Jazzitalia - Articoli: Lo sviluppo dell'organizzazione concertistica e dei festival jazz dagli anni ottanta ad oggi (seconda parte)
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Lo sviluppo dell'organizzazione concertistica e dei festival jazz dagli anni ottanta ad oggi
(seconda parte)
di Alceste Ayroldi
foto di copertina (E. Marrone)

(prima parte)

I festival e le rassegne di jazz lievitano in numero e ogni regione se ne assicura almeno un paio. A metà degli anni Novanta il Veneto si rinforza con New Conversation-Vicenza Jazz, affidando la direzione artistica a Riccardo Brazzale. E nel 1998 per mano di Gabriella Piccolo Casiraghi, anche Padova fa la sua apparizione nella mappa del jazz italiano con Padova suona jazz.
 


Così Milano mette in campo due inossidabili rassegne: la prima organizzata dall'associazione Secondo Maggio: una rassegna che dal 1994 traccia con accuratezza un percorso tra le musiche del XX secolo. La seconda nasce alla fine del decennio sotto l'egida di Musica oggi, all'interno dei Civici Corsi di jazz, si accomoda al Piccolo Teatro di Milano (teatro Strehler), dove la Civica Jazz Band di Enrico Intra incontra ospiti solisti, direttori, compositori.

Si fanno largo i concorsi che assumono la veste di vetrina per i «giovani leoni». Camerino nel 1996 fa decollare quello che è, ancora oggi, il più ambito dei contest italiani: il Premio Internazionale Massimo Urbani, diretto da Paolo Piangerelli.
Alla curva del decennio (1996) la Campania scende in campo con il Pomigliano Jazz Festival (a Pomigliano d'Arco, provincia di Napoli), con le linee artistiche disegnate da Onofrio Piccolo.
 
Il jazz si colloca sempre più d'estate ed è sempre più un corollario per le vacanze, tanto da assumere il ruolo di volano turistico. Nel 1995 nasce I Suoni delle Dolomiti, che abbraccia un considerevole territorio e offre spettacoli d'assoluto valore in ambienti lì dove un concerto non si sarebbe altrimenti previsto. Rassegna che trova, qualche anno dopo, la compagnia del festival Dolomiti Ski Jazz, che s'acconcia nel tardo inverno/inizio della primavera.

E' il tempo dell'hinterland milanese, con il jazz riunito sotto l'insegna dell'associazione Bollate Jazz Meeting, che ha progressivamente ampliato la sua attività con alcune collaborazioni, come quella con il festival di Villa Arconati a Castellazzo e con il comune di Arese.

La capitale risponde alla chiamata alle armi del jazz e sfodera nell'estate del 1995 Villa Celimontana Jazz. Una rassegna, spalmata tra luglio e agosto, che ha subito una brusca battuta d'arresto dal 2014.
Nello stesso anno, in provincia di Salerno, esordisce Baronissi Jazz, munito pure di un concorso che diventerà ambito. Dopo anni di onorato servizio, con l'edizione del 2013, anche Baronissi si è fermato.
Non sono molti i festival tematici, dedicati a uno strumento: rara avis è Percfest a Laigueglia dal 1996, con la direzione artistica di Rosario Bonaccorso, festival che ha a cuore le percussioni (con il Memorial Naco), ma non solo.

Nel 1996 in Emilia, grazie a Roberto Bonati, vede la luce ParmaJazz Frontiere, in controtendenza: perché è l'autunno la sua stagione e perché le scelte artistiche sono versate sul fronte europeo. La sua fortunata, e meritoria, evoluzione ha generato anche la casa discografica omonima.
Il binomio festival e didattica prende sempre più piede, così anche Merano che inizia con gli spettacoli al crepuscolo degli anni Novanta e nel nuovo millennio apre l'academy.
 
In coda al Novecento (1998) la Puglia mette un altro tassello nel suo mosaico del jazz con l'apertura del Fasano Jazz Festival. E dall'altra parte d'Italia s'incomincia più seriamente ad apparentare il jazz con il vino; accoppiata che metterà su famiglia con altri cibi, bevande e leccornie varie, rendendo ancor più gradevoli le note sincopate (si veda Zola Jazz & Wine e Jazz & Wine Montalcino). A Cormòns c'è il circolo Controtempo con il festival Jazz & Wine of Peace che ne 2014 ha battuto le diciassette primavere. E' lo stesso sodalizio che dall'inizio del Duemila promuove a Trieste Le Nuove Rotte del Jazz, a Sacile Il Volo del jazz e, da ultimo a Pordenone Piano Jazz.
 
C'è anche Moncalieri che in coda al XIX secolo festeggia la sua prima edizione. E fa capolino nel 1999 anche il Lovere Back to Jazz, organizzato dal Jazz Club Bergamo.

Con il passar del tempo lievita il numero di rassegne e festival, ma si fanno sentire anche le prime geremiadi degli organizzatori in debito di ossigeno (leggasi denari); organizzazioni sempre più in mano ai musicisti che assumono la direzione artistica, innescando un pericoloso sistema di coinvolgimento diretto e in alcuni casi, quasi inevitabilmente, mettendo in atto lo schema «do ut des», alias: io suono da te, tu suoni da me; pratica che Luca Pavanel afferma essere già in uso da tempo nel blasonato mondo della musica classica.[1]

Gli albori del terzo millennio sono prodighi di nuove nascite: da Ciampino a Rimini, passando per la Calabria del Peperoncino Jazz Festival di Sergio Gimigliano, rassegna diffusa su più comuni; c'è la Puglia che rinforza le schiere con il Multiculturita Summer Jazz di Capurso con la direzione artistica di Michele Laricchia e il Beat Onto Jazz Festival di Bitonto di Emanuele Dimundo, che dal 2000, nei primi giorni di agosto, riempie di jazzofili la piazza antistante la Cattedrale; non solo, perché si avvia anche la prima edizione di Bari in Jazz con l'organizzazione del centro culturale Abusuan; c'è il Locus Festival di Locorotondo, più orientato al soul. Nel Salento ci sono il Locomotive diretto da Raffaele Casarano e l'Otranto Jazz (che ricomprende anche Maglie) con la direzione di Edmondo Canonico. Anche Milano rinfoltisce le schiere con l'Ah-Um Jazz Festival ideato da Antonio Ribatti, che ha dalla sua anche un'interessante diversificazione temporale e degli spazi coinvolti. A Santa Teresa di Gallura dal 2005 è avviata la suggestiva kermesse Musica sulle Bocche, che coinvolge, in coda al mese di agosto, piazze, strade e vicoli dal tramonto all'alba. Concerti e workshop dal 2004 anche per il Gezmataz di Genova.
 
Nel 2000 prende vita il progetto Ubi Jazz a Salzano. Ci sono gli Itinerari Jazz di Trento con la consulenza artistica di Enzo Costa. Nasce Novara Jazz, diretto da Corrado Beldì, che ha una consistente forbice temporale. C'è la Toscana, con la Fondazione Siena Jazz, baluardo della didattica jazzistica, con i suoi allievi e docenti impegnati in performances e jam tra le contrade e piazza del Campo. Dal 2005 anche Foligno si trova a fare i conti con la musica afroamericana grazie a Giovanni Guidi che dirige il Young Jazz Festival.

Poi c'è Stresa che dedica un capitolo al jazz con Midsummer Jazz Concerts e la fresca e giovane Ostinati! promossa dal Centro d'Arte di Padova.

Il terzo millennio ha portato anche due grandi novità capitoline: il Parco della Musica e la Casa del Jazz; quest'ultima croce e delizia dei jazzisti e dei jazzofili e spesso all'onore delle cronache più per le polemiche, che per i concerti.
Un'altra grande novità è data dai sodalizi, dai network per dirla con il gergo dei nativi digitali. Marche Jazz Network, Crossroads Emilia Romagna hanno come obiettivo quello di creare un'azione sinergica per fare da collante tra varie realtà locali e coordinare un cartellone ampio e articolato: esperienza che Sandra Costantini con Crossroads ha, tra mille travagli, sempre magistralmente condotto.

Nel 1997 ha inizio l'avventura di TAM- Tutta un'altra musica a Grottazzolina, con a capo Gianbattista Tofoni, che promuove un circuito di concerti nei vari comuni del Fermano, nelle Marche.
 
I-Jazz, invece, si pone un obiettivo più grande e più complesso: quello di essere la voce di un settore da considerare come un'attività che occupa risorse umane ed economiche. Senza contare l'Europe Jazz Network che tiene in relazione un vasto numero di realtà di tutta Europa.

Dal numero – e dalla qualità – di festival e rassegne, sembra che il jazz sia la musica prediletta dagli italiani, ma a ben vedere le cose non stanno proprio in questi termini, perché le doglianze degli organizzatori sono proprio legate allo scarso pubblico, fatta eccezione per gli eventi gratuiti. Insomma: «se si paga non vado, se è gratis un salto lo faccio!». A questo paradigma fanno eccezione dei concerti delle star (purtroppo sono da annoverarsi in tal senso anche coloro i quali hanno ottenuto la «grazia» di passaggi televisivi che li rendono – d'emblée - «trasversali», ovvero seguiti anche da chi il jazz non lo avrebbe diversamente considerato.
Si sono registrati flop senza precedenti, artisti che hanno suonato davanti a una manciata di persone, platee deserte, concerti annullati o rinviati. V'è che il pubblico italiano, nei tempi delle vacche grasse, è stato abituato (male) a non pagare per i concerti jazz o pagare un prezzo politico: tanto le provvidenze economiche arrivavano comunque; perché se è vero che il jazz nel FUS conta quanto il due di picche, è anche vero che gli enti regionali, provinciali (un tempo) e comunali, sono sempre stati politicamente ricettivi e hanno erogato a man bassa. Ora che i patti di stabilità hanno fatto stringere i cordoni delle borse, la situazione è cambiata: ma non le abitudini del pubblico, che gira alla ricerca (e soprattutto l'estate l'offerta è vasta) del duty free concert.

Nell'evoluzione del sistema festivaliero jazzistico, si deve fare i conti con i management, che hanno acquisito sempre più potere contrattuale tanto da entrare con tutte le scarpe in diversi cartelloni rendendoli molto simili tra loro e, di conseguenza, poco appetibili.

Il processo evolutivo, poi, mercé la «televisione cattiva maestra » ha fatto sì che i palinsesti di alcuni festival si siano sfaldati, lasciando entrare sempre più musiche lontane non solo dal jazz, ma dal linguaggio musicale afroamericano, o ingioiellandosi con paccottiglia frutto del meticciato tra cantautori in disuso e jazzisti rampanti. La parola jazz finisce un po' dovunque, anche lì dove di jazz ce ne è poco quanto niente: siamo alla devolution del jazz.

Alla scena festivaliera si affiancano i parecchi club, più o meno blasonati. Nel recente passato ve ne erano di più, molti hanno abbassato le saracinesche per motivi vari, soprattutto economici; altri hanno dovuto tirare un po' i remi in barca, assottigliando le programmazioni, anche perché ben pochi possono vantare aiuti, privati o pubblici, che consentano loro una dignitosa esistenza.

Un evoluzione c'è stata, e ciò è fuor di dubbio. Bisogna chiedersi se, però, ne è valsa la pena e, soprattutto, se la musica, il jazz ne abbia guadagnato.


[1] Luca Pavanel, Il Corriere Musicale 14 aprile 2012







Articoli correlati:
19/07/2019

Multiculturita Summer Fest - XVII Ed.: Chiusura del festival capursese con uno dei più raffinati autori e compositori italiani: Bungaro e il suo Maredentro, dove il sentimento sposa la parola poetica e una composizione colta contemporanea.

18/07/2019

Multiculturita Summer Fest - XVII Ed. - Per la seconda serata, sul sagrato della Reale Basilica, il compositore, arrangiatore e produttore Nino Buonocore, che ripercorrerà la sua carriera artistica declinando i suoi brani in jazz, grazie anche all'ospite d'onore: il sassofonista Max Ionata.

06/07/2019

Beat Onto Jazz Festival 2019: Otto concerti internazionali gratuiti nello splendido scenario della piazza Cattedrale sotto il tema "La fisarmonica nel jazz" per la diciannovesima edizione del Beat Onto Jazz Festival

19/06/2019

XVII edizione del Multiculturita Summer Fest: Tre concerti di particolare pregio e spessore all'insegna dell'incontro tra il jazz e le altre musiche con Patrizia Laquidara, Bungaro e Nino Buonocore. Anche quest'anno confermato il Jazz Villlage, dove sarà possibile degustare prodotti tipici di qualità del territorio e il MAC – Multiculturita Art Contest con la direzione artistica di Rocco De Sario.

04/08/2018

Beat Onto Jazz Festival 2018: Chiusura della XVIII Ed. del Beat Onto Jazz Festival con l'Italian Quartet del sassofonista inglese Stan Sulzmann ed una delle band più amate e travolgenti della scena jazzistica: gli Yellowjackets.

03/08/2018

Beat Onto Jazz Festival 2018: Terzo appuntamento con il quartetto italo-asiatico-americano Fratello Joseph Family Affair e la prima assoluta de "Il Duca e il Bardo" con Orchestra del conservatorio Niccolò Piccinni diretta da Vito Andrea Morra e il gruppo teatrale VoxMedia

02/08/2018

Beat Onto Jazz Festival 2018: Secondo appuntamento della diciottesima edizione del Beat Onto Jazz Festival con Chansons! del quartetto Zeppetella-Laurent-Bex-Ariano e il percussionista e cantante cubano Pedrito Martinez

01/08/2018

Beat Onto Jazz Festival: Al via la diciottesima edizione con il modern mainstream di Daniela Spalletta con gli Urban Fabula e, unica data in Puglia, il jazz-blues capoverdiano di Carmen Souza.

29/07/2018

Multiculturita Summer Jazz Festival 2018: Grande successo di pubblico per la XVI edizione che ha visto in scena Tosca, Mauro Ottolini Ottovolante e Peppino Di Capri con tre eccellenti jazzisti di fama internazionale.

19/07/2018

Peppino di Capri: da Roberta a Champagne in Jazz: Si chiude la XVI edizione del Multiculturita Summer Jazz con l'esclusivo concerto di uno tra i più conosciuti cantanti italiani nel mondo con al fianco tre eccellenti jazzisti.

18/07/2018

Multiculturita Summer Jazz Festival 2018: XVI edizione del Festival capursese. Questa sera seconda serata con Mauro Ottolini e il suo Ottovolante, in un omaggio alla musica italiana del dopoguerra, in chiave jazz swing, mambo.

15/07/2018

Beat Onto Jazz Festival 2018: Diciottesima edizione per il Beat Onto Jazz Festival: otto concerti sotto il tema "Le vie del jazz", che mirano a declinare l'ampio vocabolario dell'idioma jazzistico e chiusura con gli Yellowjackets

15/07/2018

Tosca al Multiculturita Summer Jazz Festival 2018: una sorta di giro del mondo intorno alla musica e alle parole che si arricchisce di canzoni nuove, scoperte o ritrovate.

23/06/2018

Multiculturita Summer Jazz Festival 2018: XVI edizione del Festival capursese con tre concerti all'insegna dell'incontro tra il jazz e le altre musiche

09/06/2018

Beat Onto Jazz Festival 2018: Anteprima del noto festival pugliese: presentazione del libro "Puglia, le età del jazz" di Ugo Sbisà e, a seguire, tributo a Michel Petrucciani con Nico Marziliano

07/10/2017

Young Jazz Festival 2017: "A Foligno la musica è soprattutto un'esperienza inclusiva. Concerti, spettacoli, mostre e degustazioni "alterati" con alcuni tra i più giovani e talentuosi jazzisti italiani"

15/07/2017

Beat Onto Jazz Festival 2017 - XVII Edizione: Marque Lowenthal e le uniche tappe pugliesi del nuovo combo del leggendario batterista Peter Erskine, il quartetto della pianista e vocalist statunitense Diane Schuur e il gruppo capitanato dal bassista abruzzese Maurizio Rolli con Otmaro Ruiz nel ricco programma del festival pugliese.

14/07/2017

Multiculturita Summer Jazz Festival 2017: La XV Edizione della kermesse capursese di chiude con l'esplosiva esuberanza della Conturband: una street band formata da quindici elementi, tutti pugliesi che inonderà di musica e di festa l'intera Capurso.

13/07/2017

Multiculturita Summer Jazz Festival: Seconda serata della XV edizione per il Multiculturita Summer Jazz Festival con le musiche del Mediterraneo dei Radicanto con un ospite d'eccezione: Raiz degli Almamegretta.

12/07/2017

Multiculturita Summer Jazz Festival: Si apre la XV edizione del Festival di Capurso con l'incontro "Jazz History: 100 dischi per 100 anni di Jazz" ed a seguire lo swing "da ballare" del combo Swing and Dance

26/06/2017

XV edizione del Multiculturita Summer Jazz Festival: Dallo swing "da ballare" alle note mediterranee dei Radicanto con la inconfondibile voce di Raiz, fino al giovane e vigoroso large ensemble della Conturband

18/09/2016

Quattro chiacchiere con...Fabio Prota: "...il nostro obiettivo più o meno implicito è quello di provare a comunicare chiaramente con il pubblico talora attraverso l'utilizzo di linee melodiche accessibili talaltra mediante l'uso di contrasti timbrici e ritmici." (Alceste Ayroldi)

05/07/2015

Young Jazz Festival 15: "L'undicesima edizione del festival fulginate patrocinato da Umbria Jazz e diretto da Giovanni Guidi ha confermato l'ormai consueto taglio innovativo e la festosa partecipazione di numerosissimi giovani nel nuovo spazio dell'ex cinema Vittoria, oggi denominato Zut!" (Vincenzo Fugaldi)

06/04/2015

Intervista a Michele Laricchia - Multiculturita Summer Jazz Festival: "Purtroppo non sono tantissimi i giovani che occupano le poltrone, temono la parola «jazz», e non sanno cosa si perdono..." (Alceste Ayroldi)

08/03/2015

Intervista a Emanuele Dimundo - Beat Onto Jazz Festival: "...a me sembra che l'espansione di festival e rassegne in tutta la penisola non sia accompagnata da altrettanta abbondanza di nuove idee e produzioni." (Alceste Ayroldi)

17/08/2014

Metti una sera con i Doctor 3: Al Multiculturita Summer Jazz Festival il noto trio suona una musica che "...prende per mano il pubblico, lo corteggia e lo trascina in percorsi musicali estemporanei dai risvolti imprevedibili..." (Alessandra V. Monaco)

08/06/2014

Young Jazz Festival 14: "Dieci anni di Young Jazz a Foligno, celebrati con un'edizione densa di appuntamenti, che ha puntato a valorizzare il centro storico della cittadina umbra con una serie di momenti musicali di notevole spessore." (Vincenzo Fugaldi)

05/10/2013

Multiculturita Summer Jazz Festival - XI Edizione: Il Contest con una "lotta all'ultima nota", i concerti con Nuevo Tango Ensamble, Fabularasa feat. Gabriele Mirabassi, il "BassVoice project" di Pippo Matino - Silvia Barba e il CorLeone di Roy Paci. (N. Molica Franco - M. Losavio)

16/06/2013

Young Jazz Festival 13: Artisti italiani della nuova frontiera jazz con una felice incursione norvegese e gran finale con la Liberorchestra, progetto di grande rilevanza sociale. (Vincenzo Fugaldi)

10/09/2011

IX Edizione del Multiculturita Summer Jazz Festival: Apertura con Angiuli-Di Turi-Angiuli, Attolini J.E.P. Quartet e la Municipale Balcanica, poi Stefano Di Battista "Woman's Land", Pino Mazzarano - Gianni Lenoci, la giovane Orchestra del Saint Louis e Stefano Bollani con i suoi Visionari: "...un festival dove la qualità della musica, unita ad una oramai altissima e collaudata cura organizzativa, lo portano ad essere una delle rassegne maggiormente rappresentative della regione Puglia." (Marco Losavio)

19/08/2011

Intervista con Jonathan Kreisberg: "Il momento che stiamo vivendo è molto stimolante. Dopo il jazz classico è stato il momento della fusion ma da allora le cose sono cambiate. L'idea di fusion è cambiata. All'inizio si pensava che la fusion dovesse essere aggressiva e con la dinamica sempre al massimo. Il linguaggio era differente. Adesso con i ritmi di tutto il mondo e la tradizione Swing e Bebop, c'è più bilanciamento." (Stefano Clemente)

04/07/2011

Young Jazz 2011: "Young Jazz si conferma una delle realtà più interessanti del panorama dei festival jazz italiani, grazie non solo alle felici scelte della direzione artistica affidata anche quest'anno a Gianluca Petrella, ma anche al profondo radicamento nel territorio, che coinvolge oltre alla città di Foligno altre vicine incantevoli località offrendo visite guidate a musei e monumenti di eccezionale bellezza, e da quest'anno una sezione speciale denominata Jazz Community, dedicata ai bambini, agli anziani e ai disabili." (di Vincenzo Fugaldi)

24/10/2010

Dorado Schmitt Quartet al Villa Celimontana Jazz Festival 2010: "...il musicista manouche delizia il pubblico con un fraseggio mai scontato, una tecnica sorprendente, con ritmiche esplosive, ma ciò che colpisce di più è la grande gioia che ci trasmette con le sue note." (Gianluca Caruso)

12/06/2010

Young Jazz Festival 10 con al direzione artistica di Gianluca Petrella: "La rassegna fulginate si distingue tra le iniziative italiane per il proposito di coinvolgere esperienze artistiche giovani con un'attenzione a proposte poco o per niente inflazionate, ma senza isolarle dall'esperienza dei maestri. Un punto di forza del jazz è la capacità di innovarsi grazie all'affermarsi di nuovi talenti, che nei casi più felici contribuiscono a perpetuarne la tradizione e ne determinano anche l'evoluzione e l'apertura." (Vincenzo Fugaldi)

18/10/2009

Ondina Sannino & Deidda Bros. "Sexteto Brasil" a Villa Celimontana: "Pienamente meritata la positiva e calorosa risposta del pubblico, per un concerto stilisticamente ben calibrato e dall'impatto immediato." (Alfonso Tregua)

16/08/2009

Il Multiculturita Summer Jazz Festival giunto quest'anno alla VII edizione, ha offerto ben sette eventi - di cui quattro del tutto gratuiti - affidando l'epilogo alle mani sapienti di un "guru" della musica a 360 gradi come Arturo Sandoval: "La sua unicità rimarrà nella storia di questo bel festival come pochi altri musicisti hanno saputo fare. Quando un concerto come questo termina e il silenzio torna li' dov'era un paio d'ore prima, ci si rende conto di aver assistito ad un evento che non si dimenticherà." (Marco Losavio)

10/11/2008

Intervista ad Enrico Pieranunzi: "...il jazz è una musica che si impara da soli, perché è una musica di attrazione della musicalità e questo vale anche se si insegna un walzer di Chopin, è ovvio che alla fine è il ragazzo o la ragazza che lo imparano..." (Mariagiovanna Barletta)

14/08/2008

Dallo swing al funk per la 6° edizione del Multiculturita Summer Jazz Festival 2008 con l'intensità di Kekko Fornarelli insieme a Rosario Giuliani, la tranquilla andatura dei Manhattan Transfer, la scherzosa (e sacra...) musica di Lino Patruno e l'incendiaria forza di Marcus Miller: 4 serate all'insegna della musica di qualità con un pubblico che ha sempre riempito la piazza della Reale Basilica di Capurso. (Marco Losavio)

03/09/2006

Dedicato alle big band, l'edizione 2006 del Multiculturita Summer Jazz Festival ha offerto tre serate durante le quali il pubblico ha potuto applaudire l'Orchestra Zero...e lode del Conservatorio di Bari, il Mimmo Campanale Quartet, i Good Fellas e la Montecarlo Night Orchestra con Nick the Nightfly e Sarah Jane Morris. (A. Augenti, A. Francavilla)

19/08/2005

Cinzia Villari e Tiziana Foschi, un esempio di teatro jazz: "...mio padre mi diceva che il jazz è un mondo di grande dolore oltre che di grande gioia e che le cose più interessanti, probabilmente, nascono da quel dolore di un gruppo di uomini che sono riusciti a creare ciò che poi hanno creato...." (Alceste Ayroldi)

16/07/2005

Il trio Servillo - Girotto - Mangalavite al Multiculturita di Capurso: "...Una vera lezione di grazia, levità e stile è la rivisitazione della magica Vuelvo al Sur impreziosita dalla voce di Pablo Neruda che opportunamente ne accompagna l'esecuzione..." (Alceste Ayroldi)

27/03/2005

Antonio Onorato Trio all'Hegemonya di Bitonto: "...Un felice equilibrio tra atmosfere tese e di ricerca sia stilistica e sia compositiva, e momenti caratterizzati da un approccio più tradizionale..." (Alceste Ayroldi)

03/10/2004

Intervista a Paolo Fresu: "...ritengo che Miles sia stato un grande artista contemporaneo alla stregua di Fellini, Picasso. Cioè di qualcuno che ha lasciato un segno nel '900..." (Alceste Ayroldi)

31/07/2004

Enrico Pieranunzi in trio con Marc Johnson e Joey Baron a Villa Celimontana: "...Il loro feeling è straripante. Sul palco ridono, scherzano, si divertono e divertono, ma soprattutto SUONANO..." (Franco Giustino)





Video:
Multiculturita SJF: 12 Luglio - Intervista Stefano Di Battista
nessuna descrizione disponibile...
inserito il 09/08/2011  da CapursoMap - visualizzazioni: 3441
MULTICULTURITA SJF: 14 LUGLIO - INTERVISTA STEFANO BOLLANI
nessuna descrizione disponibile...
inserito il 09/08/2011  da CapursoMap - visualizzazioni: 3337
Luca Medici, è subito festa!
http://www.capursomap.it/new/25/07/2011/cultura/luca-medici-e-subito-festa-n3......
inserito il 25/07/2011  da CapursoMap - visualizzazioni: 3769
MULTICULTURITA SJF: 14 LUGLIO - STEFANO BOLLANI E I VISIONARI
http://www.capursomap.it/new/15/07/2011/cultura/multiculturita-sjf-14-luglio-......
inserito il 24/07/2011  da CapursoMap - visualizzazioni: 4717
Multiculturita SJF: 12 Luglio - Stefano Di Battista quintet
http://www.capursomap.it/new/13/07/2011/cultura/multiculturita-sjf-12-luglio-......
inserito il 19/07/2011  da CapursoMap - visualizzazioni: 4154
Multiculturita SJF: 13 Luglio - Pino Mazzarano - Gianni Lenoci - Saint Louis Big Band
http://www.capursomap.it/new/14/07/2011/cultura/multiculturita-sjf-13-luglio-......
inserito il 18/07/2011  da CapursoMap - visualizzazioni: 4812


Inserisci un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


Questa pagina è stata visitata 4.093 volte
Data pubblicazione: 24/07/2016

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti