Tuck & Patti sono stasera al
Blue Note per
presentare i loro ultimi album "A
Gift Of Love" e "Chocolate
Moment", ma soprattutto il loro nuovo cofanetto "Tuck
& Patti Live In Holland", contenente 2 CD e 1 DVD.
Il
concerto di Tuck & Patti si apre con "Love
Flows Like A River", tratto dall'album "Chocolate Moment",
2002, T&P Records. La voce vellutata e profonda
di Patti non potrebbe aver migliore accompagnamento. La chitarra di suo marito
Tuck, la segue come un'ombra, rispondendo a ogni sua frase, a ogni sospiro,
a ogni accenno ritmico. La sala è gremita, e il pubblico è desideroso di "farsi
sentire" e già dopo il primo brano l'applauso è molto carico e ben sostenuto.
Tuck e Patti passano al secondo brano, un po' più allegro e scanzonato:
"Better Than Anything"
(Album: "As Time Goes By", 2002, Windham
Hill Records) in cui Patti improvvisa testi esilaranti e tutti si divertono
un mondo.
Tuck e Patti non solo riescono ad arrivare a toccare delle corde
profonde e nascoste nell'ascoltatore, arrivando a commuoverlo, ma lo fanno anche
sorridere e divertire. Prosegue la serata con "Rejoice"
("Chocolate Moment"), dopo la quale Patti si allontana dal palco lasciando
Tuck alle prese con la sua L5. Solo sul palco, con gli occhi chiusi o abbassati,
Tuck passa da "Georgia"
a "Europa" (Santana)
suonando come se ci fosse una intera orchestra di chitarre: accompagnamento, armonici,
linea del basso, linea melodica, soli, slap, percussioni…. Le dita che corrono e
saltellano rapide lungo tutto il manico fino al pick-up. Tuck sembra essere
totalmente immerso in un mondo tutto suo mentre si esprime liberamente, e solo alla
fine del brano riusciamo a guardarlo negli occhi mentre ringrazia, un po' spaesato,
e con l'aria un po' sorpresa, il pubblico del
Blue Note che
lo applaude con grande entusiasmo.
Lo raggiunge sul palco Patti e ci offrono una versione a ballad, molto libera
e molto intensa di "My Romance"
(Album: "As Time Goes By"), seguita da "Hold
me Tight and Don't Let Go", tratto dall'album "A Gift Of Love",
2004, T&P Records. Siamo al termine del primo
set, e Tuck & Patti accennano le prime note di "Time
After Time", loro cavallo di battaglia, con il quale organizzano storicamente
un coro con il pubblico. Patti suddivide il pubblico in tre sezioni, e il
Blue Note
si riempie delle voci - fortunatamente ben armonizzate – degli ascoltatori,
che in questo momento diventano co-protagonisti. Al termine del brano, applausi
e ovazioni. Il pubblico si alza in piedi, riuscendo a trattenere i due generosi
artisti sul palco. Dovrebbero salire al loro camerino per riposarsi prima del secondo
set, ma presentano il richiesto "bis" prima di assentarsi per la pausa: "Takes
My Breath Away" ("The Best Of Tuck & Patti",
1997, Windham Hill Records").
Il secondo set ci offre altri splendidi successi del carismatico duo:
"Wildflower" ("Chocolate
Moment"), che Patti dedica a tutte le donne, "Comfort
Me" ("Chocolate Moment"), "Can't
Help Falling In Love With You" ("A Gift Of Love"), e ancora "Time
After Time". Patti lascia nuovamente solo Tuck sul palco,
il quale presenta un medley di vari brani tra cui "I
Wish" di Stevie Wonder e alcuni tra i più famosi brani di Carlos Santana.
Il concerto termina con "Love
Is The Key", un brano ipnotico, in cui Patti improvvisa moltissimo
con uno scat percussivo, simile al battito del cuore, con testi, scat, e melodie.
Al termine del concerto, il pubblico del
Blue Note
si alza in piedi per applaudire Tuck & Patti con una standing ovation
della durata di qualche minuto.
Intervista
Incontro Tuck Andress e Patti Cathcart nei camerini riservati
agli artisti del
Blue Note tra il primo set e il secondo set della serata. La tavola
è apparecchiata ed è stato loro servito un piatto caldo, che rischia di raffreddarsi
a causa di questa breve intervista…. Ma sembrano non farci caso, e mi rispondono
con molta gentilezza.
Eva
Simontacchi: Il vostro messaggio
è così forte, così potente. Come fate a "caricare le vostre batterie"? Come riuscite
ad essere così carichi di amore e di passione tutte le sere, e a trasmettere tutto
ciò al pubblico e mantenendo il messaggio sempre fresco, sincero e potente?
Patti Cathcart:
Penso che il motivo principale, o dovrei dire: so che il vero motivo è perché è
stata proprio la cosa sulla quale ci siamo accordati Tuck ed io quando siamo diventati un duo.
Sono oramai quasi 28 anni che portiamo avanti lo stesso messaggio senza sosta e
con convinzione, e ci crediamo con tutta la nostra anima. Ed è così che ci
ricarichiamo, perché non c'è una singola parola che cantiamo sul palco che noi
non crediamo fino in fondo nei nostri cuori. Qualsiasi cosa io canti, se parla
al mio cuore, allora riesco a farla parlare ai vostri cuori…….
E.S.:
Avrete certamente passato momenti difficili, come capita a tutti, o potreste
semplicemente sentirvi un po' frustrati o stanchi. Cosa succede in questo caso?
P.C.:
La musica ci ricarica. Quello è il momento che ci ripaga di tutti i nostri sforzi
e sacrifici. E ogni volta che suoniamo una canzone, per esempio, "My
Romance", ci chiediamo…. Cosa succederà stanotte? Abbiamo l'opportunità
di suonarla ancora una volta. E' una cosa grandiosa, non ci sono parole per descrivere
questa sensazione.
E.S.:
Probabilmente anche il fatto
di improvvisare vi aiuta a rinnovarvi costantemente. Quanto di ciò che fate sul
palco è improvvisato?
P.C.:
Dipende. Abbiamo un mutuo accordo
di andare ovunque ci porti lo spirito, e questo porta a cose diverse in canzoni
diverse. Potrei cambiare la melodia o persino i testi di una canzone, oppure potrei
aggiungervi un chorus di solo, mentre Tuck potrebbe improvvisare liberamente
linee del basso e accordi, creando sostituzioni e riarmonizzazioni attorno a me,
e variando qualsiasi contromelodia abbia incorporato, proprio come farebbe qualsiasi
gruppo jazz. Questo accade anche con la maggior parte delle ballad che eseguiamo,
sebbene a volte io possa decidere di escludere intenzionalmente una sezione se mi
sento ispirata a farlo; Tuck afferra la situazione al volo e mi segue. Per
quanto riguarda altre canzoni, la struttura di alcune sezioni potrebbe cambiare
addirittura ogni sera, oppure potrebbe seguitare con una canzone completamente diversa.
Per esempio, la "out section" di "Tears
Of Joy" è stata totalmente improvvisata in studio durante l'incisione
del brano. Ogni registrazione era completamente diversa da quella precedente; cambiavano
gli accordi, la melodia e i testi. Una volta pronto l'album abbiamo in effetti dovuto
riascoltare ciò che avevamo fatto nella traccia che avevamo deciso di inserire nell'album
per memorizzarla. Molte delle nostre canzoni sono così.
E
quando suoniamo "live", questo è ciò che succede. Può essere che per una determinata
canzone utilizziamo una determinata struttura o forma, finché una sera, durante
un concerto, uno di noi la porta in un'altra direzione, e quella nuova struttura
alternativa diventa una nuova variazione sul tema nel futuro. A volte inventiamo
una nuova canzone durante un concerto. Ecco come sono nati
"High
Heel Blues" e "Love
Is The Key". Ma uno dei risultati diretti di avere inciso degli album
è che il pubblico ha parecchie richieste da fare, e dunque non avanza il tempo per
inventare, o comunque questo ora accade meno che nel passato.
E.S.:
Ci descrivete la sensazione che
provate in concerto?
Tuck Andress:
Essere in concerto con Patti non è paragonabile a nessun'altra esperienza
che io abbia mai avuto, perché è così intensa! Posso paragonare questa esperienza
ai videogiochi di gare automobilistiche, in cui tieni l'acceleratore a tavoletta
e la vita ti corre incontro molto più velocemente di quanto tu non sia in grado
di gestirla, solo che andare a sbattere e bruciare non sono opzioni accettabili,
e non c'è modo di rallentare e prendere fiato quando in effetti vai a sbattere e
bruci. E' così, senza sosta per una ora e mezza di concerto. E' come essere simultaneamente
nell'occhio del ciclone, e nel ciclone stesso, solo che stiamo generandolo noi il
ciclone piuttosto che viverlo passivamente. Sembra di vivere contemporaneamente
varie esperienze. E' una cosa sorprendente per me che sia possibile avvertire la
calma, la pace e la gioia nel bel mezzo di una attività intensa e molto rapida,
che ha molto a che vedere con il controllo onde evitare un disastro; ma sembra che
faccia parte della natura della nostra mente riuscire a fare coesistere sensazioni
tanto diverse.
15/11/2009 | I Triad Vibration al Blue Note di Milano: "Una bellissima serata, il sound dei Triad Vibration è coinvolgente, energetico, ipnotico, riporta alle radici...si passa da contaminazioni jungle, tribali, funky, etniche a influenze world music, jazz, latin jazz, blues, e addirittura house." (Eva Simontacchi) |
|
Invia un commento
© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.
|
Questa pagina è stata visitata 10.234 volte
Data pubblicazione: 01/06/2006
|
|