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Intervista con Ivan Lins
Blue Note – Milano - 4 giugno 2009
di: Eva Simontacchi
Fotografie intervista: Nadia Pazzaglia
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Ivan Lins è musicista, compositore e cantante. Per oltre trent'anni ha
scritto e interpretato brani di Musica Popular Brasileira e jazz. La sua prima opera,
Madalena, è stata registrata da Elis Regina nel
1970, ma ha raggiunto maggiore notorietà la
versione cantata da Simone Bittencourt de Oliviera. Lins ha ultimamente partecipato
alla realizzazione di un brano insieme a Michael Bublé dal titolo "Wonderful
Tonight". Molte sono le illustri ed interessanti collaborazioni che costellano
la sua carriera di compositore. I suoi brani sono stati cantati e registrati da
una vasta schiera di artisti. Incontriamo Ivan Lins nel backstage del
Blue Note di
Milano dopo il suo concerto di due set. E' disponibile, sorridente e accogliente.
Il mondo intero ti ha già rivolto domande di tutti i
tipi, ma vorrei partire da una domanda molto specifica. Cosa senti quando un artista
canta le canzoni che hai composto?
E' come un dono: è per questo che compongo canzoni.
Quando inizio a comporre, a scrivere lo faccio per altri. In effetti non ho mai
scritto canzoni per me, perché ho iniziato a cantare tardi nella mia carriera. Ho
iniziato tutto tardi. Ho iniziato a suonare il piano a 18 anni, poi ho
cominciato a scrivere
canzoni mentre frequentavo l'università, e non ho mai nemmeno pensato di poter cantare
un giorno. Dunque quando iniziavo a scrivere delle canzoni, immaginavo semplicemente
che qualcuno le cantasse. E questo è ciò che sento nel cuore ancora oggi.
Non
hai mai l'impressione che le canzoni che hai scritto assumano qualcosa di nuovo,
nuove sfumature, nuovi significati attraverso una particolare interpretazione o
diversi arrangiamenti?
Si, a volte. Ecco a cosa serve la canzone. Per essere immaginata da chi la inciderà
o la canterà. Lo stesso vale per me quando canto una canzone scritta da un altro
compositore; ogni artista ha qualcosa di diverso da dare. Si tratta di feeling,
di personalità, e così via. E' meraviglioso incontrare qualcuno che sta andando
nella tua stessa direzione, e che interpreta la canzone così come tu l'hai concepita
e scritta. E' questo ciò che un cantante dovrebbe fare, ed è ciò che i cantanti
di spessore fanno.
Artisti di spessore e successo hanno cantato le tue
canzoni. C'è qualcuno che non ha mai ancora cantato una tua canzone e che desidereresti
ascoltare mentre la interpreta?
Oh si! In Brasile Maria Bethania. Non ha mai cantato una mia canzone,
ecco questo è un esempio. Poi Milton Nascimento, Gilberto Gil,
Caetano
Veloso, Edu Lobo. E per uscire dal Brasile potrei nominare altri
grandi artisti: Dulce Pontes in Portogallo, Laura Pausini e Fiorella
Mannoia qui in Italia, ma ce ne sono tantissimi! Sting, Peter Gabriel,
Paul McCartney, Michael Jackson (n.d.r. l'intervista risale a qualche
mese prima della scomparsa di Michael Jackson) Perché no? Beyoncé,
Christina Aguilera. Christina ha veramente una bellissima voce ed è una grande
cantante.
C'è qualcosa che hai sempre avuto in mente di fare ma
che non hai ancora realizzato? Qualcosa che vorresti realizzare nei prossimi anni?
Oh mamma! Ho talmente tante idee e tanti progetti! Sai, ho un quadernetto dove
tengo traccia di tutte le mie idee e dei miei progetti, ma non ho abbastanza tempo
per realizzarli tutti. E non so nemmeno se avrò il tempo materiale per realizzarli
tutti in futuro. Mi piacerebbe molto fare un buon lavoro con il fado portoghese.
E vorrei tanto realizzare anche un album con artisti italiani, ci terrei veramente
tanto. Mi piacerebbe realizzare un progetto di mainstream jazz - e questo potrebbe
anche accadere, perché l'ho iniziato questo progetto,ma ho dovuto interromperlo
in quanto mi è mancato il tempo per portarlo avanti. Poi ho un progetto di musica
country brasiliana in duo: abbiamo fatto parecchi concerti. Per questo progetto
usiamo i nostri nomi di mezzo Gimarais e Fioravanti, e nessuno sa
che siamo coinvolti noi, dai nomi. Solo la gente che è stata a questi concerti di
beneficienza lo sa, perché ci hanno visto. Di recente, esattamente l'anno scorso,
sono stato invitato a uno spettacolo televisivo e ho deciso di presentare il musicista
che suona con me nel duo, e la gente si è innamorata di questo progetto, e dunque,
probabilmente, lo porterò avanti. Ho tre progetti in questo momento: uno è già uscito,
ed è quello con la Metropole Orchestra. Ho inciso live con loro lo scorso
anno, con arrangiamenti e direzione di Vince Mendoza. Poi c'è il progetto
della Big Band Svizzera, la George Robert Big Band. Abbiamo appena
terminato di registrare, e l'album uscirà nel mese di agosto
2009. Il terzo è un doppio CD in spagnolo e
portoghese con ospiti quali Michael Bublé, i
Take 6
e ospiti spagnoli. Canterò in spagnolo e portoghese, e ci sarà anche una sezione
di archi.
Quanti nuovi brani hai scritto per questo nuovo album?
Diciotto canzoni. Questo album è in fase di registrazione. Abbiamo terminato
con la Big Band e stiamo ancora lavorando su questo doppio cd. E c'è l'album di
mainstream jazz, poi il duo e – forse - anche qualcosa in trio... E poi c'è il progetto
con i New York Voices. Poi c'è anche il progetto con gli Yellow Jackets,
forse in programma per l'anno prossimo con Vince Mendoza e con Leo.
Ne abbiamo parlato mentre eravamo in Olanda, e avevamo in mente di farlo forse l'anno
prossimo.
Penso che sia una sensazione meravigliosa; hai l'energia
di un vulcano, c'è tanto movimento nella tua vita, tanta creatività. Ed è una vera
benedizione perché continui ad avere nuove idee. Alcuni artisti sperimentano l'aridità
del deserto a livello creativo, a volte. Non ci sono idee, non ci sono progetti.
Ma quando accade il contrario e si è tanto prolifici di idee, è una vera benedizione!
Un giorno ho fatto un concerto con Lucio Dalla in Sicilia, a Taormina.
E' accaduto tre anni fa ed è stata una delle esperienze più belle della mia vita.
Lui è un vero animale da palco ed ho imparato molto da lui: la mia vita è cambiata.
Parlo sul serio! Io sono ciò che sono adesso grazie a Lucio Dalla. E' una
delle persone che ha realmente cambiato la mia vita. E' totalmente imprevedibile
sul palco, e fa cose pazze! E io ora amo fare cose pazze grazie a lui! Mi ha detto:
"Puoi fare cose pazze, e così è!" E così, ora le faccio anche io! Mi ha salvato
la vita per certi versi, perché sono sempre stato molto timido. Ma lui mi disse:
"Se posso farlo io, anche tu lo puoi fare!" E voi non avete idea di cosa
io abbia avuto il coraggio di fare dopo quella affermazione! E questo mi rimarrà
per anni. E' libertà! Abbiamo scritto una canzone insieme, e penso sia uscita lo
scorso anno, con la mia musica e i suoi testi, lui l'ha cantata ed è bellissima.
E questa collaborazione vorrei portarla avanti e fare altre cose ancora con lui.
Ho anche collaborato con Ivano Fossati. Ho registrato una delle canzoni scritte
insieme a lui, ma ce ne sono altre sei, e vorrei anche in questo caso proseguire
la collaborazione, perché amo molto l'Italia, ed ho ottimi amici qui; artisti che
apprezzo molto. C'è un giovane artista che apprezzo davvero molto: Niccolò Fabi.
E c'è
Stefano Di Battista, che mi ha presentato a Vince Mendoza.
Con lui ho fatto dei concerti, e mi ha presentato anche a Lucio Dalla. Dunque
anche
Stefano Di Battista è molto importante per me. L'Italia ha molto
che mi attira, e desidererei davvero molto portare avanti queste preziose collaborazioni.
Il tempo concessoci per l’intervista è terminato, e dobbiamo lasciare
Ivan Lins. Lo ringraziamo per la disponibilità e la simpatia con cui ci ha
accolti, e gli auguriamo di portare avanti tutti questi progetti interessanti e
creativi con artisti di tutto il mondo, continuando nel contempo a collaborare anche
con gli artisti italiani con cui ama creare.
15/11/2009 | I Triad Vibration al Blue Note di Milano: "Una bellissima serata, il sound dei Triad Vibration è coinvolgente, energetico, ipnotico, riporta alle radici...si passa da contaminazioni jungle, tribali, funky, etniche a influenze world music, jazz, latin jazz, blues, e addirittura house." (Eva Simontacchi) |
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Data pubblicazione: 31/10/2009
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