Vicenza Jazz New Conversations
"Nel fuoco dei mari dell'Ovest. West Coast and the Spanish Tinge"
maggio 2013
di Giovanni Greto
15 maggio 2013
Teatro Olimpico
Orchestra del Teatro Olimpico con Enrico Pieranunzi, Pedro
Javier Gonzales
Enrico
Pieranunzi - piano
Pedro Javier Gonzalez - chitarra
17 maggio 2013
Teatro Comunale
Mike Stern/Bill Evans Band
Mike Stern
- chitarra
Bill Evans
- sax, tastiere
Tom Kennedy - basso elettrico
Dave Weckl -
batteria
Continuano ad essere seguite ed apprezzate le New Conversations
di Vicenza Jazz, festival longevo, giunto alla XVIII edizione. Il filo conduttore
scelto come sempre dal direttore artistico Riccardo Brazzale è l'occasione
per indagare sulla scena jazzistica attuale. "Quale spazio può avere il jazz
in una società come la nostra, in balia di una crisi che non è solo socio-economica,
ma è anche, soprattutto culturale", si domanda Brazzale sul finire dell'introduzione
al programma, il quale guarda alla costa occidentale degli USA e al colore spagnolo,
che continua ad inserirsi con forza nell'immenso Real Book di una musica sempre
più popolare.
Mercoledì 15 il teatro Olimpico ospita
una serata dedicata in prevalenza alla musica classica, con due solisti di eccezione.
Nella prima parte, il pianista romano
Enrico
Pieranunzi, ricordando la propria formazione classica, si è cimentato
con due autori dell'epoca barocca, il buranello Baldassarre Galuppi (1706-1785)
e il germanico Johann Sebastian Bach (1685-1750). Assieme all'orchestra del teatro
Olimpico, diretta da Giuseppe Acquaviva, Pieranunzi ha eseguito il concerto n°5
in do minore di Galuppi e il concerto in fa minore BWV 1056 di Bach, con risultati
apprezzabili per un musicista che solitamente è alle prese con l'improvvisazione
jazzistica a fianco di musicisti epocali come il batterista Paul Motian, con il
quale, assieme a Marc Johnson al contrabbasso, ha inciso "Live At Village Vanguard".
L'intesa tra solista ed orchestra è apparsa buona. A conclusione del programma,
il pianista, da solo, ha eseguito una sua composizione dedicata a Domenico Scarlatti,
delle cui musiche aveva inciso un interessante CD in cui dopo un'esposizione tematica
di diverse sonate dava vita a lunghe, originali, improvvisazioni.
Nella seconda parte è salito sul palco il chitarrista di Barcellona Pedro Javier
Gonzalez. Dapprima ha eseguito in solitudine cinque composizioni alcune originali,
altre tradizionali, tratte dal vasto repertorio di chitarra spagnola. Tra queste,
"La leyenda del tiempo", composta da Ricardo Pachori su un testo di Federico
Garcia Lorca, e la famosissima "Malaguena". Tecnicamente impeccabile, Gonzalez
ha convinto sia nei momenti di estrema delicatezza, che in quelli ritmicamente assai
impegnativi, evidenziando uno stile originale sul solco della tradizione flamenca.
Eccellente l'interpretazione, assieme all'orchestra, del "Concierto de Aranjuez"
(1939), di Joaquin Rodrigo (1902-1999), eseguito a memoria, alla fine del quale
l'artista ha cercato in camerino di ritrovare il proprio equilibrio messo a dura
prova dal sentirsi circondato dalla potente sonorità dell'orchestra. Applausi vivissimi
e ripetizione del movimento più famoso.
L'accogliente piccola sala del moderno teatro Comunale ha ospitato
due giorni dopo un tonico quartetto guidato da due ex-davisiani, il chitarrista
Mike Stern
e il sassofonista
Bill Evans
e completato da Tom Kennedy al basso elettrico e da
Dave Weckl, un modello da seguire
per molti giovani che si accostano allo studio dello strumento, alla batteria. Un
concerto gradevole, i volumi bene equilibrati, nel quale ogni musicista si è ritagliato
ampi spazi solistici. Stern ha abbandonato i suoni distorti per percorrere una fusion
collegata al jazz. Particolarmente toccante, verso la fine del set, una ballad malinconica,
sentimentale, nella quale Weckl ha usato a dovere le spazzole. Il batterista, forse
con il passare del tempo, ha abbandonato quel tipo di solismo che lascia senza fiato,
quel drumming troppo ridondante e privo di pause, che faceva pensare più ad un'esibizione
circense, che ad una ricerca timbrica. Ottima l'intesa con Kennedy, bassista puntuale,
scatenato, ma misurato nell'utilizzo di effetti particolari per gli assolo. In forma,
Evans, sia al tenore che al soprano, nei momenti in cui Stern improvvisava, utilizzava
una tastiera per arricchire di colori il brano. Applausi dei numerosi fans, in gran
parte chitarristi. Dopo il concerto i due leader erano felici e contenti di vendere
e firmare i cd incisi con le proprie rispettive formazioni.
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
27/06/2010 | Presentazione del libro di Adriano Mazzoletti "Il Jazz in Italia vol. 2: dallo swing agli anni sessanta": "...due tomi di circa 2500 pagine, 2000 nomi citati e circa 300 pagine di discografia, un'autentica Bibbia del jazz. Gli amanti del jazz come Adriano Mazzoletti sono più unici che rari nel nostro panorama musicale. Un artista, anche più che giornalista, dedito per tutta la sua vita a collezionare, archiviare, studiare, accumulare una quantità impressionante di produzioni musicali, documenti, testimonianze, aneddoti sul jazz italiano dal momento in cui le blue notes hanno cominciato a diffondersi nella penisola al tramonto della seconda guerra mondiale" (F. Ciccarelli e A. Valiante) |
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Data pubblicazione: 12/08/2013
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