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Balducci - Di Modugno - Mirabassi
Amori Sospesi
dodicilune (2015)
1. Gli amori sospesi
2. Minuano (Part II)
3. Fryderyk
4. En la orilla del mundo
5. Choro dançado
6. I girasoli
7. The Light Of Seville
8. Alberi che camminano
9. Azul
10. Bido (l'anima e lo sguardo)
Gabriele Mirabassi - clarinetto
Nando Di Modugno - chitarra classica
Pierluigi Balducci
- basso acustico
Ospiti:
Monica Salmaso - voce (4)
Cristina Renzetti - voce (9)
Via Ferecide Siro 1/e
73100 LECCE
Tel. +39 0832.091231 - 0832.092478
Fax +39 0832.1831054
email: ufficiostampa@dodicilune.it
web: www.dodicilune.it
Spesso dimentichiamo le nostre radici, le nostre tradizioni,
la via che abbiamo percorso e vissuto: da ogni punto di vista, anche musicale. "Amori
sospesi" ci ricorda che ogni popolo nasce da un crocevia di razze, di culture.
E ci ricorda che il mar Mediterraneo è la culla di questi incontri, che hanno dato
sempre sugosi frutti d'arte. Qui le narrative corde della chitarra di Nando Di Modugno
incrociano quelle polpose e robuste del basso di
Pierluigi Balducci
creando una tessitura armonico-ritmica spaziosa per il montaggio di scene e figure
sonore magistralmente create da Gabriele Mirabassi.
Il brano eponimo, che apre l'album, è la giusta lettera di presentazione
del lavoro, fluttuante tra immagini rinascimentali, folclore spagnolo sottolineato
dal sottile e complesso gioco degli arpeggi di Di Modugno e lineamenti contemporanei
che swingano nelle acute e ficcanti note del clarinetto di Mirabassi, con trilli
e glissando a rincarare la dose. La seconda parte di "Minuano" di
Pat Metheny
e Lyle Mays, riletta con garbo e personale cifra autoriale, recita perfettamente
il côté che pervade questo disco ricco di calore. "Fryderyk" è a firma di
Pierluigi Balducci,
che tiene a mente sempre la linea melodica, costruita su di una corpulenta ritmica
e sul gioco di fraseggi alternati tra le corde di Nando Di Modugno che fa da controcanto
al suono arioso e incisivo di Balducci, mentre Mirabassi disegna l'aria con i suoi
suoni spiccati, netti, puri. "En la orilla del mundo" è tra i brani presi
in prestito, assuefatti alla narrazione del trio. La calda e graffiante voce di
Monica Salmaso ammanta di ulteriore grazia la composizione di Martin Rojas e Pablo
Milanés. E fa coppia con "Choro Dançado" di Maria Schneider, che calca la
mano sul Sud del mondo per mano di un arrangiamento solo apparentemente cameristico.
C'è spazio per Henry Mancini con la poco battuta "I girasoli", passata al
pettine del telaio della contemporaneità mediterranea, con gli accordi ondeggianti
di Nando Di Modugno e dal periodare ispirato e scandito di Mirabassi. Torna sinuoso
il ritmo in "The Light Of Seville", che reca il sigillo di Balducci e mette
l'accento sull'improvvisazione anche Mirabassi. Il veleggiare tra le note del clarinettista
umbro, marchiano a fuoco l'unica sua composizione qui presente: "Alberi che camminano".
"Azul", di proprietà di Marta Raviglia e di Balducci, trova sostanza nella
morbida e attoriale voce di Cristina Renzetti. Spetta alle romantiche note di "Bido",
di Nando Di Modugno, chiudere un lavoro che viaggia senza intoppi. E lascia viaggiare
la mente dell'ascoltatore attraverso le mille musiche del tempo e dello spazio:
senza farsi troppi problemi di classificazione.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 04/05/2016
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