Raccontare questo bel disco, graffiante zampata di un vecchio lupo del
jazz di casa nostra, è relativamente facile.
Sono otto brani di andamento quasi sempre lento, comunque sempre molto
assorto e meditabondo anche negli episodi più mossi. Un'ora scarsa di musica senza
mai un calo di interesse, di tensione. L' ascoltatore rimane incollato a seguire
le lunghe e mai banali evoluzioni melodiche dei pezzi, gli assoli scavati e sofferti
del basso di Yuri Golubev (affascinante anche con l' archetto) e del piano
di Mario Zara.,
il drumming fluido, morbidissimo, di
Marco Zanoli.
Ed ovviamente il fraseggio lucido ed appassionato dei sax del leader, autore presumibile
di tutti i brani (una maggiore cura della copertina, in questo senso non avrebbe
guastato)
Tutto qui. Niente di inedito sia chiaro. Solo buonissima musica suonata
con classe e passione. Di quella musica capace di creare tensione, attesa e curiosità
anche fra una nota e l' altra.
Promenade è un disco che in certi passaggi
restituisce il clima di un jazz da fotografia in bianco e nero. Che evoca, pur nella
ricchezza di un linguaggio molto aperto e non tradizionale, (che suggerisce anche
echi di musica "colta "contemporanea) le antiche penombre di mitici club affollati
e fumosi.
Uno dei pochi dischi da non mancare di questi ultimi tempi.
Marco Buttafuoco per Jazzitalia
Invia un commento
Questa pagina è stata visitata 4.983 volte
Data pubblicazione: 27/12/2007
|
|