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E' un'idea intrigante che desta curiosità quella che il contrabbassista
torinese Stefano Risso ha concretizzato in questo cd inciso per la
Dodicilune dal titolo
Vocifero n.1 - Canzoni. Un'idea, come racconta
lo stesso Risso nelle note di copertina, che nasce orientando lo sguardo
su uno scaffale di casa che contiene dei cd. Tra di essi alcuni di voci femminili
che lo affascinano particolarmente e da qui l'input a creare un progetto attraverso
la ripresa di alcuni brani tratti da album in cui sono protagoniste, da sole o nell'ambito
di un gruppo, artiste donne. Un progetto ancora alla parte iniziale, la prima, racconta
sempre Stefano, alla quale seguirà un lavoro di canzoni da lui composte per voci
femminili, mentre la terza sarà riservata all'interpretazione delle parti melodiche
di queste canzoni da parte di interpreti donne che altre volte hanno collaborato
con lui. Accanto invece, per questo primo round, ci sono Andrea Ayace Ayassot
al sax alto e soprano,
Marco Zanoli
alla batteria e Stefano Battaglia al pianoforte. Un quartetto senza ruoli
comprimari i cui componenti si amalgamano meravigliosamente attraverso i dieci brani
contenuti nel cd, di fatto dieci canzoni di varia natura e genere riviste attraverso
i canoni di un jazz dagli ampi orizzonti che sa contaminarsi e rileggere con risultati
ottimali qualsiasi altro genere di musica.
Dall'Alfonsina y el mar di Mercedes
Sosa, dedicata alla poetessa argentina Alfonsina Storni, all'Amelia
di Joni Mitchell, che ricorda la vicenda della pioniera dell'aviazione americana
Amelia Earhart, passando per brani che poco o nulla hanno a che fare con il jazz,
già interpretati da artiste come Bjork, Mari Boine, Beth Gibbons (Portishead)
Elisabeth Frazer (Massive Attack) ed altre.
Il quartetto si esibisce così in un esercizio di riproposizione e reinterpretazione
di composizioni musicali di cui si preserva in assoluto il refrain e da esso si
sviluppa l'improvvisazione che in realtà in questo caso diventa un'occasione per
un gioco di rimandi, di variazione delle frasi musicali, di dialoghi fitti tra i
quattro componenti il quartetto. I pregevoli passaggi musicali in cui si rendono
protagonisti esaltano la liricità del sax di Ayassot e il maestoso pianismo
di Battaglia che sull'ipotetica scena sono per forza di cose un passo avanti
alla sezione ritmica che comunque in questa esperienza va vista come un'entità di
sintesi tra due personalità musicali il cui apporto in seno al progetto, come scrivevo
prima, non è comprimario ma estremamente dialettico tanto e quanto quello dell'altro
binomio. Il contrabbasso di Risso è a tutti gli effetti uno strumento solista
che detta in molti casi le coordinate per lo sviluppo dei brani, uno strumento che
come gli si conviene per natura enuncia il ritmo e da peso e profondità al suono
del gruppo accanto alla batteria di
Marco Zanoli,
percussionista raffinato e mai dirompente. Il tutto aggiunge nuova linfa a composizioni
già di per se valide che mi porta ad affermare che Vocifero n.1 è di certo
un gran bel cd, se poi, come dice Risso, è solo il primo di tre passaggi
già delineati e prospettati, allora non ci resta che attendere e gustare, nel frattempo,
ciò che abbiamo già a disposizione...e vi posso assicurare che non è poco.
Giuseppe Mavilla per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 17/03/2008
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