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Enrico
Pieranunzi
Racconti mediterranei
1. The Kingdom (where
nobody dies) (E. Pieranunzi)
2. Les Amants (E. Pieranunzi)
3. Canto nascosto (E. Pieranunzi)
4. Il canto delle differenze (E. Pieranunzi)
5. Una piccola chiave dorata (E. Pieranunzi)
6. O toi dèsir (pour Stefi) (E. Pieranunzi)
7. Lighea (E. Pieranunzi)
8. Coralie (E. Pieranunzi)
9. Un’alba dipinta sui muri (E. Pieranunzi)
10. Stefi’s song (E. Pieranunzi)
11. Canzone di Nausicaa (E. Pieranunzi)
ENRICO PIERANUNZI
pianoforte
MARC JOHNSON
contrabbasso
GABRIELE MIRABASSI
clarinetto |
EGEA Records
Tel.: +39 075 5716337
Fax: +30 075 5717985
e-mail: marketing@egearecords.it
L'album,
registrato nel Teatro Comunale di Gubbio, tiene piena fede
all'intestazione con una serie di intensi ritratti sonori profondamente legati
ad umori e suggestioni mediterranee. Sono temi struggenti, atmosfere delicate e
toccanti, da approcciare con animo sereno, lasciandosi cullare ed emozionare.
Il rapporto magico che si è instaurato tra il pianista romano Enrico
Pieranunzi e la piccola etichetta perugina EGEA ha permesso all'artista di
aggiungere un altro prezioso tassello alla sua già lunga lista di meriti. Il
rapporto tra Pieranunzi e la EGEA non rinnega la matrice jazzistica del pianista
ma la rafforza aggiungendo alle fondamenta jazz umori popolari, mediterranei,
semplici ma profondissimi che evidentemente Pieranunzi ha insiti nel suo stesso
animo di musicista.
Preceduto da un lavoro in coppia con Enrico Rava e da due
splendide performance per piano solo,
Racconti Mediterranei
arriva a rendere ancor più profonda e compiuta la collaborazione tra Enrico e la
EGEA.
Per quest'album Enrico ha voluto al suo fianco due musicisti che ben
conosce: il bassista americano Marc Johnson, un gigante del jazz, è da
molti anni suo amico e ne condivide l'apertura mentale, mentre Gabriele
Mirabassi è un perugino purosangue nonché un grande virtuoso del clarinetto
che suona magistralmente in ogni contesto, dal jazz al classico al popolare.
Pieranunzi ha scritto appositamente undici temi che non è un vezzo
definire, come da titolo, racconti mediterranei. Il naturale lirismo del
pianista ha modo di venir fuori in tutta la sua vena più vicina ad un concetto
di folk raffinato. Un po' come certe melodie di Fiorenzo Carpi.
Il clarinetto di Mirabassi e il contrabbasso di Marc Johnson
sono complemento perfetto per questo che non è solamente un grande album di
jazz ma anche un lavoro di fascino e spessore che tutti, dico tutti, potranno
apprezzare. Quando, come in questo caso, la musica è tanto grande ed umile, per
essa non ci sono confini. Ascoltate e fate ascoltare. Incisione semplicemente
perfetta come tradizione della EGEA.
RACCONTI MEDITERRANEI vincitore nell’annuale "Critic’s Choice"
della prestigiosa rivista di jazz statunitense JAZZIZ
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per leggere il comunicato |
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JUAN
RODRIGUEZ
Sunlit melodic richness and refinement, a natural synthesis of chamber
music, jazz, and Mediterranean folk roots. As satin-touched pianist
Pieranunzi says, “It’s music that tells stories.” Mirabassi, today’s best
clarinetist, soars with sinuous sensuality. Bassist Johnson’s counterpoint
is astonishingly lively and lush. Hear companion themes on Pieranunzi’s
nocturnal disc, Canto Nascosto (Egea), which is performed on five
different pianos to celebrate the instrument’s 200th anniversary.
Bellissimo! |
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
27/06/2010 | Presentazione del libro di Adriano Mazzoletti "Il Jazz in Italia vol. 2: dallo swing agli anni sessanta": "...due tomi di circa 2500 pagine, 2000 nomi citati e circa 300 pagine di discografia, un'autentica Bibbia del jazz. Gli amanti del jazz come Adriano Mazzoletti sono più unici che rari nel nostro panorama musicale. Un artista, anche più che giornalista, dedito per tutta la sua vita a collezionare, archiviare, studiare, accumulare una quantità impressionante di produzioni musicali, documenti, testimonianze, aneddoti sul jazz italiano dal momento in cui le blue notes hanno cominciato a diffondersi nella penisola al tramonto della seconda guerra mondiale" (F. Ciccarelli e A. Valiante) |
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Data pubblicazione: 02/07/2002
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