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Festa di Compleanno del Blue Note
Milano, 29 marzo 2004 di Marina Stiletto
foto di Alberto Gottardelli
29 marzo
2004: esattamente un
anno fa nel cuore dell'Isola, tipica zona della vecchia Milano tornata alla
ribalta negli ultimi anni, ha aperto i battenti il Blue Note. Il prestigioso
locale da anni tempio del jazz a New York, nella nostra città è diventato,
com'era prevedibile, il più ambito palcoscenico dei jazzmen nazionali ed
internazionali.
Ricordate Nick the Nightfly, il famoso dj scozzese che per anni la sera ci ha tenuto compagnia su Radio Monte Carlo con grande classe e raffinatezza?
Ebbene, stasera è proprio lui il mattatore di questa straordinaria festa di compleanno, il cui intento non è solo quello di festeggiare un anno di grande jazz a Milano, ma tutte le persone che insieme hanno collaborato al successo del Blue Note. Per questa ragione l'Avvocato
Paolo Colucci, uno dei soci maggioritari del locale rivolge il suo caloroso grazie a tutto lo staff: ai cuochi, agli amministrativi, al direttore, ai ragazzi della sala. A proposito di quest'ultimi, una curiosità che ci aiuta a capire lo "spirito" del locale: molti di loro non sono camerieri professionisti, ma dei giovani artisti o comunque ragazzi appassionati di jazz.
Abbiamo la fortuna di cenare al tavolo con
Bruno de Filippi, il famoso armonicista autore di successi internazionali come "Tintarella di luna".
Scopriamo che oltre ad essere un grande musicista, è anche un grande romantico, infatti ci racconta con emozione alcuni aneddoti della sua vita con la sua compagna, Lilly, la pittrice svizzera alla quale è sentimentalmente legato da qualche anno.
Nick the Nightfly ci presenta Gabriele Comeglio, il direttore della
Monte Carlo Nights Orchestra, che si esibisce in un assolo al sax soprano nel primo brano della serata, " Splanky".
La sezione ritmica di questa swingante orchestra è composta da Claudio Angeleri al pianoforte, Marco Ricci al contrabbasso, Stefano Bagnoli alla batteria e Sandro Gibellini alla chitarra elettrica, ma durante la serata avremo modo di ascoltare anche gli assoli degli altri splendidi musicisti che sono i pilastri portanti della sezione fiati: ricordiamo Emilio Soana e Sergio Orlandi alle trombe, Giulio Visibelli e
Paolo Barbieri ai sax.
Il concerto è in gran parte un omaggio a Frank Sinatra: un eccellente tributo a "the Voice", uno dei primi artisti che si sono avvicinati al jazz e Blue Note vuol dire Jazz, New York e America.
Nick ha una voce splendida e calda, particolarmente adatta da interpretare pezzi "storici" come " Moondance", "Fly me to the moon", "Do nothing tlll you hear from me" e "I've got you under my skin". Durante quest'ultimo brano un'anonima fan lancia a Nick il suo reggiseno, proprio come succedeva a Sinatra durante i suoi mitici concerti! "Potrò mai conoscere la proprietaria?", si chiede il nostro simpatico scozzese.
La prima ospite della serata è la vocalist
Francesca Sortino, balzata alla notorietà l'anno scorso con la sua interpretazione di "It don't mean a thing (if it ain't got that swing)", riproposta da Gabin col nuovo titolo "Doo up - doo up". La sua voce è carica di swing e di temperamento, la sua spontaneità nell'eseguire chorus di scat è entusiasmante e scatena gli applausi del pubblico.
La sostituisce sul palco
Bruno de Filippi e la sua dolcissima " My funny Valentine" eseguita con l'armonica cromatica
emoziona il pubblico.
Una nota di mondanità: Nick, da buon padrone di casa, saluta alcuni personaggi tra il pubblico:
Gerry Scotti, Caterina Caselli e Piero Chiambretti.
Sarah Jane Morris è l'ospite internazionale della serata. Diva moderna, ottima manager di se stessa, ha una voce a tratti volutamente bassissima, quasi maschile: molto particolare. Tutto in lei è insolito, dal suo timbro vocale al modo di muoversi sul palcoscenico, con i suoi gesti rigidi alla Joe Cocker ci affascina e ci disorienta ma è senz'altro una star.
Canta per noi due pezzi di Burt Bacharach: " The look of love", "I say a little prayer" e termina con "Me & Mr. Jones".
Un solo brano del repertorio di Nick e Sarah ci lascia francamente perplessi, è " Blowing in the wind",
pezzo storico d'accordo. ma cosa c'entra con il compleanno del più famoso jazz
club del mondo?
La serata prosegue con il magico " On Broadway": il vigoroso basso di Marco Ricci e il magistrale drumming di Stefano Bagnoli fanno da struttura ritmica al solo di chitarra di Sandro Gibellini.
La simpatia e la bravura di Nick ci riportano ancora una volta all'America di Sinatra: " New York, New York" coinvolge il pubblico che lo
accompagna in coro.
Francesca Sortino, Sarah Jane Morris, Nick the Nightfly insieme con Bruno de Filippi ci regalano il frizzante " It don't mean a thing (if it
ain't got that swing)": un omaggio a Duke Ellington non poteva mancare…
Ecco la torta! Tutta bianca con la nota musicale "blue", emblema del locale, che troneggia nel centro. In fin dei conti siamo qui a festeggiare un compleanno!
E allora spumante per tutti, battimani, allegria e cento di questi anni.
Auguri "Blue Note" e grazie per la splendida serata!
15/11/2009 | I Triad Vibration al Blue Note di Milano: "Una bellissima serata, il sound dei Triad Vibration è coinvolgente, energetico, ipnotico, riporta alle radici...si passa da contaminazioni jungle, tribali, funky, etniche a influenze world music, jazz, latin jazz, blues, e addirittura house." (Eva Simontacchi) |
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Data pubblicazione: 20/06/2004
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