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At home with Zindars di Luciano Troja
La scoperta di un compositore amato da Bill Evans
di Rossella del Grande

Luciano Troja, sensibile pianista siciliano, non avrebbe potuto trovare titolo più adatto per questo suo lavoro dedicato alle composizioni di Earl Zindars: "At Home with Zindars" riesce veramente ad introdurci nella musica, ma anche nella vita, nell'intimità degli affetti e nella stessa casa dove visse questo grande compositore americano, percussionista, pianista, autore di musica classica e di brani jazz, scomparso nel 2005.



La scoperta delle composizioni di Zindars avviene attraverso alcune incisioni di Bill Evans, pianista che Luciano ama moltissimo e che ebbe modo di ascoltare dal vivo a Londra nel 1980. Bill Evans fu molto amico di Earl Zindars, ed i due musicisti furono accomunati anche dalla stessa grande sensibilità sul piano musicale e da simili intuizioni a livello compositivo.

Nella Sicilia degli anni 90, non senza difficoltà, Luciano riesce a procurarsi alcuni spartiti di brani di Zindars ed inizia a dedicarsi allo studio di questo materiale in modo molto accurato, rendendosi sempre più conto delle grandi affinità musicali fra Zindars ed Evans, come ad esempio la pratica di comporre brani inserendovi sezioni in 3/4 ed in 4/4 ("How My Heart Sings" di Zindars, o "34 Skikoo" e "Comrade Conrad" di Evans), oppure lunghi pedali, o modulazioni per steps regolari con cambio di tonalità ad ogni nuovo chorus.

Nel 1998 viene pubblicata la biografia di Bill Evans di Peter Pettinger ("How my Heart Sings" – Yale University Press). Secondo Luciano Troja quest'opera chiarisce inequivocabilmente l'importanza del ruolo di Earls Zindars nell'evoluzione artistica di Bill Evans. La scelta del titolo infatti non è casuale: "How my Heart Sings" è una delle composizioni più famose di Zindars, scritta nel 1962 per l'amata moglie Anne (e fu proprio lei a dare questo titolo al brano ed a scrivervi anche un testo).

Diversi anni dopo, Luciano scopre l'esistenza di altro materiale su Zindars tramite la rivista "Letter from Evans", curata dal musicista e studioso americano Win Hinkle. La simbiosi Evans/Zindars è anche punteggiata da strane coincidenze, come ad esempio nel caso del brano "Mother of Earl" del 1957: questo fu il primo pezzo di Zindars inciso da Evans, nell'album "Joe Puma Jazz" pubblicato nel 1958 e con lo stesso Zindars alle percussioni. E sempre "Mother of Earl" fu significativamente l'ultima composizione di Zindars suonata da Bill Evans a San Francisco nel settembre 1980, pochi giorni prima della sua scomparsa.

Luciano prosegue così nella propria ricerca, individua tutte le registrazioni fatte da Bill Evans e si rende conto che il repertorio composto da Zindars compare in molti dischi evansiani e copre un periodo molto lungo: dal 1957 fino al 1980. Ma anche dopo la scomparsa di Bill Evans, Zindars continua a comporre sia brani jazz sia musica classica. Lentamente nasce in Luciano il desiderio di dedicare un suo progetto alla musica di Zindars.

Nel 2005 Luciano riesce a procurarsi il songbook di Zindars ordinandolo direttamente alla famiglia del compositore, una famiglia di artisti: entra in contatto diretto con la moglie Anne, cantante, pianista e compositrice di origini armene (va ricordato che Zindars fu fortemente coinvolto nella cultura e nella musica del popolo armeno, facendosi anche parte attiva nelle lotte per la sopravvivenza di quel popolo), e con le due figlie, Helene cantante lirica e Karen ballerina classica.

Viene da sé che un giorno Luciano decida di intraprendere un viaggio negli Stati Uniti per poter finalmente incontrare le persone che furono così vicine a Zindars e che lo ispirarono, ed anche per poter visitare personalmente i luoghi dove nacque la sua musica, quel "rifugio urbano" totalmente immerso nell'arte, nella bellezza estetica e così permeato da teneri e profondi sentimenti che anche dopo la scomparsa del musicista non hanno mai cessato di emergere dalle parole e dai ricordi dei suoi familiari.

Così, fra New York e San Francisco, Luciano realizza questo disco, un lavoro davvero molto interessante sia dal punto di vista prettamente musicale, sia per il piccolo libro di 40 pagine che vi è contenuto, ricchissimo di notizie, di fotografie inedite e di narrazioni raccolte direttamente dalla famiglia Zindars.

Anche la figura di Bill Evans si interseca continuamente con le rievocazioni di Anne e delle due figlie: Per tutti loro Bill Evans era lo "zio Bill". Con lui Earl Zindars condivise tanti momenti di bella amicizia e di sincero affetto, oltre ad un'intesa musicale non comune.

L'album comprende 15 composizioni di Zindars ed un brano originale di Luciano Troja, "Earl and Bill" che egli dedica ai due grandi musicisti.

Il libro ci narra inoltre la genesi di ogni singolo brano ed è ricco di aneddoti, ricordi e testimonianze dirette. Leggendolo, emergono anche particolari molto commoventi. Avvertiamo veramente quel senso di "oasi serena", che fu la casa dove Zindars visse, quella casa con il giardino di rose da lui curate così amorevolmente, e ci pare di vederlo, ormai malato, che ogni giorno comunque non rinuncia a cogliere con mani tremanti una rosa per l'amata moglie Anne.

L'interpretazione dei brani da parte di Luciano Troja è molto personale. Solamente il tema del brano iniziale "Mother of Earl" viene esposto nel modo al quale siamo abituati, secondo la famosa versione di Bill Evans, ma subito Luciano si immerge nella propria elaborazione e si lascia trasportare lontano da musica ed emozioni. Tutto l'album è permeato da una tenera malinconia e da sentimenti molto forti.
"At Home with Zindars" non è solo un disco di jazz. E' un disco di musica pianistica nel senso più ampio del termine. Vi troviamo tutti gli ingredienti della grande musica per piano solo: sensibilità individuale, tecnica pianistica, fantasia improvvisativa e soprattutto la grande partecipazione emotiva del suo interprete.

Questo lavoro è anche una rigorosa ricerca monografica: Luciano Troja ci ha permesso infatti di scoprire insieme a lui Earl Zindars uomo e musicista, presentandoci un vasto repertorio di sue composizioni comprendente sia i brani più famosi, quelli che vennero resi immortali da Bill Evans, sia molti altri pezzi meno noti ma altrettanto pregevoli.

Ed il bel libro contenuto nel cd ha permesso anche a tutti noi, insieme a Luciano, di entrare in punta di piedi e con grande riservatezza nella "bella sala con vista sul giardino di rose, quella sala con i due pianoforti", dove Earl Zindars, Anne, le loro due figlie, spesso in compagnia dello "zio Bill" compirono tutti insieme il miracolo di creare ed interpretare brani di rara bellezza ed intensità che resteranno nella storia, andando ben oltre le classificazioni per genere musicale.







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Data pubblicazione: 06/03/2010

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