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Intervista a Paolo Fresu
3 agosto 2004, Bitonto (BA)
di Alceste Ayroldi

Bitonto, 3 agosto 2004. Incontriamo Paolo Fresu nella villa di Emanuele Di Mundo, energico patron del Beat Onto Jazz Festival, che è riuscito anche quest'anno a portare nella cittadina barese nomi eccellenti della musica jazz. Il clima rilassato e cordiale ci ha consentito di svolgere l'intervista in modo molto free e di scoprire un Paolo Fresu policromo, poeta, scrittore, dotato di una vitalità contagiosa e di un carisma significativo. Discorre amabilmente su tutto e di tutti, senza pausa e trascinando l'interlocutore fuori da ogni schema. La sua voce calma è in antitesi con il turbinare dei suoi pensieri la cui foga è sapientemente dosata. Il tempo è trascorso così in fretta che entrambi non ci siamo resi conto che era giunto il momento d'interrompere per far sì che Paolo potesse almeno per un po' riposare prima della performance serale.
Ma uno come lui, sono sicuro, difficilmente riposa pienamente!



A.A.: Paolo, un giovane che vuole conoscere la tua musica, da dove dovrebbe partire?
P.F.: Forse dovrebbe partire dall'inizio! Il primo disco che ho fatto è nel 1983 con Roberto Ottaviano. La mia attività è legata al quintetto. Sono importanti l'incontro con Aldo Romano, con Antonello Salis. Comunque ho pensato al disco sempre come un momento di transito, non un punto di arrivo né ad un risultato commerciale. Ad un certo punto, suoni qualcosa che ti piace e senti la necessità di incidere. Il disco è uno strumento che fotografa un momento preciso. Suddividerei la mia discografia in due momenti, visto che ho una discografia mostruosa di oltre 240 dischi, sia da leader che da co-leader. Ci sono cose molto importanti per me, che amo molto. Ho provato a fare una piccola selezione, uscita l'anno scorso con Musica Jazz. Ci sono delle collaborazioni che amo molto, come quelle con musicisti senegalesi, quelle della Bretagna, quelle con Nguyen Lee. Ci sono cose anche cose più leggere come quelle con Vinicio Capossela; le sperimentazioni legate alla poesia sonora. In realtà ci sono tante cose diverse che mi appassionano. Altre che se non avessi fatto, comunque avrei vissuto. Ma non mi pento di niente, perché ogni cosa che ho fatto faceva parte di un percorso. Anche fare alcuni errori. Perciò, se dovessi dare un consiglio a qualcuno, per conoscere la mia musica, gli direi di partire dall'inizio con le mie cose, per poi seguire anche altre cose dove vi sono le mie collaborazioni, con un percorso sostanzialmente diverso.

A.A.: Se tu dovessi definire la tua tecnica ti potresti riferire a qualche trombettista in particolare?
P.F.: Si, due: Miles Davis e Chet Baker, perché sono stati due miei maestri. Miles, in particolare, che ritengo essere un grande artista contemporaneo alla stregua di Fellini, Picasso. Cioè di qualcuno che ha lasciato un segno nel '900. Chet è stato uno strumentista di grandissimo livello. Anche nella mia musica, nella mia tecnica sono riconoscibili sia il modo di suonare sia la via maestra che è stata per me una sorta di traccia fondamentale che ha segnato il mio percorso musicale.

A.A.: Togliamoci subito il problema e facciamo il tipico terribile gioco di associazione parole-trombettisti! Dimmi una parola o una breve frase che ti viene in mente per ognuno di questi grandi trombettisti…ovviamente l'elenco potrebbe essere sterminato…se vuoi, aggiungine tu qualcuno…: Freddie Hubbard...
P.F.: grande tecnica strumentale, musicista molto eclettico e focoso. E una tecnica molto personale.

A.A.: Lee Morgan
P.F.: Suono...molto dry, secco, preciso, grande tecnica strumentale. Io racconto sempre questa storia: ho sentito, negli anni '70 alla radio, questo trombettista che suonava in un modo spaventoso. Non sapevo chi fosse, né lo so ora, ma penso che sia stato Lee Morgan.

A.A.: Miles Davis
P.F.: E' la poesia, il pathos. L'Universo di silenzio e di suono. Definire Miles sarebbe estremamente riduttivo.

A.A.: Clark Terry
P.F.: una gigioneria assoluta, una capacità strumentale mostruosa.

A.A.: Enrico Rava...
P.F.: una grandissima cantabilità, suono molto preciso e riconoscibile. Una scrittura solare ma con delle tinte chiaroscure. Tra l'altro è anche il mio maestro italiano. Per me, in quel momento storico, Enrico era l'unica vera referenza discografica possibile.

A.A.: Fabrizio Bosso...
P.F.: Fabrizio è pazzesco, lo dico con il cuore. Raramente mi è capitato di sentire un musicista così capace e dotato. Fabrizio è sconvolgente. Spero che possa superare tutti i problemi, anche di salute. Ho una stima enorme di Fabrizio.

A.A.: La tromba è uno strumento che appartiene alla storia del jazz. Pensi che il modo di suonarla si sia evoluto o è fermo ad un particolare periodo storico?
P.F.: Progressi ne sono stati fatti. Marsalis, Bosso hanno contribuito molto all'evoluzione. Attualmente penso che tale evoluzione si sia fermata. La tromba è uno strumento molto complesso e dal quale non si può ricavare più di tanto. I passi dal punto di vista tecnico ne sono stati fatti. Non sono stati fatti tanti progressi rispetto a quelli che sono stati fatti su altri strumenti, come ad esempio, la chitarra. Vedi per esempio la ricerca di Metheny con la costruzione di nuovi strumenti. Per la tromba, i risultati che sono stati raggiunti nel tempo sono così alti che è molto difficile superarli. La tecnica è sicuramente cresciuta, perché ci sono persone che suonano meglio, però le persone che oggi suonano ad alti livelli, tutto sommato, non suonano molto meglio, tecnicamente, parlo dei musicisti degli anni cinquanta e sessanta. Non mi sembra che ci siano state delle grandissime evoluzioni e dubito che ce ne saranno più di tanto.

A.A.: Tu hai una "voce" riconoscibile dopo poche note. Come si fa a costruire una propria voce, un proprio sound?
P.F.: In realtà non lo so. La voce di ognuno è quella che si porta appresso anche nel quotidiano. Io ho sentito molto Miles, molto Chet. Ho sentito anche molto Enrico. La voce strumentale viene da tutte le cose che ascolti. Ma è anche la parte più fisica. Quella che viene da dentro. Quando io insegno a Siena, faccio suonare tutti più che parlare. Proprio perché così riesco a capire la personalità che si cela dietro ognuno di loro. La voce strumentale è una cosa che si modifica con il tempo. La voce strumentale che ho oggi non è la stessa di 10 anni fa e non sarà la stessa tra 10 anni. Così come noi ci modifichiamo fisicamente, anche la voce strumentale subisce delle modifiche. Ognuno ha la sua voce strumentale, perché ognuno ha una propria personalità. Ho fatto degli studi sulla voce strumentale, ma non mi sono mai preoccupato di preordinare la mia voce strumentale. La mia voce è la mia voce!

A.A.: Ci sono oggi giovani talenti in Italia che pensi potranno dire qualcosa di importante nel futuro? (in particolare tra i trombettisti ma anche altri strumenti)
P.F.: Mah, probabilmente Fabrizio Bosso per la tromba. Poi, ce ne sono tanti altri.

A.A.: Ti va di citare qualcuno che è stato importante per la tua vita o carriera e a cui senti di dovere qualcosa?
P.F.: Dal punto di vista della crescita, ringrazierei i miei genitori che sono stati straordinariamente acuti e aperti nel comprendere le mie esigenze. Sai, non è facile capirle. Io vengo da un paese piccolo. I miei genitori lavoravano in campagna. Mio padre aveva la terza media, anche se lui avrebbe voluto studiare. E' uno scrittore in erba. Nonostante tutto, sono state persone capaci nella loro saggezza di capire e di aiutarmi.
Professionalmente molti di quelli che ho incontrato da Roberto Cipelli, gli altri colleghi, perché ho avuto la fortuna, già dall'inizio, di incontrare persone straordinarie sia sotto il profilo musicale e sia sotto il profilo umano. Questo mi ha abituato bene perché mi ha dato la possibilità di conoscere persone con le quali si è instaurato un rapporto di grande stima. Questo è stato fondamentale anche per superare quei momenti difficili che ci sono.

A.A.: Un nome tra tutti ?
P.F.: Roberto, al quale sono legato da una grande stima. Bruno Tommaso che mi ha insegnato tantissimo. L'incontro con Dave Liebman, che per me è stato un musicista importante. Ma anche quello con Aldo Romano, al quale sono fortemente legato. E' stato fondamentale anche per la mia crescita francese e la mia scelta di Parigi, è stato lui che mi ha portato in Francia. E poi anche altri personaggi che non fanno parte della musica: da Patrizia Vicinelli, nel campo della poesia sonora, che purtroppo se ne è andata presto. Ho anche molte persone che sono nel team di Berchidda, che per me sono molto stimolanti. Anche Youssef è stato un incontro stimolante ed importante degli ultimi anni.

A.A.: Hai vinto svariate volte il Top Jazz e anche il Django D'or, oltre a riconoscimenti vari…Li ritieni utili?
P.F.: Sono sicuramente importanti e premiano tanti sforzi profusi. Utili? Non è giusto ritenerli utili. Sono gratificanti alla stregua di altre situazioni, come il pubblico che ti segue.

A.A.: Prossimi progetti?
P.F.: Discografici un bel po'. Perché c'è questo progetto con il trio, con Antonello e Furio (ndr. Antonello Salis e Furio Di Castri) che esce ad ottobre. Mi sono slegato dal mio contratto esclusivissimo con la Label Bleu, con la quale ho fatto delle cose molto belle. E poi il quintetto, questa idea originale ognuno commissionato ad ogni singolo musicista presente. A dicembre registreremo anche il disco con Youssef che uscirà per la Jazz land l'anno prossimo. Adesso uscirà un altro progetto, commissionato dall'Istituto Tecnografico Sardo per i trent'anni, che prevede la partecipazione di una orchestra da camera, Elena Ledda, David Links. Poi molti concerti con le formazioni solite. L'unica che ho lasciato è l'Angel quartetto. Il Devil quartetto è la contrapposizione. Mi sono divertito a trovare questo titolo carino. E' un progetto che mi sta piacendo veramente molto. Ci sono delle commissioni di cui non parlo per scaramanzia, ma che mi interessano moltissimo. Come ad esempio un progetto con gli archi, le musiche barocche che vorrei portare avanti. Poi la direzione di Berchidda e dei miei seminari di Nuoro che sono un bell'impegno. Dopo aver seminato molto, ora sto raccogliendo attraverso la concretizzazione di questi progetti. Sono molto legato alla quotidianità della musica: per questo suono con gli stessi musicisti per 20 anni! Anche il progetto "Porgy and bess" con l'Orchestra della Sardegna con la quale forse verremo anche a Bari, ma dovremmo suonare con l'Orchestra di Lepore. Il progetto con il sestetto prosegue con tournée soprattutto all'estero. Un disco in duo con Lee (ndr. Konitz). C'è molta carne al fuoco. Per molti versi, soprattutto per Berchidda, sono una figura pubblica, quasi politica. Vedo la vita in una dimensione a 360 gradi in cui ogni cosa è una sorta di scatola cinese. Vedo la mia figura di Direttore artistico come una cosa creativa, funzionale, dinamica.

A.A.: A questo punto viene spontanea una domanda: a quando una produzione letteraria di Fresu?
P.F.: Stai ponendo una domanda che arriva tempestiva. Uscirà ad ottobre un libro che è stato curato da Enzo Gravante. Un libro sul mio rapporto con la Sardegna. Ci sono diverse proposte che ho ricevuto. In verità, io scrivo per conto mio, mi piace scrivere note di copertina sui dischi. Sto elaborando un vocabolario sardo-italiano da circa 10 anni. Mi piace anche molto leggere. Adesso c'è tutto il lavoro sui film, che è nato un po' per caso. La colonna sonora del film prodotto da Moretti, che andrà a Venezia. Il problema, comunque è fare bene le cose. La musica è il mio veicolo ed il resto è un giusto compendio alle cose. Se un giorno dovessi scrivere qualcosa potrei semplicemente raccontare la mia storia. Posso dire, nonostante sia giovane, di avere un percorso diverso da quello comune. Nasco da una famiglia umile, da una Sardegna dove non succedeva granchè. Potrebbe nascere un libro, come quello che uscirà, sotto forma di intervista, in cui mettere dentro anche tutti gli scritti, le note di copertina etc.. Magari, però, quando saremo più grandi!






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Young Jazz Festival 10 con al direzione artistica di Gianluca Petrella: "La rassegna fulginate si distingue tra le iniziative italiane per il proposito di coinvolgere esperienze artistiche giovani con un'attenzione a proposte poco o per niente inflazionate, ma senza isolarle dall'esperienza dei maestri. Un punto di forza del jazz è la capacità di innovarsi grazie all'affermarsi di nuovi talenti, che nei casi più felici contribuiscono a perpetuarne la tradizione e ne determinano anche l'evoluzione e l'apertura." (Vincenzo Fugaldi)

06/06/2010

Terza edizione del Reggio Calabria Top Jazz Festival: "...il concerto memorabile è stato quello del quartetto "Tinissima", una delle opere più importanti del jazz europeo degli ultimi anni, e nella dimensione live raggiunge una compiutezza che la già notevole registrazione in studio faceva solo intuire. A supporto della musica, una serie di struggenti fotografie di Tina Modotti proiettate a cura di Antonio Vanni." (Vincenzo Fugaldi)

06/06/2010

Sardinia jazz (Claudio Loi)- Franco Bergoglio

30/05/2010

Paolo Fresu racconta il jazz attraverso la storia dei grandi trombettisti americani (Paolo Fresu)- Alceste Ayroldi

30/05/2010

Haruka (Gaia Quatro) - Marco Buttafuoco

17/04/2010

Bergamo Jazz 2010: "Tocca sempre a Bergamo il compito di inaugurare la nuova stagione del jazz in Italia, dall'alto di una tradizione di scintillante fattura, impreziosita dalla seconda conduzione artistica di Paolo Fresu, il cui obiettivo quest'anno è stato quello di concentrarsi su alcune delle correnti che attribuiscono al genere nuova linfa." (Vittorio Pio)

12/04/2010

Paolo Fresu e Ralph Towner per Veneto Jazz Winter 2010: "Ottime, tecnicamente inappuntabili e fantasiose, le improvvisazioni di entrambi...90 minuti di musica che ritempra lo spirito e mette tutti di buon umore." (Giovanni Greto)

13/03/2010

14ma edizione di Parma Jazz Frontiere 2009, "A viva voce": "E' una rassegna piena di coraggio. L' artista oggi si trova davanti tante porte. Magari dietro molte di queste porte non ci sono percorsi da seguire. Ma bisogna aprirle ugualmente e rischiare, perchè senza ricerca e senza rischio c' è la cristallizzazione, che è nemica dell'arte. Un festival non deve far solo ascoltare il noto ed il già sentito. Non deve invitare solo i musicisti più che conosciuti, o invitarli solo perchè americani e-o afro-americani." (Marco Buttafuoco)

26/12/2009

Musica Dentro (Paolo Fresu)- Marco Buttafuoco

20/12/2009

Musica Dentro: a Sassari si racconta Paolo Fresu. Il trombettista di Berchidda ha presentato al Conservatorio il suo libro insieme a Salvatore Mannuzzu e Flavio Soriga. Il racconto diventa musica per il pubblico, numeroso ed emozionato come in concerto. (Luigi Coppola)

06/12/2009

Eventi in Jazz 2009: la perla d'autunno. "Una manifestazione che è cresciuta nel tempo soprattutto dal punto di vista qualitativo e che è riuscita ad uscire dai confini del territorio, diventando una tradizione da non perdere e una rassegna che per costanza, qualità e importanza dei musicisti invitati, si piazza tra i più interessanti festival europei." (Alessandro Carabelli)

22/11/2009

Chiaroscuro (Ralph Towner & Paolo Fresu)- Gianmichele Taormina

07/11/2009

Replay (Raffaele Casarano & Locomotive) - Alceste Ayroldi

19/09/2009

XXII Edizione del Festival Internazionale Time in Jazz dedicata all'Acqua: "Forse, mai come stavolta, si è percepito tra i cultori del jazz e delle sue variabili una simbiosi tra musica e luoghi intesi come mondo in cui vivere. Nei giorni del festival, ogni artista, ogni singola nota, ogni messaggio ha ribadito che anche attraverso la musica si può - anzi, si deve - offrire il proprio contributo per tenere in vita nel miglior modo possibile per noi e per coloro che arriveranno, un mondo che oggi appare offeso e trascurato nelle sue risorse essenziali: tra queste l'acqua, nelle sue forme e mutazioni in parallelo con le infinite combinazioni musicali." (Viviana Maxia)

04/08/2009

Da Umbria Jazz 2009: Guinga "Dialetto Carioca" con Gabriele Mirabassi & Lula Galvao; Gianluca Petrella Cosmic Band con Paolo Fresu: cronaca di una rivoluzione Jazz; Chick Corea & Stefano Bollani Duet; Richard Galliano Quartet Feat. Gonzalo Rubalcaba, Richard Bona, Clarence Penn (Enrico Bianchi)

20/07/2009

Dall'8 al 30 maggio si è tenuta a Cagliari la 12a edizione della Rassegna "Forma e Poesia nel Jazz". Jazz: come dalla forma può scaturire la poesia. Chiacchierata con Nicola Spiga sulla rassegna jazz di primavera. (di Viviana Maxia)

03/07/2009

Paolo Fresu Devil Quartet, Tom Harrell, Jerry Bergonzi al Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine, diretto da Francesco Cafiso: "...una manifestazione che vuole crescere, quest'anno la rassegna si internazionalizza, grazie alla presenza di musicisti molto apprezzati in Europa e nel mondo." (Antonio Terzo)

06/06/2009

Think (Paolo Fresu & Uri Caine)

19/04/2009

"Let's Get Lost: Chet Baker ed il Messaggio nella Bottiglia" nell'ambito del Piacenza Jazz Fest ideato da Luca Bragalini con conferenza e concerto con il Paolo Fresu. (Stefano Corbetta)

13/04/2009

Ethos (Quartetto Alborada)

02/11/2008

"Arkitekturae", la ventunesima edizione della rassegna "Time in jazz", creatura musicale sarda di Paolo Fresu, ha avuto come protagoniste le architetture nel senso più ampio del termine. (Viviana Maxia)

14/09/2008

Jazz al Metropolitan a Palermo: "Particolarmente vicina alle più disparate tendenze della musica contemporanea è stata quest'anno la rassegna "Musiche al Metropolitan", indetta dall'omonimo cine-teatro palermitano che non a caso ha voluto cambiare il nome rispetto alle edizioni precedenti, intitolate Jazz al Metropolitan." (Antonio Terzo)

20/08/2008

Südtirol Jazzfestival Alto Adige 2008: "Nove giorni di festival itinerante in Alto Adige, curati dall'infaticabile Klaus Widmann e da un gruppo di ottimi collaboratori. Musica, spesso ottima; paesaggi e località incantevoli; buona accoglienza, grandi vini e cibi locali. Un insieme delizioso, disturbato solo da alcune fastidiose bizze atmosferiche, che hanno costretto gli organizzatori a spostare alcuni concerti in spazi all'interno." (Enzo Fugaldi)

15/06/2008

Paolo Fresu - Richard Galliano - Jan Lundgren Trio: "Era l'appuntamento più atteso dell'intero festival "Forma e Poesia nel Jazz", come dimostrato dal numeroso pubblico accorso, per un quasi scontato sold out." (Enzo Saba)

28/10/2007

Sotto la consueta direzione artistica di Paolo Damiani, si è tenuta la XXVII edizione di Roccella Jazz Festival 2007, intitolata "Al tempo che farà": "...un'edizione di "Rumori mediterranei" che certo resterà fra le migliori dell'intera storia del festival" (Enzo Fugaldi)

01/10/2007

Intervista a Paolo Fresu: "Credo che Miles sia stato un grandissimo esempio, ad di là del fatto che piaccia o non piaccia a tutti, per cui per me questo pensiero, questa sorta di insegnamento è stato illuminante, quindi molte delle cose che metto in pratica tutti i giorni magari non me ne rendo conto ma se ci penso bene so che vengono da quel tipo di scuola. Ancora oggi se ascolto "Kind Of Blue" continuo a ritrovare in esso una attualità sconvolgente in quanto a pesi, misure, silenzi, capacità improvvisativi, sviluppo dei solisti, interplay, è un disco di allora che però oggi continua ad essere una delle cose più belle che si siano mai sentite, un'opera fondamentale." (Giuseppe Mavilla)

30/09/2007

Festival "Note di Notte 2007" con Paolo Fresu e Uri Caine in un duo che ha saputo craere "pagine di musica indimenticabili" e Raffello Pareti, Mauro Negri e Bebo Ferra "per un evento musicale che ha ancora una volta confermato la bontà e l'universalità del jazz italiano" (Giuseppe Mavilla)

16/09/2007

Decima edizione di "Jazz in parco" a Nocera Inferiore che ha "dato al pubblico un'offerta di differenti modalità e impronte della musica jazz contemporanea, con artisti provenienti trasversalmente da nazioni ed esperienze completamente differenti." (Luigi Spera)

13/08/2007

Anthony Braxton Sextet e Paolo Fresu & Uri Caine al Piacenza Jazz Fest 2007 "...frutto dei risultati ottenuti con lo stupore e la solidità di chi è riuscito a trasformare, in soli quattro anni, una sparuta serie di appuntamenti musicali in un festival." (A. Armando - L. Schiavone)

16/07/2007

Carla Bley "The Lost Chords" incontra Paolo Fresu: "...speriamo che l'insistenza con cui il pubblico ha richiesto inutilmente un ennesimo bis sia servita almeno a convincere la Bley e Fresu a non fare di questa collaborazione soltanto un episodio, seppur straordinario." (Dario Gentili)

08/07/2007

Rosso, Verde, Giallo e Blu (Paolo Fresu Quintet)

30/06/2007

Guinga - Mirabassi Duo e Carla Bley & The Lost Chords find Paolo Fresu aprono la XII^ edizione di delle "New Conversations" di Vicenza Jazz 2007. (Giovanni Greto)

28/06/2007

Nuova gallery con le foto di Marco D'Amico.

17/06/2007

Paolo Fresu & Uri Caine Duo al Teatro Lirico di Cagliari: "I due rispolverano con stile sobrio grandi pezzi del passato senza mai forzare ed è come assistere ad una chiacchierata tra amici sinceri che si ricordano vecchie storie vissute insieme raccontandole in modo asciutto, limpido, ogni tanto infervorandosi come se stuzzicati da un buon bicchiere di vino rosso." (Enzo Saba)

11/05/2007

Nuova gallery per le foto di Elena Venier

19/03/2007

Gianmaria Testa e Paolo Fresu duo al Folk Club: "Il suono del flicorno precede il musicista di Berchidda e gli apre la strada grazie alla quale raggiungerà Gianmaria Testa e soprattutto le sue parole, la sua melodia. Fresu raccoglie il cantare dell'artista piemontese e lo segue, in una improvvisazione costante, sia con la tromba sia con effetti elettronici, dialoga con lui con la conseguenzialità di chi è sempre e comunque in ascolto." (Alessandro Armando)

25/02/2007

Paolo Fresu al Pub Il Moro (Francesco Truono)

09/02/2007

Umbria Jazz Winter: "La quattordicesima edizione di Umbria Jazz Winter è stata contrassegnata dall'incontro tra il jazz e la canzone d'autore: un binomio che molti anni fa negli Stati Uniti ha prodotti quei famosissimi standards su cui i jazzisti di tutto il mondo continuano ancora oggi ad improvvisare. Questo "fenomeno" ha raggiunto ormai da anni anche nel nostro paese, ed ha contribuito a rafforzare un'identità troppo spesso condizionata dagli stereotipi d'oltre oceano." (Marco De Masi)

08/02/2007

Insectet (Insectet)

05/01/2007

JAZZin': a photografic story by Luca Buti

08/10/2006

Stefano Bollani a Berchidda in un concerto per Quintetto e Caterina: "Bollani pone la qualità narrativa dei suoi brani al servizio del racconto, ma non sfugge mai alla tentazione di improvvisare qualcosa di astruso ... " (Roberto Botta)

11/08/2006

Il Blue Note Records Festival a Gand in Belgio, crocevia di artisti, suoni, ritmi per amanti della musica jazz e non solo. Un pubblico accorso da ogni parte del Belgio, dalla limitrofa Francia e dall'Olanda, un menù musicale di ampia scelta e qualità. (N. Guida & T. Van der Aa)

31/07/2006

Legend (Raffaele Casarano & Locomotive)

13/05/2006

Sound & Score (Barga Jazz)

01/05/2006

Italian Trumpet Summit a Chiasso: "L'evento ha indubbiamente rappresentato una evidente dimostrazione dell'ottimo livello raggiunto dai jazzisti italiani che meritatamente si sono imposti in ambiti internazionali, riscuotendo i meritati riconoscimenti e consensi." (Bruno Gianquintieri)

11/03/2006

Il Paolo Fresu Quintet alla Maison Musique

07/02/2006

Una "Italian Jazz Musicians Gallery" a cura di Jos L. Knaepen

29/10/2005

A riconferma della peculiarità del Time in jazz di Berchidda, esclusiva è stata l'iniziativa realizzata sotto il nome di TEE - TrancEuropExpress con la collaborazione delle Ferrovie della Sardegna e Paolo Fresu nelle vesti di capotreno...(Antonio Terzo)

23/10/2005

Time in Jazz a Berchidda: "All'insegna dell'ampio ombrellone tematico di quest'anno, il binomio "digit@ltrance", la rassegna ha espresso tutta la trasversalità delle esperienze musicali che lo stesso Fresu ha maturato nel corso dei suoi ultimi incontri..." (Antonio Terzo)

19/08/2005

Cinzia Villari e Tiziana Foschi, un esempio di teatro jazz: "...mio padre mi diceva che il jazz è un mondo di grande dolore oltre che di grande gioia e che le cose più interessanti, probabilmente, nascono da quel dolore di un gruppo di uomini che sono riusciti a creare ciò che poi hanno creato...." (Alceste Ayroldi)

05/06/2005

Kosmopolites (Paolo Fresu Quintet)

27/03/2005

Antonio Onorato Trio all'Hegemonya di Bitonto: "...Un felice equilibrio tra atmosfere tese e di ricerca sia stilistica e sia compositiva, e momenti caratterizzati da un approccio più tradizionale..." (Alceste Ayroldi)

18/10/2004

Caro Nanni (Sax Four Fun)

14/08/2004

Scores (Paolo Fresu)

04/07/2004

Uri Caine e Paolo Fresu per Musicus Concentus: "...per questi due musicisti la tradizione è un'identità in cui riconoscersi ma allo stesso luogo da cui partire e dirigersi altrove..." (Dimitri Berti)

13/12/2003

Uri Caine e Paolo Fresu: "Il loro incontro è prima di tutto la fusione di due straordinarie sensibilità artistiche, il segreto dell'equilibrio sottile tra la coscienza viva del passato e la necessità dell'innovazione, della ricerca..." (Francesco Lombardo)

24/11/2003

Intervista a Paolo Fresu: "Per me è stato molto facile entrare nel cuore del mondo del jazz...vengo da un paese isolato, da una tradizione familiare assolutamente non di musicisti...a un certo punto mi sono ritrovato a vivere di musica senza neppure averlo deciso.". (Antonio Terzo)

19/01/2002

Jim Hall & Paolo Fresu con la Milan (R)evolution Orchestra, Freddy Cole & Woody Herman Orchestra. Due concerti del ricco cartellone degli Aperitivo in Concerto 2001 al Teatro Manzoni.





Video:
Angelique Kidjo (1) - Time in jazz 2009
Chiesa di San Michele (Berchidda), 15 agosto 2009: esibizione di Angelique Kidjo, cantante del Benin....
inserito il 15/08/2009  da Irenemail - visualizzazioni: 5451
Angelique Kidjo (3) - Time in jazz 2009
Chiesa di San Michele (Berchidda), 15 agosto 2009: esibizione di Angelique Kidjo, cantante del Benin....
inserito il 15/08/2009  da Irenemail - visualizzazioni: 4979
Paolo Fresu Devil Quartet
Concerto del 19.12.2008 al Ueffilo Gioia del Colle...
inserito il 20/12/2008  da movida1975 - visualizzazioni: 5297
Jazz istruzioni per l'uso paolo fresu
...
inserito il 14/05/2008  da esomare - visualizzazioni: 5955
Paolo Fresu Quintet backstage 2007
Il backstage del Paolo Fresu Quintet al Vasto festival 2007...
inserito il 06/12/2007  da jazzconvention - visualizzazioni: 5190


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Data pubblicazione: 03/10/2004

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