Jazzitalia - News: XVIII Edizione per il Beat Onto Jazz Festival: 8 concerti sotto il tema "Le vie del jazz", che mirano a declinare l'ampio vocabolario dell'idioma jazzistico e chiusura con gli Yellowjackets
Beat Onto Jazz Festival 2018 XVIII Edizione BITONTO - P.zza Cattedrale
1 - 4 agosto 2018
Ingresso Libero
PROGRAMMA
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1 agosto I SET Daniela Spalletta feat. Urban Fabula Daniela Spalletta, voce Seby Burgio, pianoforte Alberto Fidone, contrabbasso Peppe Tringali, batteria
II SET Carmen Souza Trio "Creology" Carmen Souza, voce, pianoforte, chitarra Theo Pascal, contrabbasso, basso elettrico Elias Kacomanolis, batteria e percussioni
2 agosto I SET Chansons! Zeppetella-Laurent-Bex-Ariano Fabio Zeppetella, chitarra Gerladine Laurent, sassofoni Emmanuel Bex, organo e voce Amedeo Ariano, batteria
II SET Pedrito Martinez Group Pedrito Martinez, voce solista e percussioni Jhair Sala, percussioni e voce Sebastian Natal, basso e voce Jassac Delgado Jr., tastiere e voce
3 agosto
I SET Fratello Joseph Family Affair Giuseppe Bassi, contrabbasso Roberto Ottaviano, sassofoni Yu Ying Hsu, pianoforte Tina Raymond, batteria
II SET Il Duca e il Bardo: Orchestra del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari in collaborazione con gli
attori di VoxMedia Vito Andrea Morra, direzione d'orchestra Ciccio Gaudimundo, testi e regia Recitazione: Alessia Sicolo; Stefania Rutigliano; Francesco Ricci Domenico Schiraldi.
4 agosto
I SET Stan Sulzmann Italian Quartet Stan Sulzmann, sassofoni Massimo Colombo, pianoforte Maurizio Quintavalle, contrabbasso Enzo Zirilli, batteria.
II SET Yellowjackets Russell Ferrante, pianoforte Bob Mintzer, sassofoni Dane Anderson, basso Will Kennedy, batteria.
Diciottesima edizione per il Beat Onto Jazz Festival, appuntamento sempre
più atteso dai jazzofili italiani e non. Il festival, sempre con la direzione artistica
di Emanuele Dimundo, come da manuale si terrà dall'1 al 4 agosto a Bitonto in piazza
Cattedrale, con la consueta formula del doppio set (inizio concerti ore 21). Anche
per questa edizione l'associazione InJazz è riuscita a mantenere l'assoluta gratuità
per tutti gli eventi. Otto concerti sotto il tema "Le vie del jazz", che mirano
a declinare l'ampio vocabolario dell'idioma jazzistico. Dal jazz-blues capoverdiano
di Carmen Souza al modern mainstream di Daniela Spalletta con gli Urban Fabula e
quello di matrice europea del sassofonista inglese Stan Sulzmann, alle inflessioni
cubane di Pedrito Martinez e le canzoni d'autore rivisitate dal quartetto italo-francese
di Zeppetella-Laurent-Bex-Ariano e alle contaminazioni euro-asiatico-americane dell'ensemble
Family Affair, fino alla fusione tra jazz e teatro, che fu patrimonio di Duke Ellington,
con Such Sweet Thunder dell'orchestra del conservatorio Piccinni di Bari in collaborazione
con VoxMedia e alla fusion dei leggendari Yellowjackets.
Il Beat Onto Jazz Festival taglia il traguardo della maggiore
età: diciottesima edizione che si terrà da mercoledì 1 a sabato 4 agosto,
sempre con la brillante direzione artistica dell'Avv. Emanuele Dimundo che
presiede e coordina l'Associazione InJazz, ente organizzatore del festival.
Un appuntamento tanto atteso quanto imprescindibile per tutti gli amanti della musica,
tra i festival italiani più prestigiosi, che anche quest'anno si terrà nel centro
storico di Bitonto, nella meravigliosa piazza Cattedrale e che mantiene
l'assoluta gratuità per tutti gli eventi in cartellone.
L'evento è realizzato con la consueta partecipazione del Comune di Bitonto
ed è inserito nell'ambito della Rete dei Festival, che raggruppa gli
eventi più importanti della Bitonto èstate; non è mancato l'apporto
dei numerosi sostenitori privati, che hanno in tal modo confermato l'importanza
della rassegna organizzata dall'associazione Injazz e, in particolare, i main sponsor
Ellegidue Arredo Bagno, Marino Autoyama e ASV spa Bitonto, con il supporto
promozionale di Jazzitalia, Bitonto Primo Piano, Comma 3,
Da Bitonto, BitontoTV, Bitontolive, Go streaming, Radio 00; Gaetano Lo
Porto,fotografo ufficiale del festival.
Dal 2001 ad oggi il festival bitontino ha ospitato alcuni tra i più importanti musicisti
del panorama jazzistico internazionale, come Javier Girotto, Paolo Fresu, Francesco
Bearzatti, John Abercrombie, Marc Johnsonn, Jerry Bergonzi, Joey Calderazzo, Roberto
Gatto, Pietro Condorelli, Irio De Paula, Bob Mintzer, Mario Stantchev, Jimmy Owens,
Fabrizio Bosso, Bobby Watson, Ray Mantilla, Nicola Stilo, Mike Stern, Bob Franceschini,
Doctor 3, Andy Gravish, Aldo Romano, Flavio Boltro, Tiziana Foschi e Cinzia Villari,
Renato Sellani, Sandy Muller, Hadrien Feraud, Awa Ly, Furio Di Castri, Stochelo
Rosenberg, Salvatore Russo, Luigi Campoccia, Salvatore Buonafede, Antonio Ciacca,
P-Funking Band, Steve Kirby, Greg Hutchinson, Andromeda Turre, Eddie Gomez, Joe
La Barbera, Gegè Telesforo, David Kikoski, Seamus Blake, Bireli Lagréne, Jano Quartet,
Luca Aquino, Michel Pastre, Benny Golson, Vito Di Modugno, Fabio Morgera, Giuseppe
Bassi, Paul Wertico, Enrico Pieranunzi, Rosario Giuliani, Martin Taylor, Magnus
Oström, John Parricelli, Eric Marienthal, Dominique Di Piazza, Sarah MckKenzie,
Lars Danielsson, Leszek Mozdzer, Rossana Casale, Peter Erskine, Diane Schuur, Marque
Lowenthal, Filippo Cosentino, solo per citarne alcuni.
Tutti i concerti saranno introdotti da Alceste Ayroldi, saggista, docente
e critico musicale (Musica Jazz, editor manager Jazzitalia, editor Musica Jazz web).
Dopo l'anteprima del 30 giugno, presso il teatro Traetta, che ha visto la
presentazione del libro "Puglia, le età del jazz" del giornalista e docente Ugo
Sbisà, seguita dal tributo a Michel Petrucciani del pianista, arrangiatore e
compositore barese Nico Marziliano, il festival bitontino entra nel vivo.
Otto concerti sotto il tema "Le vie del jazz", che mirano a declinare l'ampio vocabolario
dell'idioma jazzistico. Si parte mercoledì 1 agosto con il primo set
affidato alla cantante e compositrice siciliana Daniela Spalletta, accompagnata
dal trio degli Urban Fabula (Seby Burgio, pianoforte; Alberto Fidone,
contrabbasso; Peppe Tringali, batteria), che presenterà il suo progetto musicale
D/Birth. Daniela Spalletta propone una serie di brani inediti di Spalletta,
nei quali lo stile compositivo, modellato e influenzato dallo "strumento voce",
si orienta verso molteplici tendenze. Con lei sul palco uno dei gruppi più interessanti
della scena jazzistica italiana: gli Urban Fabula. Oltre ai brani di D/Birth, il
concerto proporrà qualche anticipazione del prossimo disco, attualmente in lavorazione.
Il secondo set (inizio ore 22) vedrà impegnata una delle voci più interessanti dell'attuale
scena musicale internazionale: Carmen Souza. La pluripremiata e versatile
musicista capoverdiana presenterà a Bitonto, in esclusiva regionale, il suo
ultimo progetto artistico creato con Theo Pascal. Creology è un passo naturale
verso il mondo Afro, che Carmen Souza & Theo Pascal hanno sperimentato e sentono
come proprio, con la musica che in questo disco viaggia, in un percorso transatlantico,
da paesi portoghesi ex coloniali, come Capo Verde, Mozambico, Angola attraversando
il mare in Brasile, Cuba, atterrando sulle coste di New Orleans. Sul palco, con
la musicista capoverdiana, ci saranno Theo Pascal al contrabbasso ed Elias Kacomanolis
alla batteria e percussioni.
Giovedì 2 agosto (ore 21) spazio al sodalizio Italia-Francia con il quartetto
formato dal chitarrista Fabio Zeppetella, dalla sassofonista Geraldine
Laurent, dall'organista Emmanuel Bex e dal batterista Amedeo Ariano,
che presenteranno il successo discografico – prodotto dalla Jando Music –
Chansons!. Un'idea musicale che racconta due mondi vicinissimi, che da sempre
si osservano con reciproca curiosità e si influenzano a vicenda. L'Italia e la Francia
si stringono la mano e si alleano, mettendo in campo quattro talenti cristallini:
Fabio Zeppetella e Amedeo Ariano, a rappresentare il tricolore col verde; Geraldine
Laurent ed Emmanuel Bex come ambasciatori del jazz declinato secondo la pronuncia
francese. L'inedito quartetto interpreta undici canzoni che raccontano al meglio
la tradizione musicale dei due Paesi. Dal capostipite Bruno Martino, passando per
De André e De Gregori e arrivando a Pino Daniele, da una parte. Jacques Brel e Leo
Ferré, Yves Montand e Joe Dassin dall'altra.
Il secondo set (ore 22) sarà appannaggio della stella nascente del latin
jazz: il percussionista e cantante cubano Pedrito Martinez. Nel genere «latino»
Pedrito Martinez Group ha spopolato nei locali di Manhattan nell'ultimo decennio:
cantante e percussionista cubano, con la sua band ha dispensato musica dai colori
forti e ritmi incandescenti, nel solco della migliore tradizione caraibica. Influenzato
anche da suggestioni metropolitane che derivavano dal rock, dal pop e dal jazz di
New York, Martinez crea un mix di influenze che danno vita ad un «prodotto» capace
di offrire una sintesi virtuosa di due mondi. Ha vinto il Premio Thelonius Monk,
Premio Sphinx per l'eccellenza ed è stato nominato "Percussionista dell'anno" dall'associazione
Giornalisti Jazz ogni anno dal 2014 al 2017. Il primo album del Pedrito Martinez
Group (pubblicato da Motema Music) è stato nominato per il Grammy, ed è stato scelto
tra gli album preferiti di NPR, del The Boston Globe Critics "Top Ten Album" del
2013. Con Martinez sul palco ci saranno Jhair Sala, percussioni e voce;
Sebastian Natal, basso e voce; Jassac Delgado Jr., tastiere e voce. Venerdì 3 agosto, a calcare il palco del Beat Onto Jazz Festival sarà il
quartetto italo-asiatico-americano Fratello Joseph Family Affair, con
Giuseppe Bassi (contrabbasso), Roberto Ottaviano (sassofoni), Yu Ying
Hsu (pianoforte), Tina Raymond, batteria.
Il titolo riprende simpaticamente il grado di parentela che lega nella vita e nella
musica Giuseppe Bassi con il grande sassofonista italiano Roberto Ottaviano, ma
idealmente si riferisce allo spirito di fratellanza che lega ogni musicista di jazz
del mondo. Il quartetto infatti si compone di artisti provenienti da diverse parti
del mondo: Yu Ying Hsu, pianista Taiwanese, certamente tra le più interessanti musiciste
asiatiche dell'ultima generazione e Tina Raymond, statunitense residente a Los Angeles,
eccellente batterista e docente accreditata in tutto il mondo. A completare il quartetto,
la parte maschile: Fratello Jospeh Bassi e Roberto Ottaviano, oggi entrambi degni
rappresentanti del miglior jazz made in Italy nel mondo.
Importantissimo appuntamento anche per il secondo set. Infatti, si tratta di una
prima assoluta, frutto di una sinergia produttiva che ha visto impegnati
l'Orchestra del conservatorio Niccolò Piccinni di Bari, l'associazione InJazz e
l'associazione VoxMedia di Bitonto. Il Duca e il Bardo è una pièce
teatral-musicale basata sulla monumentale suite di Duke Ellington Such Sweet
Thunder.
Nel 1957 la Columbia records pubblicò la monumentale suite in dodici parti di Duke
Ellington basata sulle opere di William Shakespeare. La big band del conservatorio
Piccinni di Bari, sotto l'accurata direzione di Vito Andrea Morra, che firma
anche gli arrangiamenti, metterà in scena il capolavoro ellingtoniano con filologica
cura e in collaborazione con l'associazione culturale VoxMedia (associazione
di lettori amatoriali, nata per promuovere la conoscenza delle opere dei grandi
autori della letteratura mondiale), sotto l'attenta regia di Ciccio Gaudimundo
e gli attori Alessia Sicolo, Stefania Rutigliano, Francesco Ricci,
Domenico Schiraldi.
La kermesse, fiore all'occhiello dell'estate bitontina, chiude sabato 4 agosto
con un doppio set di indiscutibile pregio.
La prima parte della serata vedrà sul palco l'Italian Quartet del sassofonista inglese
Stan Sulzmann, che rappresenta buona parte della storia del jazz. Con il
nome di Sulzmann la mente corre a Kenny Wheeler, con il quale il sassofonista inglese
vanta una lunga collaborazione, realizzando una gran quantità di dischi fondamentali
del jazz moderno. Ma non solo, perché Sulzmann vanta altre prestigiose collaborazioni:
Jony Mitchell, John Taylor, Chet Baker, Clark Terry, Gil Evans, Paul Mc Cartney.
Un quartetto coeso e determinato che genera un modern mainstream solidamente radicato
nella tradizione jazzistica e permeato da influenze diverse derivanti dalle molteplici
esperienze maturate dai componenti il quartetto. Completano il programma alcune
composizioni di Massimo Colombo ed alcuni standard, tra i quali non mancherà
un omaggio a Kenny Wheeler. Con il fiatista anglosassone ci saranno il pianista,
compositore e docente Massimo Colombo, il contrabbassista Maurizio Quintavalle
e il batterista Enzo Zirilli.
Alle 22 piazza Cattedrale accoglierà l'unica data pugliese di una
delle band più amate e travolgenti della scena jazzistica attuale: gli Yellowjackets.
Senza dubbio il gruppo più rappresentativo della Fusion degli anni Ottanta, con
quattordici album alle spalle, oltre un milione di copie di dischi venduti e centinaia
di concerti in tutto il mondo, gli Yellowjackets sono la più longeva e creativa
fusion band della storia. E non solo per un fatto di continuità anagrafica (il gruppo
esiste dal 1977), quanto per una esplosiva spinta a sperimentare continuamente linguaggi,
fusioni e contaminazioni, e a rivedere il proprio orizzonte espressivo alla luce
di nuove acquisizioni stilistiche. Nati nel 1977 con il nome di «The Robben Ford
Group», hanno assunto la nuova denominazione nel 1981, dopo l'abbandono del gruppo
da parte di Ford. Con l'avvicendarsi dei vari componenti, il gruppo è passato dalle
sonorità r&b al jazz. Sul palco: Russell Ferrante al pianoforte, Bob Mintzer
ai sassofoni, Dane Anderson al basso e Will Kennedy alla batteria.