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Angelo Lazzeri Trio
Pipelettes
dodicilune (2011)
1. Pipelettes
2. Bumble bee
3. Eighteen
4. Just this
5. The Unsung Heroes
6. Cactus
7. Corso Cavour
8. Tip Tap
9. Addio Pandino
10. Alone Together
Angelo Lazzeri - Guitars
Daniele Mencarelli - Doublebass, El. Bass
Paolo Corsi - Drums
Via Ferecide Siro 1/e
73100 LECCE
Tel. +39 0832.091231 - 0832.092478
Fax +39 0832.1831054
email: ufficiostampa@dodicilune.it
web: www.dodicilune.it
Produrre un disco in trio ha il suo fascino ed il suo rischio. Pipelettes,
il nuovo album del trio di Angelo Lazzeri, sfoggia un disinvolto feeling
di gruppo, senza virtuosismi gratuiti e con una finestra interessante aperta ad
un'altra sonorità grazie all'utilizzo della chitarra acustica. Il disco apre con
la title track Pipelettes che presenta una scelta sonora dettata dall'uso
del rullante senza molla e dal basso elettrico (non particolarmente gradevole).
Doppia stesura del tema, solo di chitarra e chiusura con l'esposizione del tema.
Decisamente più bop Bumble bee che presenta la doppia stesura del tema, segue
il solo del contrabbasso con buon swing e ottimo suono. Il breve solo di batteria
spezza l'atmosfera ed il brano chiude con la ripresa del tema con una vamp finale
in dissolvenza. Eighteen è una ballad caratterizzata dai cluster della chitarra
e dal raddoppio della ritmica del charleston e del rimshot. Dopo il solo
di chitarra irrompe una vamp con il solo di batteria che conduce al finale senza
riprendere il tema. Just this è un jazz waltz che ripercorre il cliché
finora proposto. La novità è l'assolo di contrabbasso che anticipa il solo di chitarra.
Chiude il tema senza sussulti. The Unsung Heroes produce l'indicazione
più interessante del lavoro grazie all'intervento della chitarra acustica. Si apre
con un intro per poi passare al solo del contrabbasso. Anche in questo brano la
scelta del rullante senza molla è giusta per l'atmosfera molto dinamica in cui si
lancia il solo di batteria. Il brano, che non ha un tema in senso classico, chiude
con l'unisono di chitarra e contrabbasso. Cactus è una ballad con l'aria
da suspence, con una stesura interamente dedicata all'esposizione del tema. Corso
Cavour reintroduce la chitarra acustica conservando il beat in tre del brano
precedente ma con un andamento decisamente più swing. Duetto tra chitarra e basso
senza batteria ne caratterizzano il dialogo nella parte centrale. Tip Tap
ha un'atmosfera più jazz rock che dopo l'esposizione del tema lancia il solo di
basso. Seguono un solo di chitarra in salsa swing ed un breve solo di batteria.
Il brano si chiude con l'esposizione del tema. Addio Pandino è forse il brano
più classicheggiante per riferimento stilistico. Ottimo il solo di contrabbasso,
decisamente migliore il suono rispetto al basso. La batteria si ricava uno spazio
duettando con gli altri due strumenti. Alone Together
è l'unico brano non originale del disco e viene riproposto in modo originale con
il basso elettrico.
L'album lascia un segno forte nei due brani che utilizzano la chitarra acustica,
una spinta a rischiare qualcosa in più sia in senso armonico che per gli arrangiamenti.
Gennaro Pasquariello per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 18/12/2011
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