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Paolo Fresu
The Blue Note Years
Blue Note
CD 1:
1. Kosmopolites
2. Ispazi provvisori
3. The Silent Trade
4. T.R.E.A.P. N. 2
5. Yara
6. O.F.T. 20th
7. Incantamento
8. Respiro
9. Like Cab
10. Db Thinking
11. Cronache mancate
12. Gallantry
13. Rosso, verde, giallo e blu
14. Ulixes
15. Sull'estremo confine del mare
16. Rock
CD 2:
1. Si dolce è il tormento
2. Cheney's Dick
3. Frammento del coraggioso
4. Sonia Said
5. Fellini
6. Solar
7. Il Tempo del sogno
8. Devils Game/Labbra bianche
9. Il diavolo e l'acqua santa
10. Another Road To Timbuctu
11. Lascia ch'io pianga
12. Think
13. Ossi
14. Tema celeste
15. Blood Money
16. In memoriam
Paolo Fresu
- tromba
Tino Tracanna -
sax
Roberto Cipelli - pianoforte
Attilio Zanchi - contrabbasso
Ettore Fioravanti - batteria
La Blue Note Records dedica a
Paolo Fresu
una monumentale antologia su due cd che raccoglie trentadue brani già contenuti
negli otto lavori del trombettista di Berchidda pubblicati dall'etichetta statunitense.
Il primo passa in rassegna i cinque volumi dedicati all'intramontabile
Paolo Fresu
5et, la formazione che ha al suo attivo in ben 5 lustri – un tempo inimmaginabile
per un combo jazz – innumerevoli album di grande successo, e che vede al fianco
del trombettista i sassofoni di
Tino Tracanna,
il pianoforte di Roberto Cipelli, il contrabbasso di Attilio Zanchi
e la batteria di Ettore Fioravanti.
I cinque cd del 5et vennero registrati tutti tra il
2004 e il 2005, per celebrare il
ventennale di attività del gruppo. In ognuno erano contenuti brani di un diverso
componente del quintetto e un brano di altro compositore. Fotografano un periodo
in cui lo strepitoso amalgama progressivamente raggiunto dai cinque, che si evidenzia
in un interplay quasi telepatico, molto evidente nelle esibizioni dal vivo, aveva
conquistato il crisma della classicità, nel solco di una tradizione davisiana metabolizzata
e rielaborata con gusto e cipiglio europeo e mediterraneo. Per rispettare l'equilibrio
iniziale dato ai cd ("Kosmopolites", "P.a.r.t.e.", "Incantamento",
"Thinking", "Rosso, verde, giallo e blu"), tutti rappresentati nella
compilation, di ogni componente del quintetto il cd accoglie tre composizioni, con
una sola eccezione per il leader con quattro. È ovviamente impossibile indicare
i brani migliori, poiché il livello compositivo è estremamente omogeneo e di alto
livello.
Nel secondo cd ritroviamo il duo con il pianoforte di
Uri Caine,
un incontro nato dal vivo e poi immortalato dai cd "Things" e "Think",
che ha riscosso un enorme, unanime successo. Di questa formazione sono stati selezionati
alcuni brani che restituiscono le affinità tra i due coprotagonisti così apparentemente
diversi, la loro alchemica fusione, la magia di una musica che abbatte steccati,
distanze, confini, creando connessioni e duraturi legami. Su "Think" è sostanziale
l'apporto del quartetto d'archi Alborada.
"Stanley Music", del Devil Quartet, con la chitarra di
Bebo Ferra,
il contrabbasso di
Paolino
Dalla Porta e la batteria di
Stefano Bagnoli,
una formazione che ha avuto un ciclo di vita più breve delle altre e pertanto non
ha la medesima coesione, ma che tuttavia non sfigura nel vastissimo
mondo musicale di Fresu, completa la compilation con quattro brani.
Questa antologia, ovviamente indirizzata a coloro che non possiedono la maggior
parte dei lavori registrati da Fresu per la Blue Note, è fortemente consigliata
anche ai neofiti, per il coinvolgente fascino dei brani, l'invitante gradevolezza
della selezione, il profondo valore artistico.
Vincenzo Fugaldi per Jazzitalia
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
15/11/2009 | I Triad Vibration al Blue Note di Milano: "Una bellissima serata, il sound dei Triad Vibration è coinvolgente, energetico, ipnotico, riporta alle radici...si passa da contaminazioni jungle, tribali, funky, etniche a influenze world music, jazz, latin jazz, blues, e addirittura house." (Eva Simontacchi) |
01/10/2007 | Intervista a Paolo Fresu: "Credo che Miles sia stato un grandissimo esempio, ad di là del fatto che piaccia o non piaccia a tutti, per cui per me questo pensiero, questa sorta di insegnamento è stato illuminante, quindi molte delle cose che metto in pratica tutti i giorni magari non me ne rendo conto ma se ci penso bene so che vengono da quel tipo di scuola. Ancora oggi se ascolto "Kind Of Blue" continuo a ritrovare in esso una attualità sconvolgente in quanto a pesi, misure, silenzi, capacità improvvisativi, sviluppo dei solisti, interplay, è un disco di allora che però oggi continua ad essere una delle cose più belle che si siano mai sentite, un'opera fondamentale." (Giuseppe Mavilla) |
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Data pubblicazione: 21/11/2010
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