Emarcy 2009
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Raffaele Casarano & Locomotive
Replay
1. Reverse
2. 41st Street
3. Saint-Lazare
4. Skylark
5. Replay in Salento
6. Il riposo dei venti
7. This Is New
8. I Love My Life
9. The Fly
10. 10. Besame Mucho
Raffaele Casarano
- sax alto, sax soprano, xaphoon, live electronics, voce
Ettore Carucci
- piano, fender rhodes
Marco Bardoscia
- basso, live electronics
Alessandro Napolitano - batteria
Paolo Fresu
- tromba, flicorno, effetti) tracce 3, 5, 6, 8
Guests:
William Greco - piano (6)
Alberto Parmegiani
- chitarra (9)
Carla Casarano - voce (4)
Dario Muci, Maria Mazzotta - voce (5)
Alessandro Monteduro - percussioni (5)
Angela Cosi - arpa (1)
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Classe 1981
e la baldanza della giovane età si avverte tutta, al primo udito. In verità tutta
la Locomotiva messa in piedi da
Raffaele Casarano
è fatta da pimpanti giovani musicisti, già affermati e di ottima tecnica. Lo scoppiettio
è amplificato da un disco fatto, per lo più, di composizioni originali in tutti
i sensi, senza squallidi "copia-incolla", orientate verso un sound newyorkese intinto
nel mare Mediterraneo.
Casarano alterna, con eguale soddisfazione per la coclea, alto e soprano;
c'è Fresu ospite in cinque episodi: il trombettista sardo è parecchio di casa in
terra salentina e, spesso, s'apparenta con Casarano.
Il disco scorre veloce tra l'up-tempo di Reverse (di Casarano), con Carucci
in bella evidenza a confermare d'essere un pianista dotato e dal tocco sicuro e
Besame Mucho, da qualche tempo nell'olimpo degli standards più gettonati,
qui rivisitato con sensibilità e freschezza. Nel mezzo otto tracce di ottimo spessore
tra i giocattoli elettronici in un waltz spezzato che sboccia in un lirismo jarrettiano
(41 St Street), alla sempiterna ballad Skylark, lasciata così come
è, senza arrangiamenti ultronei. Il brand di Casarano & co. risuona in Replay
In Salento, brano sinestetico che lascia sentire i profumi del salento e strizza
l'occhio ad un jazz-rock di vaglia, complici gli acquerelli lisergici disegnati
da Paolo Fresu
e corroborati dal soprano del leader.
Ogni brano ha una sua connotazione essenziale: è una tessera nel mosaico,
così anche il tema pervaso da un alone sfuggente e gentile de Il riposo dei venti
e gli echi chetbakeriani di I Love My Life, con il sostegno solido e imprescindibile
di Bardoscia e Napolitano.
Un lavoro che ha struttura, peso e pregio da ogni punto di vista.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
01/10/2007 | Intervista a Paolo Fresu: "Credo che Miles sia stato un grandissimo esempio, ad di là del fatto che piaccia o non piaccia a tutti, per cui per me questo pensiero, questa sorta di insegnamento è stato illuminante, quindi molte delle cose che metto in pratica tutti i giorni magari non me ne rendo conto ma se ci penso bene so che vengono da quel tipo di scuola. Ancora oggi se ascolto "Kind Of Blue" continuo a ritrovare in esso una attualità sconvolgente in quanto a pesi, misure, silenzi, capacità improvvisativi, sviluppo dei solisti, interplay, è un disco di allora che però oggi continua ad essere una delle cose più belle che si siano mai sentite, un'opera fondamentale." (Giuseppe Mavilla) |
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Data pubblicazione: 07/11/2009
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