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AA.VV.
Jazz al dente
My Favorite Records 2010 Bonsai Music 8034135080134 Distribuzione Emi Music Italy
CD 1
1. Secret Lover (Alessandro Magnanini)
2. Dizzy's blues (Fabrizio Bosso)
3. A Saint-Germain-Des Prés (Giammaria Testa, Roberto Cipelli)
4. Wintersong (Lorenzo Tucci)
5. Le due corde vocali (Musica Nuda)
6. Nucleo (Paolo Fresu Quintet)
7. Tacere/Parlare (Joe Barbieri)
8. The ever changing sky (Giovanni Ceccarelli)
9. My favorite things (Max Zanotti & Floriano Bocchino)
10. Carta o contanti? (Gnu Quartet)
11. Da lontano (Unplugged) (Raffaele Casarano)
12. Mouvin'on (Paolo Fedreghini)
13. U (The Dining Rooms)
14. Il confine (Fausto Mesolella)
CD 2:
1. Spaghetti alle acciughe (Fausto Mesolella)
2. Ciceri e tria (Raffaele Casarano, Don Pasta)
3. Ziti al ragù (Musica Nuda: Magoni & Spinetti)
4. Orecchiette fiori e zucchine (The Dining Rooms)
5. Spaghetti al polipo murato (Joe Barbieri)
6. Pasta alla bottarga (Paolo Fresu)
7. Gnudi di spinaci e ricotta (Gnu Quartet)
8. Bucatini crossover (Max Zanotti e Floriano Bocchino)
9. Bucatini all'amatriciana (Paolo Fedrighini)
10. Spaghetti alla chitarra (Lorenzo Tucci)
11. Farfalle alla Venturi (Giovanni Ceccarelli)
12. Torta gianduia della ghironda (Alessandro Magnanini)
13. Agnolotti alla piemontese (Fabrizio Bosso)
14. Gli gnocchi di Gianmaria (Giammaria Testa)
"Saranno quasi cinque anni che il progetto Jazz Al Dente ci sta in mente. Facendosi
spesso viva in noi come un leitmotiv insistente, l'idea ha resistito nel tempo ed
era quindi doveroso realizzarla un giorno o l'altro". Le note di copertina del ricco
booklet del doppio cd non recano una firma, ma non si fatica a capire che l'autore
sia Pierre Darmon, patron della parigina Bonsai Music (produttrice, fianco a fianco
con la My Favorite Records, del disco) e ideatore di questa eccellente iniziativa.
"Il primo disco di cucina italiana", come recitano le liner notes, è un'idea golosa
quanto i contenuti. Due Cd, reciprocamente profumati di bella musica e gustose pietanze,
che concedono ai posteri quattordici solchi suonati ed altrettanti "recitati" su
versi che non avrebbero fatto storcere il naso a Pellegrino Artusi. Jazz e cucina
vanno a braccetto già da tempo, basti ricordare – primus inter pares – lo
Swing Shack di
Louis Armstrong, dove anche i piatti
assumevano la forma e il nome di melodie jazz e musicisti. Poi è loci communes,
la predisposizione degli italiani verso l'arte culinaria e la capacità di fare della
tavola un luogo dalle mille culture. Ed è altresì vero che i quattordici musicisti/chef
sono, senza ombra di dubbio, tra i più quotati in patria e all'estero. La selezione
dei brani restituisce il milieu editoriale. E' trasversale ed occupa diversi
scaffali: dalle travolgenti note di
Fabrizio Bosso
al nu-jazz de The Dining Rooms, passando per il soul di Alessandro Magnanini;
Paolo Fresu
Quintet con la suadente Nucleo (firmata da Roberto Cipelli), dalla matrice
filmica; le fresche sonorità da orchestra Anni Quaranta di
Lorenzo Tucci,
la canzone d'autore tinteggiata di jazz di Joe Barbieri e quella di
chansonnier d.o.c. di Giammaria Testa; la danzabilità di Mouvin' On di
Paolo Fedreghini, il minimalismo roccioso di Giovanni Ceccarelli
ed il folk-jazz degli Gnu Quartet. Completano il set-up Musica Nuda
e Fausto Mesolella, con due prove d'autore di particolare spessore,
alle quali si aggiungono la sorprendente versione di My Favorite Things di
Max Zanotti e Floriano Bocchino e l'intimistica Da Lontano
di Raffaele Casarano,
brano in esclusiva per la compilation.
Girata pagina, troviamo i quattordici artisti impegnati a dispensare ricette di
qualità e ricche di sentimento, non solo culinario. Tutti piatti pregevolissimi
e che costituiscono il senso del disco. Da citare l'apparizione di Don Pasta
(gastrofilosofo musicale, per sua stessa definizione) accanto a
Raffaele Casarano
per la pugliesissima ricetta "Ciceri e tria".
Il libretto allegato è anche il ricettario, impreziosito dalle belle illustrazioni
di Dimitri Lamouret.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 02/04/2011
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