo lavoro discografico a nome di "Lello" Pareti, edito da
Egea Record, vien fuori il carattere descrittivo delle composizioni presenti in questo CD.
Piccoli idilli, quadretti di vita quotidiana, atmosfere nostalgiche che rimandano a luoghi lontani, descrivono i quattro musicisti impegnati in un "viaggio sentimentale" che dal Circo prende le prime movenze.
Lello Pareti, solido e affidabile contrabbassista, nonché autore di 'razza',
Stefano Cantini, lirico e dal fraseggio affascinante,
Bebo
Ferra, dal tocco incantevole e infine Antonello Salis, un vero 'mattatore', musicista del corpo e della mente, sono gli artisti che ci regalano questo godibile prodotto discografico pregno di belle melodie, di interessanti spunti improvvisativi e di nostalgici arrangiamenti.
Il carattere descrittivo delle composizioni è molto variegato (il rischio è di non annoiarsi!!). Dalle note scanzonate e scherzose de
Il Circo e di
Marameo, che denotano già quel senso di divertimento insito nei significati affidati ai titoli, si passa ai toni popolareggianti di
Dona Flor
o ancora alle sottigliezze quasi rinascimentali con reminiscenze francesi di
Al Ciel, a voi anime gentili.
Dallo splendido arrangiamento di
Bocca di Rosa
del compianto F. De Andrè, dove la splendida esecuzione del sax soprano di
Cantini suscita grande emozione, allo splendido duetto chitarra-sax soprano de
Il Viaggio di Carlotta, in cui i bei colori di tocco della chitarra donano vigore
e carattere alla composizione.
Infine una menzione speciale va alla composizione più sognante, più affascinante e raffinata:
L'alba del deserto,
una ballata che, introdotta dalle note sicure del contrabbasso, dipinge a chiare
tinte la bellezza e la cantabilità di una melodia sensuale e passionale, in un
gioco di strati sonori che raccontano quel senso di mistero, di indistinto o di
vago simboleggiante il deserto e che, qui, vien reso ancor più evidente
dall'assenza di batteria o di percussioni.
Del resto, poi, un gruppo come questo non ha bisogno di un tempo scandito, scrive Paolo Fresu nelle note di copertina, basta
Antonello Salis con la sua fisarmonica e con tutto il corpo, ma aggiungerei anche la solidità ritmica di
Lello Pareti che assicura sostegno ritmico-armonico a tutti e a cui va il plauso per aver pensato e realizzato tale progetto.
Viva la musica!
Dino Plasmati
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Data pubblicazione: 12/10/2003
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