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Andrea Sabatino another 5et
Bea
dodicilune (2015)
1. Made in Salento (Sabatino)
2. Conviction (Sabatino)
3. Joking with Jazz (Sabatino)
4. Bea (Sabatino)
5. The Eye of the Hurricane (Hancock)
6. Giochi di luci (Tamburini)
7. Mr. Carucci (Sabatino)
8. Blues Andrew (Sabatino)
9. Bea reprise (Sabatino)
Andrea Sabatino - tromba, flicorno Gaetano Partipilo - sax soprano e tenore Ettore Carucci - pianoforte Francesco Angiuli - contrabbasso Giovanni Scasciamacchia - batteria
Via Ferecide Siro 1/e
73100 LECCE
Tel. +39 0832.091231 - 0832.092478
Fax +39 0832.1831054
email: ufficiostampa@dodicilune.it
web: www.dodicilune.it
Secondo lavoro da leader dopo Pure Soul del 2006,
per Andrea
Sabatino, jazzista di formazione classica che rivela il proprio passato
profondendosi in un album dalle raffinate linee hard bop, lungamente meditato e
che nasce da dentro, dalla consapevolezza di una nuova maturità artistica. Elemento
prezioso dell'album, il frequente dialogo fra il sax e la tromba, che detta le linee
di un hard bop vivace, arricchito dall'elegante pianoforte di Carucci.
Un album delicato, Bea, dedicato alla figlia Beatrice, che ripercorre atmosfere
non particolarmente nuove, ma comunque sempre gradevoli da ascoltare o riascoltare.
Nonostante l'evidente radice dell'hard bop, non mancano richiami alle atmosfere
salentine, intuibili sin dal brano d'apertura Made in Salento, che rilascia
fragranze orientali nella melodia vagamente arabeggiante del sax di Partipilo e
nella tromba di Sabatino, innestata su una base ritmica vivace, sostenuta principalmente
dalle percussioni di Scasciamacchia, a loro volta affiancate da un energico contrabbasso.
Spicca, nel brano, lo scintillante a solo di tromba. Conviction è una
ballad intellettuale, introdotta da un sognante, cadenzato passaggio al pianoforte,
cui segue un fraseggio di flicorno dal caldo e appassionato timbro meridionale,
che come un abbraccio avvolge l'intero brano.
Classici ritmi jazz in Joking with Jazz, aperta da una vivace linea di fiati
in 3/4, e una swingante batteria giocata sulle percussioni, nella piena tradizione
del jazz da ballo degli anni Cinquanta e Sessanta. Anche il pianoforte si adegua,
con Carucci che esibisce in un lungo, giocoso passaggio virtuosistico, per un brano
gradevole che profuma di Broadway. Omaggio a Hancock con The Eye of the Hurricane,
che mantiene sostanzialmente l'identità dell'originale, con il suo dinamico 3/4
sorretto da una "indiavolata" base ritmica di contrabbasso e batteria, sulla quale
s'inseriscono tromba e sassofono, poi sostituiti da un vivace fraseggio di pianoforte.
Intensa e commovente Giochi di luci, scritta dal compianto
Marco Tamburini; un pensoso flicorno s'innesta su un pianoforte
solare, il tutto avvolto da soffici percussioni, e lambito da un sax lunare.
Bea è un album dal gradevole equilibrio sonoro e compositivo, che evidenzia
il grado di maturità raggiunto da Sabatino, seppur nel solco della tradizione.
Niccolò Lucarelli per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 01/11/2016
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