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Come già annunciato all'uscita di
Vocifero Vol-1 – Canzoni, ecco il secondo
capitolo del progetto che celebra l'universo vocale femminile: dieci composizioni
a firma del contrabbassista Stefano Risso leader del quartetto protagonista,
oggi come ieri, che comprende Andrea Ayace Ayassot al sax alto e soprano,
Marco Zanoli
alla batteria e Stefano Battaglia al pianoforte.
Dieci composizioni dedicate ad ognuna delle interpreti originali dei brani
inclusi nella prima uscita. Un progetto ben definito e focalizzato sulla voce al
femminile che sembra affascinare in special modo il musicista torinese. Temi ricchi
di una cantabilità che trova specifica e ideale interpretazione nella esclusiva
timbrica dei fiati di Ayassot: asfittica, sofferta ma struggente, e nel lirico
e inondante pianismo di Battaglia. La sezione ritmica si mostra anche questa volta
in totale sintonia con l'altra metà del quartetto, con il contrabbasso del leader
stilisticamente definito ed espressivo e con la batteria di Zanoli intenta
a centellinare con delicatezza, rara sensibilità, e con i dovuti distinguo, la profondità
ritmica e l'estetica toccante delle melodie.
E' un esercizio di grande interplay attraverso il quale i quattro riescono
a delineare un microcosmo assolutamente identificabile attraverso sonorità e geometrie
costitutive che caratterizzano entrambe le produzioni. In ciò ha avuto importante
rilevanza, sarebbe ingiusto non dirlo, il fatto che le sessioni di registrazione
dei due cd siano avvenute nel medesimo periodo, l'una dopo l'altra, nel settembre
del 2005. L'ascolto evidenzia un lessico jazzistico fortemente ancorato ad una liricità
certamente pronunciata, ad una atmosfera intensamente avvolgente. La forma ballata
è predominante e le parti improvvisate si sviluppano con naturalezza e logicità
senza mai apparire avulsi dalle dinamiche proprie dei brani e senza mai spezzare
quell'alone di sottile fluidità che poche volte si erge a prima essenza. E' nel
complesso una conferma di quanto già apprezzato precedentemente, ma è soprattutto
la certezza di trovarci di fronte alla realizzazione di un'idea originale che questi
quattro musicisti hanno saputo interpretare nel modo migliore.
Giuseppe Mavilla per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 08/12/2009
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